Analisi operative Enel, in vista la chiusura del gap ribassista

Enel, in vista la chiusura del gap ribassista

29 Giugno 2011 11:16

Il giudizio dei broker…


E’ iniziata bene la seduta odierna di Enel, in scia sia al rimbalzo in atto da parte del Ftse Mib sia delle promozioni ricevute da alcuni broker dopo la cessione della centrale termica bulgara di Maritza. Nella fattispecie JP Morgan ha definito l’ex monopolista “una delle migliori utility in Europa”. La raccomandazione del broker Usa è overweight mentre il target price è a 12,50 euro. Gli analisti di Unicredit hanno invece alzato a buy da hold il giudizio, fissando a 4,80 euro il target price. Per cedere il 73% della centrale elettrica, una delle maggiori della Bulgaria grazie ai 908 megawatt installati, il gruppo guidato dall’Ad Fulvio Conti ha incassato 460 milioni di euro. Per Mediobanca, che ha confermato il rating a outperform e prezzo obiettivo a 5,12 euro, l’operazione rientra nel piano di dismissioni annunciato da Enel ai mercati per ridurre la propria posizione debitoria. Gli analisti ritengono il valore di mercato dell’ex monopolista “immotivatamente basso” evidenziando come sebbene il gruppo una redditività maggiore e una minore rischiosità rispetto alla media dei concorrenti europei, in Borsa tratta a multipli P/e e Ev/Ebitda attesi 2011 e 2012 inferiori alla media del settore europeo.


..e l’analisi tecnica


Mentre tutti i prezzi obiettivo fissati dai broker citati sopra sono più elevati rispetto alle attuali quotazioni di mercato, lasciando in tal senso margine di apprezzamento, il quadro tecnico di Enel potrebbe non essere così favorevole. Almeno nel breve/medio termine. Il titolo in occasione dello stacco della cedola lo scorso 20 giugno ha infatti lasciato aperto un gap ribassista. Detto che il rimbalzo in atto si appresta a portare a termine la chiusura del divario, va segnalato come l’impostazione grafica ha subito in quell’occasione un deterioramento tecnico legato alla violazione della trendline ascendente di medio termine. Si tratta della trendline tracciata con i minimi crescenti dell’11 gennaio e del 15 marzo. Valutando positivamente l’accelerazione odierna oltre l’importante soglia di supporto presente a 4,355 euro, non si può non segnalare come con i ribassi intrapresi dai top di periodo del 31 maggio a 4,818 euro il titolo sia scivolato sotto i sostegni statici di 4,482 euro: tale livello ora rappresenta un serio ostacolo per le velleità ascendenti di Enel. Partendo da questi presupposti è quindi lecito sfruttare i rimbalzi per intraprendere una strategia short, anche considerando il venir meno dell’attraente cedola già distribuita. La vendita a 4,4685 euro, con stop a 4,655 euro, il primo target è a 4,26 euro mentre il secondo è a 4 euro, ossia in prossimità del completamento del pull back tecnico della trendline discendente di lungo periodo violata al rialzo lo scorso 27 gennaio. La linea di tendenza menzionata è stata ottenuta con i top decrescenti del 19 novembre 2009, del 16 aprile 2010 e del 2 novembre 2010.


Riccardo Designori