Euro, ultima chiamata per il rimbalzo
Euro in lieve recupero nelle prime ore di contrattazione di questa nuova seduta. Dopo il forte calo degli ultimi giorni gli investitori sembra stiano alleggerendo le proprie posizioni ribassiste vista la vicinanza con la soglia psicologica di 1,30 e dei supporti mobili offerti dalla trendline ribassista ottenuta con i massimi decrescenti del 17 marzo a 1,3818 e del 6 agosto a 1,3334. La valuta unica resta tuttavia vicina ai minimi da 11 mesi sul dollaro: il mercato si aspetta la prossima mossa dell’Europa che possa contenere la paura di un contagio della crisi finanziaria all’interno dell’area euro. In quest’ottica le parole che userà domani Trichet, nel corso della conferenza stampa post decisione sui tassi d’interesse per l’Eurozona da parte della Bce, potrebbero essere un catalizzatore di interesse fondamentali per le sorti della valuta unica del Vecchio Continente. Se la scossa di ieri sera era stata legata alla messa sotto osservazione del rating portoghese da parte di S&P, la speculazione sull’obbligazionario comincia a mordere nuovi paesi come il Belgio. Senza dimenticare Italia e Spagna. In sostanza il mercato vuole nuove azioni da parte europea dopo che il recente salvataggio irlandese non è riuscito nell’intento di tranquillizzare il sistema. Tornando ad un aspetto prettamente operativo, come si diceva prima l’area ove attualmente scambia la moneta unica continentale è ricca di supporti. Oltre al completamento del pull back della trendline precedentemente menzionata, in prossimità di 1,3125 troviamo i supporti offerti dalla media mobile a 200 sedute. Chi avesse fiducia nel rimbalzo dell’euro nei confronti del dollaro può posizionare i propri ordini di acquisto nel range compreso tra i minimi di 1,2950 e i massimi di 1,3050. Lo stop va posizionato a 1,2860 mentre il primo target immediato è individuato a 1,3345. Il secondo obiettivo, decisamente più ambizioso e più lento nello sviluppo, è collocato all’altezza delle resistenze di 1,3780.
Riccardo Designori