Il cemento di Buzzi non fissa il titolo ai supporti
Segnale ribassista quello che sembra voler dare Buzzi. Le azioni delle società cementifera si sono infatti pericolosamente avvicinate al delicato supporto fornito dalla trendline ottenuta unendo i minimi decrescenti dell’8 giugno a 7,84 euro e dell’1 luglio a 7,81. Violare la trendline, specie se questa rottura dovesse essere confermata in chiusura di seduta, implicherebbe la concreta possibilità di tornare nuovamente sui minimi del 3 marzo 2009 a 6,62 euro (visivamente richiamati dalla linea nera orizzontale). Nel corso delle ultime settimane il titolo ha scambiato nel range compreso tra i minimi di 7,81 e i massimi di 9,25 euro. In questo arco di tempo i prezzi dell’azione hanno disegnato un doppio massimo la cui proiezione darebbe come target proprio l’intorno di area 6,60. A livello operativo chi volesse tentare la vendita potrebbe inserire il proprio ordine a 7,80 euro, fissare lo stop in caso di ritorno delle quotazioni sopra la soglia degli 8 euro e iniziare a liquidare la posizione al raggiungimento della soglia psicologica dei 7 euro.
Riccardo Designori