Intesa Sanpaolo e Diasorin
Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo prova ad invertire l’impostazione grafica ribassista che caratterizza il titolo da metà ottobre
Dopo il massimo di periodo del 15 ottobre a quota 2,59 euro, il titolo ha poi violentemente ritracciato fino a 2,08 euro con una perdita di circa il 14% nel solo mese di novembre e di oltre -18% dai massimi di metà ottobre.
Un passo indietro corposo del titolo dettato dal ritorno della volatilità sui mercati nella parte finale di novembre, ma anche dall’effetto dividendi. Intesa ha infatti distribuito una doppia cedola. Il saldo da inizio anno di Intesa si è così ridotto a +17% circa, decisamente peggio rispetto al +33% YTD dell’Euro Stoxx Bank e distante dai best performer del settore a Piazza Affari (+51% Unicredit e +47% Banco BPM).
Il colosso bancario è stato aiutato nel ribasso dopo il test, del 15 ottobre, della trendline di lungo periodo costruita da luglio 2015 e confermata poi a luglio 2018 e a conferma della debolezza in corso, Intesa si è recentemente portato sia al di sotto della media a 50 che di quella a 200.
Al ribasso il principale supporto statico da monitorare è 2,08 euro e poi la soglia psicologica dei 2 euro ad azione. Mentre al rialzo, in caso di prosecuzione del rimbalzo tentato questa settimana sarà importante chiudere al più presto il gap formatosi il 26 novembre e il ritorno al di sopra della media a 200 evitando così un pericoloso crossover ribassista della media a 50 con quella a 200. Altro target, anche se per il momento ambizioso, è il recupero di 2,40 euro.
I rialzi delle ultime sedute sono sostenuti anche dalla formazione di un Morning star, pattern di inversione rialzista che si è formato sui minimi di periodo del 30 di novembre e si segnala infine un Rsi a 10 in uscita dalla zona di ipervenduto, ora in zona 50.
Diasorin
Diasorin dopo essersi sviluppata in un trend rialzista da maggio a settembre di quest’anno, sta affrontando ora un periodo di crescente volatilità in quella che sembra essere o una fase di accumulazione o distribuzione. Il titolo dopo il massimo a quota 207 euro ha ritracciato fino al raggiungimento della media mobile a 200 in area 167 ora diventato il principale supporto statico per il titolo. Settimana scorsa il titolo a tagliato al ribasso la trend line rialzista costruita da maggio e confermata ad ottobre di quest’anno.
Gli investitori, specialmente durante questo periodo di forte incertezza a causa della ricerca continua per contrastare il covid e la variante Omicron, guardano Diasorin come uno di quei titoli pronti a salire velocemente, qualora la pandemia e stato di emergenza continuassero ad esistere, infatti diasorin produce e commercializza, in sempre più Paesi, tamponi e kit di reagenti diagnostici. Ed è considerata un fiore all’occhiello della ricerca e dell’innovazione nel suo settore in Italia e nel mondo
Anche se il quadro tecnico di lungo rimane sostanzialmente favorevole (con un +15% quest’anno) sarà importante monitorare la situazione di breve per il titolo. Al rialzo la società potrebbe dimostrare forza con un ritorno dei prezzi sopra 190 e al di sopra della trend line rialzista precedentemente citata
Al ribasso i principali supporti sono prima a quota 172 euro e poi la situazione tecnica si potrebbe aggravare ulteriormente con un ritorno al di sotto di area 167 euro (zona che coincide anche con la media a 200.
Si segnala che I principali indicatori direzionali come il Macd e il Parabolic Sar rimangono in posizione short mentre il più reattivo Rsi si trova in zona neutra.