Analisi operative Fiat continua a scivolare sulle insidie grafiche

Fiat continua a scivolare sulle insidie grafiche

25 Agosto 2010 09:48

Nuova partenza in retromarcia per Fiat, passata nel corso delle ultime 5 sedute dal massimo di 9,89 al minimo di ieri a 9,07 euro. Il quadro tecnico del Lingotto ha subito una decisa battuta d’arresto con la violazione al ribasso dei supporti compresi tra 9,23 euro e 9,28 euro. Quest’ultimo valore era stato il minimo del 12 agosto, seduta nella quale gli investitori avevano coperto il gap rialzista aperto in occasione della presentazione della semestrale. A questo punto il target più naturale diventa il low del 20 luglio a 8,845 euro. Tuttavia non è detto che tale minimo possa reggere utilizzando l’estensione di Fibonacci, la gamba ribassista attualmente in costruzione avrebbe come target un valore di 8,635 euro. A rafforzare l’ipotesi di una flessione in prossimità di 8,635 euro vi è anche la presenza della trend line ribassista rotta al rialzo in occasione del rally di luglio. La linea, ottenuta unendo i top decrescenti del 22 aprile e del 21 giugno, attualmente transita proprio in area 8,60/8,65. Se ciò si verificasse si assisterebbe ad un pull back profondo della rottura effettuata nelle scorse settimane. Il quadro di lungo, diversamente da quello di breve, rimarrà impostato al rialzo fino a quando il titolo scambierà sopra la trend line rialzista ottenuta con i minimo crescenti del 13 luglio 2009 a 6,535 euro e del 5 luglio 2010 a 8,105 euro. In quest’ottica un valore da monitorare con attenzione è 8,40 euro. Chi volesse aprire una strategia short per approfittare nell’immediato della debolezza del titolo potrebbe entrare short a 9,235 euro, minimo del 23 agosto, per poi puntare ai target indicati in precedenza. In questo caso lo stop si avrebbe con un ritorno delle quotazioni sopra 9,575 euro. Senza aspettare il ritracciamento dei vecchi supporti, una strategia short può essere aperta in caso di rottura al ribasso di 9,07 euro: come sempre va ricordato che tale operatività se dall’altro consente di sfruttare i volumi e seguire immediatamente il trend, dall’altro è più rischiosa. Anche in termine di ampiezza dello stop.


Riccardo Designori