Analisi operative Dollaro/yen, nuovo test massimi ultimi 32 anni nonostante cambio rotta BoJ

Dollaro/yen, nuovo test massimi ultimi 32 anni nonostante cambio rotta BoJ

26 Marzo 2024 15:50

Tra le peggiori valute delle principali economie mondiali troviamo lo yen giapponese che si è deprezzato nonostante il cambio di politica monetaria da parte della banca centrale (Bank of Japan) che ha alzato una settimana fa i tassi di interesse per la prima volta dal 2007. Il deprezzamento è proseguito anche nelle sedute successivo con il dollaro Usa/yen che si è riportato poco distante dai massimi degli ultimi 32 anni. Oggi il viceministro della finanze ha dichiarato che le autorità sono pronte ad adottare azioni adeguate contro l’eccessivo deprezzamento del cambio. Vediamo insieme quali sono i livelli operativi da tenere sott’occhio.

Il punto tecnico su USD/JPY

Il quadro grafico del cross dollaro Usa/yen giapponese è impostato al rialzo nel medio e breve periodo come si può osservare dalla trendline ascendente costruita sui minimi di gennaio e dicembre dello scorso anno (linea azzurra). Agli inizi del 2024 il cambio valutario ha impostato un rimbalzo con due piccole correzioni a febbraio e nella prima metà di marzo ma sempre con minimi crescenti. Dopo il test del supporto a 146,5 yen per dollaro, il cross si è spinto al rialzo fino a toccare il 22 marzo un massimo di quattro mesi a 151,86 e a breve distanza dal record di 32 anni (151,95) del 21 ottobre 2022. La fascia di valore tra 151 e 152 yen per dollaro rappresenta una zona di resistenza coriacea che ho bloccato il cross non solo nelle ultime sedute ma anche a novembre dello scorso.

In tale scenario, solo il superamento con forza di tale livello potrebbe aprire la strada a usd/yen verso i massimi degli ultimi 32 anni. Al ribasso, invece, non si può escludere una breve fase di correzione con possibile rottura del supporto a 149,8. In tal caso, i successivi target al ribasso si collocano a 148 e 146,5, dove nei pressi passa anche la media mobile a 200 giorni (linea arancione).

Dal punto di vista algoritmico, l’oscillatore RSI a 14 periodi (l’indice di forza relativa) si trova a 62, oltre la zona di equilibrio (50), dopo aver testato la zona di ipercomprato (70), sottolineando il persistere della forza delle pressioni rialziste in questa fase di mercato.

Fonte: Bloomberg. Grafico del cross usd/yen degli ultimi 12 mesi su timeframe giornaliero

Ultimo valore: 151,36.

Supporti: 149,84; 147,95; 146,56.

Resistenze: 151,71; 152; 153.

Finisce l’era dei tassi negativi in Giappone

Così come da attese, la Bank of Japan guidata dal governatore Kazuo Ueda ha annunciato il 19 marzo la fine dell’era dei tassi negativi, alzando i tassi di interesse per la prima volta dal 2007. I tassi sono stati alzati dal -0,1% al range compreso tra lo zero e lo 0,1%. La Bank of Japan ha annunciato anche lo stop del controllo della curva dei rendimenti (YCC -Yield Curve Control) dei titoli di stato giapponesi con scadenza a 10 anni e la fine degli acquisti degli ETF e dei J-REITS, oltre alla riduzione graduale dello shopping di corporate bond, destinato a essere interrotto nell’arco di un anno.

L’istituto, pur alzando i tassi e segnalando la fine della politica di controllo della curva, ha mantenuto attivo il piano di acquisto di bond confermando di fatto una politica monetaria ancor accomodante. Oggi il vice ministro delle finanze giapponese ha messo in guardia dagli speculatori che tentano di indebolire la valuta. Masato Kanda, vice ministro delle Finanze per gli Affari internazionali, ha affermato che la debolezza della valuta giapponese non riflette i fondamentali, nel più recente warning sulla “grande scivolata” dello yen rispetto al dollaro.