Eni e Tenaris
Eni
Eni presenta un quadro grafico impostato al rialzo. Dopo il secondo test del supporto a 11,5 euro il 20 dicembre, il titolo ha avviato una fase di rimbalzo molto forte toccando il 27 gennaio un nuovo massimo relativo a 13,84 euro, prezzi che non si vedevano da febbraio 2020. La corsa di Eni sembra essersi fermata perché per il momento il titolo è inserito in una sorta di fase laterale in attesa di spunti operativi importanti. Al rialzo, il superamento in forza (volatilità e volumi) di 13,4 euro potrebbe aprire la strada al titolo verso area 14 euro, molto vicino ai massimi pre-covid di inizio gennaio 2020 a 14,4 euro. Al contrario, invece, la rottura del supporto a 12,8 euro potrebbe aprire a una fase di storno dei prezzi con target 12,2 euro, zona dove transita anche la trend line rialzista avviata a ottobre 2020 e confermata a luglio dello scorso anno.
Tenaris
Il quadro tecnico di Tenaris è impostato al rialzo e, anzi, il titolo dopo aver superato i precedenti massimi relativi a 11 euro si è spinto oltre quota 12 euro, livello che è stato superato proprio oggi con uno spike a 12,22 euro. In tale scenario, Tenaris si trova nei pressi di una resistenza importante a 12,27 euro che coincide con i massimi toccati a luglio del 2019. Servirà quindi un break accompagnato da volumi e volatilità di tale livello per poi mettere nel mirino i successivi target a 12,68 e quello più ambizioso a 13 euro. Al ribasso, invece, il primo supporto si colloca a 11 euro, livello di prezzo da cui è partito a fine gennaio il rimbalzo che ha portato il titolo sui livelli attuali. La rottura di tale supporto potrebbe innescare una fase di correzione verso prima 10 euro e poi la media mobile 200 periodi a 9,4 euro, area di prezzo dove transita anche la trend line rialzista costruita sui minimi di gennaio e settembre dello scorso anno.