Analisi operative Intesa Sanpaolo e Banco BPM

Intesa Sanpaolo e Banco BPM

4 Febbraio 2022 10:42

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è riuscita a superare di slancio i massimi pre-covid in area 2,52 euro a metà gennaio arrivando al test della resistenza a 2,73 euro, livelli massimi da maggio 2018. Un catalyst è il Capital Market Day di oggi durante il quale la maggiore banca italiana presenta il nuovo business plan al 2025: previsto utile netto in aumento a 6,5 miliardi di euro nel 2025 dai 4,2 miliardi nel 2021; per il 2022 Intesa stima un utile netto oltre i 5 miliardi di euro con un payout ratio al 70%. Tornando al grafico, il forte rimbalzo di inizio dicembre è stato alimentato da un Morning star, pattern candlestick di inversione rialzista che si è formato proprio sui minimi di periodo del 30 novembre. Vedremo se il nuovo piano piacerà al mercato (il titolo per ora cede oltre l’1%) e darà la spinta necessaria per chiudere sopra 2,73 euro così da poter aspirare ai successivi target a 2,83 e 2,93 euro, nei pressi dei massimi di febbraio 2018. Al ribasso, invece, il primo supporto di breve si colloca a 2,63 euro, il cui break potrebbe innescare discese verso 2,52 e 2,4 euro.

Banco BPM

Il quadro grafico di Banco Bpm è in fase di miglioramento. Dopo aver toccato un doppio massimo in area 3 euro l’8 giugno e il 25 ottobre dello scorso anno, il titolo sembra abbia ritrovato la forza per tentare un terzo assalto a quel livello grazie alle ultime 4 candele long day. Per il momento, però Banco Bpm sta fronteggiando il livello statico a 2,91 euro, l’ultimo ostacolo che se superato con una conferma in chiusura potrebbe aprire la strada verso i precedenti massimi di periodo a 3,07 euro. Al ribasso, invece, non si può escludere una pausa dato i recenti rialzi con possibile discesa verso 2,81 euro. La rottura di tale supporto potrebbe portare a ulteriori ribassi on target 2,64 e 2,46 euro, area di prezzo dove passa la trendline rialzista costruita sui minimi di aprile e novembre dello scorso anno.