Italcementi, il quadro grafico ha basi solide oltre 6,85 euro
Dopo i rialzi di venerdì scorso trovano conferma le indicazioni grafiche long seguite alla violazione delle resistenze statiche di area 6,85 euro, ossia il top lasciato in eredità dal massimo intraday del 24 gennaio e in precedenza del 14 ottobre. Il brindisi con cui venerdì il mercato ha accolto le dimissioni del presidente egiziano Mubarack, elemento che di fatto ha tolto le incertezze legate al prolungato stop delle attività egiziane che rappresentano circa il 30% dell’Ebitda del gruppo della famiglia Pesenti. La chiusura sopra 6,85 euro ha di fatto permesso al titolo di uscire dalla fase di congestione che ne aveva caratterizzato i corsi da fine maggio 2010. Dopo le pesanti flessioni che avevano portato le azioni a rompere i minimi di periodo in scia alle manifestazioni di dissenso all’interno della Repubblica araba, il mercato aveva già iniziato a scommettere su un buono sviluppo della situazioni politica già dalla seduta del 4 di febbraio. Da allora Italcementi ha infilato una serie di 7 sedute consecutive di rialzo, che con l’apertura odierna diventano 8. Se dunque il superamento di 6,85 euro oltre a far fuoriuscire le azioni dalla fase di congestione ha anche permesso di completare un testa e spalle che fa propendere la visione per un’inversione del trend ribassista che aveva caratterizzato i corsi da ottobre 2009, non si può no segnalare un altro elemento che gioca a favore del long. Le azioni nella fattispecie hanno violato con decisione le resistenze mobili rappresentate dalla trendline discendente di lungo periodo tracciata con i top decrescenti del 19 settembre 2009, del 15 gennaio 2010 e del 27 aprile 2010. In base a questi presupposti è dunque possibile andare long in caso di ritracciamento in area 6,86 euro. In tal caso lo stop si avrebbe sotto 6,50 euro mentre il primo target è individuato a 8,10 euro e il secondo a 8,50.
Riccardo Designori