Enel, un segnale long che può essere brillante
Inizio di settimana poco movimentato per Enel che vede così le sue azioni mantenersi in prossimità dei minimi storici registrati lo scorso 19 giugno a 2,23 euro per azione. I titoli dell’ex monopolista hanno tuttavia sfruttato le ultime settimane di Borsa per consolidare i recenti ribassi e mettere a segno un miglioramento dell’intero quadro tecnico. Gli spunti tecnici che vedremo hanno così confermato le indicazioni rialziste che già ad inizio giugno erano emerse. Dopo la nuova ondata ribassista intrapresa dai massimi di periodo a 3,1456 euro registrati il 2 marzo, l’8 giugno i corsi azionari sono infatti stati capaci di violare al rialzo le resistenze dinamiche fornite dalla trendline discendente disegnata con i top decrescenti del 15 febbraio e del 28 maggio. Portato a termine il pull back profondo della rottura appena menzionata, il classico test del cambio di stato è avvenuto il 18 e 19 giugno in concomitanza con l’aggiornamento dei nuovi minimi storici, le azioni hanno così ripreso quota e sfruttato l’euforia dei mercati dello scorso 29 giugno per generare il secondo segnale d’acquisto in poche settimane andando così a violare al rialzo le resistenze dinamiche di breve fornite dalla linea di tendenza ribassista disegnata con i massimi decrescenti del 15 e del 22 giugno. La risalita dai low del 19 giugno ha consentito anche l’incrocio positivo dal basso verso l’alto delle medie mobili di medio e lungo termine e la violazione, per ora momentanea, delle resistenze statiche di area 2,50 euro. Il riferimento è a quelle presenti sia a 2,496 euro sia a 2,524 euro. La nuova discesa iniziata dai massimi dello scorso 3 luglio a 2,57 euro ha così consentito al titolo di completare il pull back profondo anche delle vecchie resistenze dinamiche fornite dalla trendline discendente di breve. Proprio la reazione del titolo mostrata dai minimi di venerdì, elemento che fa il paio con l’analogo comportamento registrato giovedì 12 luglio, sembra aver gettato delle interessanti basi per poter elaborare una strategia rialzista sul titolo dell’ex monopolista dall’interessante rapporto rischio/rendimento. La vicinanza ai minimi storici consente infatti di porre l’eventuale stop proprio al loro eventuale cedimento, lo stop viene dunque posto a 2,20 euro, mentre il prezzo d’acquisto per chi volesse implementare una strategia long potrebbe essere quello di 2,35 euro. I target della strategia proposta sarebbero così dapprima a 2,512 euro e successivamente a 2,756 euro.
Riccardo Designori