ENI in un trend ribassista di medio periodo. Quali livelli osservare per una possibile inversione
L’andamento recente di ENI evidenzia un quadro tecnico debole, con il titolo inserito in un trend ribassista di medio periodo. Questa configurazione è ben visibile dalla trendline discendente (in blu) che collega i massimi decrescenti da aprile 2024 in avanti. Il prezzo attuale, pari a 13,73 euro, si trova al di sotto delle principali medie mobili, le quali agiscono come resistenze dinamiche, confermando la pressione ribassista.
La media mobile a 50 periodi (in giallo) rappresenta una prima barriera al rialzo. Essa riflette la debolezza del titolo nel breve periodo, con i tentativi di rimbalzo che non sono riusciti a superarla in modo sostenibile. La media mobile a 200 periodi (in arancione), invece, rappresenta una resistenza significativa di medio termine. Il fatto che il prezzo rimanga al di sotto di entrambe le medie conferma che il titolo si trova ancora in una fase di consolidamento negativo.
Osservando i livelli di prezzo, il supporto chiave si trova a 13,508 euro, un livello toccato in più occasioni a ottobre e vicino al minimo annuale segnato a giugno 2024 a 13,484 euro. La tenuta di questo livello sarà fondamentale nelle prossime sedute; una rottura al ribasso potrebbe aprire ulteriori spazi di discesa verso i 13,13 euro, un supporto storico rilevante, e successivamente verso la soglia psicologica dei 13 euro.
Sul fronte delle resistenze, il primo ostacolo si colloca a 13,998 euro, in prossimità della media mobile a 50 periodi. Una chiusura al di sopra di questo livello rappresenterebbe un primo segnale positivo, ma il titolo dovrà confrontarsi con la resistenza più importante a 14,492 euro, dove transitano sia la media mobile a 200 giorni sia la trendline ribassista. Solo una rottura decisa di quest’area potrebbe innescare un’inversione rialzista più strutturata, con potenziale target verso i massimi di aprile 2024 a 15,35 euro.
Dal punto di vista degli indicatori, l’RSI (Relative Strength Index) a 14 periodi si trova a 41,5, in una zona di relativa neutralità, ma vicina all’ipervenduto. Questo segnala un indebolimento delle pressioni ribassiste, ma non ancora un chiaro segnale di rimbalzo. I volumi di scambio, in diminuzione nelle ultime sedute, confermano la mancanza di forza sia da parte dei compratori che dei venditori, lasciando il titolo in una situazione di attesa.
In termini di prospettive future, il quadro tecnico resta fragile. Nel breve termine, un recupero sopra la media mobile a 50 periodi potrebbe fornire un segnale positivo, ma la conferma di un’inversione di trend si avrà solo con il superamento di 14,492 euro, livello che coincide con una resistenza dinamica particolarmente significativa. Al contrario, una violazione del supporto a 13,508 euro potrebbe intensificare la pressione al ribasso, portando il titolo a testare nuovi minimi annuali.
Ultimo prezzo: 13,73 euro.
Supporti: 13,508; 13,31 e 13 euro.
Resistenze: 13,822; 13,998; 14,134 e 14,492 euro.