Finmeccanica, sopra 9,35 passa dalla difesa all’attacco

Continua a mantenersi sui massimi degli ultimi 4 mesi Finmeccanica. Il titolo del gruppo guidato da Pier Francesco Guarguaglini ha ricevuto delle buone notizie sul fronte fondamentale per quanto riguarda le previsioni di spesa nel comparto della difesa da parte dei governi britannico e italiano. Il primo ha confermato che il budget sarà tagliato di un importo pari all’8% nei prossimi 4 anni, il mercato si attendeva una riduzione delle spese per gli armamenti  intorno al 20/25%. Dall’Italia è invece arrivato un taglio di circa il 4,5%, meno della metà di quanto atteso. Si può dunque affermare che l’impatto per i conti 2011 di Finmeccanica è minimo. Nonostante queste notizie le azioni della società non hanno ancora trovato la forza per accelerare oltre le decise resistenze di area 9,35 euro, massimi registrati nel corso del rimbalzo di fine giugno. Da un punto di vista operativo è possibile aprire una strategia ribassista. A sostenere questa visione vi è la constatazione che il titolo ha corso molto nelle ultime settimane, recuperando con decisione la rottura dei supporti strategici rappresentati dai minimi a 8,34 euro. Da allora l’intero quadro grafico di medio ha subito discreto miglioramento, specie considerando la violazione al rialzo della trendline ribassista avvenuta lo scorso 30 settembre. La trend era stata ottenuta unendo i massimi decrescenti del 13 ottobre 2009 a 12,82 euro e del 16 aprile 2010 a 10,60 euro. Oltre a questo elemento vi è l’inclinazione del movimento rialzista in atto, con una trend di breve che sostiene le quotazioni dai minimi del 25 agosto. Le medie rimangono incrociate positivamente, tuttavia difficilmente verranno rotte al primo test le resistenze di 9,35 euro. Da un punto di vista operativo è dunque possibile vendere al ribasso 9,22 euro. Posizionando lo stop oltre il top del 20 maggio a 9,41 euro, i due livelli di chiusura della posizione sono collocati dapprima a 8,65 euro e successivamente a 8,42 euro.

Riccardo Designori