Generali, sopra 16,36 euro assicura il rialzo
Partenza brillante per Generali nel giorno della rettifica oggi a Roma del nuovo Chief Investment Officer del gruppo. La nomina non dovrebbe mostrare sorprese visto che a ricoprire l’incarico è stato indicato l’attuale presidente e amministratore delegato di Generali Investments Philip Setbon. In vista dell’appuntamento del prossimo 23 febbraio, giorno in cui il Cda esaminerà la raccolta premi 2010, Barclays ha avviato la copertura della compagnia triestina con la raccomandazione overweight e target price di 18,40 euro. Dopo un 2010 difficile, con il titolo che ha perso oltre il 20% in Borsa a fronte di un rialzo dell’1,5% del comparto continentale, il 2011 di Generali è iniziato nel segno degli acquisti: in gennaio il Leone di Trieste è infatti riuscito a sovraperformare lo Stoxx europeo assicurativo del 2,2% grazie ad un allungo del 12%. I risvolti grafici di tale allungo sono stati molto interessanti, dapprima con il completamento di un doppio minimo costruito a cavallo tra il 22 novembre e il 13 gennaio, poi con la violazione al rialzo della trendline ribassista di lungo periodo ottenuta unendo i massimi decrescenti del 15 gennaio 2010 e del 9 novembre 2010. Proprio il top della prima decade di novembre rappresentava l’ultimo blocco all’accelerazione rialzista del titolo: la chiusura sopra la resistenza statica di 16,36 euro avvenuta ieri apre così le porte a nuovi allunghi. Dopo alcune sedute caratterizzate da una fase di congestione, trovato un’area di valido supporto in prossimità di 15,50 euro, ora i titoli sembrano proiettati verso i top registrati a cavallo tra marzo/aprile 2010 in prossimità di 18,20 euro. Il movimento rialzista, suffragato in quest’ottica dall’uscita all’insù dalla fase di congestione che ne ha caratterizzato i corsi da inizio maggio e lasciando in eredità un double low avente come target 18,80 euro, dovrebbe avere come tappa intermedia 17,17 euro, obiettivo della figura completa tata tra il 22 novembre e il 13 gennaio. Partendo da questi presupposti è dunque possibile implementare una strategia rialzista in prossimità di 16,50 euro. Posizionando lo stop sotto i minimi di 15,51 euro, il primo target è individuato per l’appunto a 17,17 euro mentre il secondo è a 18,20 euro.
Riccardo Designori