Ethereum, chiude il 2024 con una figura di “doppio massimo”. Ecco cosa ci dice il grafico
Ethereum ha attraversato un anno complesso, segnato da un rally iniziale, una correzione prolungata e una successiva stabilizzazione per poi sfociare in un potente rimbalzo fino a toccare il 16 dicembre nuovi massimi da tre anni. L’anno si sta per concludere con una brusca discesa dopo la figura grafica chiamata “doppio massimo” e quindi con un focus sugli sviluppi futuri dell’ecosistema Ethereum e sulle potenziali implicazioni che fattori esterni e interni potranno avere sul prezzo nel 2025.
Nel breve termine, il grafico di Ethereum (ETH/USD) evidenzia una chiara configurazione tecnica ribassista rappresentata da una figura di “doppio massimo”, che si è formata con i picchi toccati il 6 e 16 dicembre intorno ai 4.100 dollari. Questo pattern, tipico delle inversioni di tendenza, è stato confermato dalla rottura del livello di supporto statico situato a 3.494 dollari, che ha attivato un target ribassista in area 2.864 dollari. Il doppio massimo si verifica quando il prezzo raggiunge due massimi consecutivi su livelli simili, ma fallisce nel superarli, segnalando un indebolimento progressivo del momentum rialzista. La conferma della figura si ha con la violazione del supporto intermedio, come avvenuto in questo caso, accompagnata da un incremento dei volumi di scambio.
Dopo il breakout del livello chiave, Ethereum ha intrapreso un movimento discendente che lo ha portato a consolidarsi attorno agli attuali 3.300 dollari. Tuttavia, nonostante questa fase di stabilizzazione, il quadro tecnico rimane orientato al ribasso, soprattutto considerando la presenza di ostacoli significativi che il prezzo dovrà affrontare per poter invertire la tendenza. Il livello di 3.494 dollari, che rappresentava il precedente supporto, si è ora trasformato in una resistenza primaria e sarà un riferimento cruciale per valutare eventuali tentativi di ripresa da parte del mercato. La media mobile a 50 periodi (in giallo) si trova vicino a tale livello e rafforza ulteriormente l’importanza di questa area di prezzo. Più in alto, la resistenza successiva è individuabile a 3.712 dollari.
Per quanto riguarda i supporti, i primi livelli statici al ribasso si trovano a 3.267 e 3.067 dollari, mentre il target tecnico del doppio massimo a 2.864 dollari rappresenta il punto di riferimento per una continuazione del movimento ribassista. Una rottura al di sotto di questo livello, zone nei pressi passa anche la media mobile a 200 periodi (in arancio) aprirebbe scenari ancora più negativi, con probabili estensioni verso i 2.617 dollari e, in uno scenario più estremo, verso i 2.391 dollari, livelli di supporto statico rilevati nel corso dell’autunno del 2024.
Gli indicatori tecnici confermano il momentum ribassista in corso. L’RSI a 14 periodi si trova attualmente a 41,7, una posizione che denota una debolezza del mercato senza però segnalare condizioni di ipervenduto. Questo suggerisce che ci potrebbe essere ancora spazio per ulteriori ribassi prima che i prezzi raggiungano un’area di sovraestensione al ribasso. Il MACD, anch’esso in territorio negativo, rafforza questa prospettiva, poiché la linea principale si mantiene sotto il segnale, confermando la prevalenza della pressione ribassista. Tuttavia, il graduale avvicinamento tra le due linee del MACD potrebbe indicare un rallentamento della forza discendente nel breve termine, suggerendo una possibile fase di consolidamento attorno ai livelli attuali.
Dal punto di vista volumetrico, la rottura del supporto a 3.494 dollari è stata accompagnata da un significativo incremento degli scambi, un fattore che conferma la validità del pattern di doppio massimo. Nelle sedute successive, però, i volumi sono diminuiti, riflettendo una certa esitazione da parte del mercato, che potrebbe essere in attesa di ulteriori segnali prima di proseguire nella direzione ribassista o tentare un rimbalzo tecnico.
Ultimo prezzo: 3.317 dollari.
Supporti: 3.267, 3.067, 2.864. 2.617 e 2.391 dollari.
Resistenze: 3.494 e 3.712 dollari.