Finmeccanica il long non ha ancora abdicato
Piazza Affari punisce il rinvio della presentazione del bilancio di Finmeccanica. Il titolo è tra i peggiori del Ftse Mib con un ribasso superiore ai 3 punti percentuali e una quotazione nei pressi di 3,72 euro. Secondo quanto reso noto dalla società il cda per la presentazione dei conti non si terrà il 14 ma il 27 marzo per la volontà della società di iniziare con la fase due delle cessioni. Il mercato dovrebbe apprezzare la notizia che alleggerirebbe Finmeccanica da società che pesano sui bilanci come Ansaldo Breda liberando risorse per le produzioni dove la società della difesa è leader. Sul listino delle possibili partenze circolano anche i nomi di Ansaldo Energia, Ansaldo Sts e, secondo indiscrezioni riportate dalla stampa quotidiana, Oto-Melara. Il ribasso odierno potrebbe essere almeno in parte spiegato con l’attesa per perdite superiori ai 2 miliardi di euro, derivanti dalla pulizia di bilancio voluta dall’amministratore delegato Orsi. Con la discesa delle quotazioni odierna le azioni Finmeccanica completano il più classico dei pull-back. Il titolo si è infatti riportato sulle ex-resistenze di quota 3,65 euro. Rotte al rialzo il 17 febbraio con forti volumi, hanno permesso l’accelerazione fino a 4,46 euro, livello dove è iniziata al correzione. L’area di resistenza 3,65/60 euro vede la presenza della media mobile a 55 giorni, della trendline ottenibile dall’unione dei minimi del 10 e 16 gennaio e di quella che unisce i massimi relativi del 5 dicembre con quelli del 26 gennaio scorso. La tenuta di questi supporti potrebbe essere sfruttata per ingressi al rialzo su mercato che avrebbero come target immediato quota 3,88 euro. In questa area si trovano i massimi ripetutamente toccati dal titolo nella passata ottava. Successivamente Finmeccanica avrebbe strada libera verso 4,42 con step intermedio a 4,09. Lo stop loss per l’operatività descritta potrebbe essere impostato su caduta delle quotazioni sotto 3,45 euro.
Alessandro Piu
(5/3/2012)