Enel, al ribasso possibili target a 2,52 e 2,42 euro
Ricompare il segno meno davanti alla quotazione di Enel dopo il rimbalzo messo a segno ieri. I conti della società elettrica sono rimasti indigesti al mercato che dopo la pubblicazione, mercoledì scorso, ha penalizzato il titolo con un ribasso di quasi il 6%. Un capitombolo che si è inserito in un quadro grafico già indebolito dalla discesa che ha caratterizzato le quotazioni dell’azione dai massimi dell’anno segnati a fine gennaio. Lo scenario negativo è tra l’altro confermato dal posizionamento delle medie mobili e dall’incrocio dall’alto verso il basso che la media a 55 giorni sta operando su quella a 100 periodi in area 2,90 euro. Al ribasso Enel potrebbe proseguire la discesa in direzione di 2,52 euro, obiettivo della rottura al ribasso del supporto statico di quota 2,68 euro operata proprio mercoledì scorso. Successivamente l’opzione ribassista prevede un approdo in area 2,42 euro. Un rientro del quadro in una posizione di neutralità di breve termine potrebbe arrivare con un recupero dell’ex-supporto a 2,68 euro mentre per costuire avanzamenti più concreti l’azione della compagnia guidata da Fulvio Conti deve rompere al rialzo la trendline ribassista discendente dai massimi del 30 gennaio e 25 febbraio attualmente in area 2,77 euro. Per impostare un’operatività short possibile attendere la rottura al ribasso dei minimi della seduta di ieri a 2,585 euro con target a 2,52 e 2,42 euro. Il successivo recupero di 2,65 euro farebbe scattere lo stop loss.
(15/3/2013)