Finmeccanica, il quadro tecnico è deteriorato. Le elezioni Usa possono influenzarlo
Quotazioni sostanzialmente invariate rispetto ai valori di chiusura di ieri per Finmeccanica dopo le prime due ore di contrattazione. Il titolo del gruppo italiano negli ultimi giorni hanno subito un deterioramento dell’impostazione grafica. Per ora si tratta di indicazioni di breve periodo, tuttavia la conferma della debolezza emersa nelle ultime sedute potrebbe inficiare anche l’impostazione tecnica di medio termine. Dopo aver sostanzialmente testato i massimi del 2012 registrati in febbraio a 4,462 euro con il top dello scorso 18 ottobre a 4,354 euro, la discesa registrata nell’ultima decade di ottobre ha infatti causato la generazione di più di una indicazione dalla valenza ribassista. Se già il 19 ottobre erano capitolati i supporti dinamici di breve espressi dalla trendline ascendente tracciata con i low del 4 e 9 ottobre e il 22 ottobre erano state incrociate negativamente dall’alto verso il basso i supporti dinamici forniti sul daily chart dalla media mobile esponenziale di breve, il campanello d’allarme più significativo per le strategie long in essere è giunto in occasione della seduta del 30 ottobre. In quell’occasione il titolo ha infatti violato al ribasso i supporti dinamici rappresentati dalla trendline ascendente di medio termine. La linea di tendenza in questione, attualmente passante in area 3,85 euro, è stata ottenuta con i minimi crescenti del 31 agosto e del 26 settembre. Sempre nel corso della medesima seduta borsistica, Finmeccanica ha incrociato sul daily chart dall’alto verso il basso la media mobile esponenziale di medio termine. Il segnale di vendita assume una valenza ancor più significativa se si considera che il titolo dallo scorso 22 ottobre scambia sotto il transito delle resistenze dinamiche espresse dalla trendline discendente tracciata con i top decrescenti del 22 e del 29 ottobre. A riprova della strategicità di detta linea di tendenza la constatazione che negli ultimi giorni la trendline è stata testata in più occasioni, avendo sempre la meglio sulle velleità rialziste dei compratori. Certamente oltre all’aspetto tecnico, le prospettive di Borsa di Finmeccanica sembrano poter essere oggetto della speculazione nei prossimi giorni. Il 6 novembre vi saranno le elezioni Usa e la vittoria di uno o l’altro candidato potrebbe ripercuotersi significativamente sulle prospettive di business di Finmeccanica. Osservando i programmi elettorali, la vittoria di Obama dovrebbe rappresentare un elemento di debolezza per Finmeccanica, quella di Romney di forza. Partendo da questi presupposti, chi volesse intraprendere una strategia ribassista sull’azione potrebbe valutare, consapevole che il proprio investimento potrebbe essere influenzato da picchi di volatilità nel breve, di posizionarsi in vendita a 2,856 euro. Con stop che scatterebbe in caso di nuovi allunghi oltre i 4 euro, il primo target si avrebbe a 3,62 euro mentre il secondo a 3,476 euro.
Riccardo Designori