Eni, manca il sostegno del petrolio per superare quota 18,30 euro
Il petrolio non aiuta Eni nell’impresa di superare la forte resistenza di quota 18,30. Un successo su questo fronte rafforzerebbe lo scenario tecnico del titolo anche se, per ottenere un buon segnale di rialzo nel medio termine occorrerebbe un ritorno deciso sopra 19,45. Su chiusura sopra 18,30 sostenuta da incremento volumetrico, primo obiettivo a 19,45 e successivamente area 21 euro. Un primo allarme su un possibile indebolimento di Eni si avrebbe con la rottura ribassista del doppio sostegno dinamico fornito dalle medie mobili a breve e medio termine, in incrocio rialzista a 17,75/80 euro. In tal caso sono prevedibili allunghi verso 17,20 euro e, sotto tale quota, verso l’obiettivo a 16,15. Supporto fondamentale da non violare per evitare segnali negativi di medio termine a 15,50 euro.
Operatività: Le posizioni long attualmente in essere potranno essere chiuse su chiusure sotto 17,20 euro. Nuovi long speculativi sopra 18,30 con target immediato a 19,45 e stop loss stretto su chiusura sotto 17,75. Per l’apertura di posizioni short attendere una violazione decisa di quota 15,50 euro con target 14,80 e 14 euro.