Erg travolto dalla volatilità dopo i conti 2023 e la deludende guidance sull’anno
Seduta da dimenticare quella di oggi per Erg. Il titolo è il fanalino di coda del Ftse Mib, registrando una flessione del 4,8% poco sotto quota i 24 euro. A deludere il mercato sono state, in particolare, le indicazioni sulla guidance 2024. Quali sono ora i livelli operativi da tenere in osservazione?
Sul titolo pesa la guidance 2024
Oggi Erg ha approvato anche il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023 e proposto un dividendo di 1 euro per azione. Nell’esercizio 2023, la società ha mostrato un MOL consolidato a valori adjusted di 520 milioni di euro, in aumento rispetto ai 502 milioni di euro del 2022. Il risultato netto delle attività continue del Gruppo, sempre in chiave adjusted, si attesta a 226 milioni di euro, marcando un notevole miglioramento rispetto ai 129 milioni di euro dell’anno precedente.
Per il 2024, basata sulla migliore stima dello scenario prezzi in un contesto di alta volatilità e incertezza, il management di Erg indica un margine operativo lordo nell’intervallo compreso tra 520 e 580 milioni, con gli investimenti previsti nel range compreso tra 550 e 600 milioni. L’indebitamento finanziario netto adjusted è atteso tra 1.750 e 1.850 milioni, inclusivo della distribuzione del dividendo ordinario di 1 euro per azione. Gli analisti sono delusi soprattutto dalla voce dall’Ebitda 2024, inferiore ai circa 600 milioni attesi.
“Erg ha riportato i risultati 2023 (significativamente superiori alle attese), tuttavia con indicazioni piu’ deboli sull’esercizio 2024 in ragione dell’andamento dei power prices”, commentano gli analisti di Equita che confermano la valutazione buy su Erg. “Anche se la società è notoriamente conservativa (risultati 2023 a 520 milioni Ebitda rispetto alla guidance 490-520 milioni) si tratta a nostro avviso di indicazioni deboli”, aggiungono dalla sim milanese. Banca Akros ha invece tagliato a neutral il giudizio sul gruppo ligure, sottolineando “i deludenti target per il 2024”.
Il punto tecnico su Erg
Il quadro grafico di Erg è in via di peggioramento nel breve periodo. Il rimbalzo avviato il 3 ottobre dello scorso anno ha portato il titolo a toccare un massimo di periodo a 20,10 euro il 29 dicembre. Da qui è iniziato un lento declino che ha provocato la rottura al ribasso della ex trendline ascendente di medio periodo, costruita sui minimi di marzo e maggio 2023 (linea blu tratteggiata), e delle principali medie mobili a 50 (linea gialla) e 200 giorni (linea arancione). Il trend ribassista è ulteriormente peggiorato con l’apertura di oggi in gap down. Il titolo ha toccato un minimo intraday a 23 euro, per poi recuperare gran parte del terreno perso e si appresta a chiudere molto vicino al prezzo di apertura (23,9 euro). Si tratta di una candela di elevata incertezza e volatilità che può essere paragonata a un “doji”, ovvero un’asta sottile (le ombre della candela) con una piccola barra orizzontale (il corpo della candela) che indica il prezzo di chiusura e quello di apertura che quasi coincidono.
In tale scenario, al ribasso, la rottura del supporto a 23 euro confermerebbe il sentiment negativo sul titolo con possibile target a 22,1 e 21 euro. Al rialzo, invece, si consiglia prudenza e meglio attendere la chiusura del gap down di oggi, quindi il recupero di 24,9 euro, per poi puntare alle successive resistenze a 26,3 e 27,8 euro, area di prezzo dove passa anche la trendline ribassista costruita sui massimi di luglio 2022 e dicembre 2023.
Ultimo prezzo: 23,94 euro.
Supporti: 22,98; 22,14; 21 euro.
Resistenze: 24,02; 24,88; 26,32 euro.