Eni: confermata validità del trend ribassista in atto
Ancora una pesante flessione per Eni che termina una seduta da dimenticare a quota 11.90 euro, su valori che non venivano toccati dal lontano settembre 2001.
L’analisi grafica mostra come il titolo petrolifero abbia subito un’accelerazione del trend ribassista nelle scorse settimane in coincidenza con la rottura della trendline rialzista di lungo (linea tratteggiata rossa) che collegava i minimi relativi da febbraio 2000.
Su prosecuzione del trend in atto, possibile estensione verso i minimi di settembre 2001 in area 11.50 euro e poi eventualmente verso area 11.20 euro, supporto statico coincidente con una serie di minimi relativi di giugno 2000. Sotto tali valori l’outlook si aggraverebbe ulteriormente con possibile estensione verso area 10 euro e poi verso i minimi di inizio 2000 in area 9.50 euro. Al rialzo, per invertire il trend in atto, attendiamo il recupero della trendline ribassista di breve (linea tratteggiata verde), attualmente in area 12.50 euro. Oltre tale valore successivi target in area 13 euro e poi verso la trendline rialzista di lungo sopra citata, che ora funge da resistenza dinamica.
L’analisi degli oscillatori conferma la validità del trend in atto: Macd short dalla seduta dello scorso 6 marzo. Rsi girato in negativo: l’oscillatore, dopo il deciso calo odierno è entrato nella fascia di ipervenduto, condizione che rende possibile un rimbalzo delle quotazioni nelle prossime giornate. Volumi nella media del periodo.