Diasorin, la tenuta dei supporti di area 21,25 euro potrebbe favorire un rimbalzo
E’ di circa un punto percentuale il rialzo odierno di Diasorin. Le azioni della società piemontese sembrano intenzionate a ripartire dai supporti statici posti a 21,25 euro. Il livello menzionato è stato infatti in grado di arginare le pressioni ribassiste che si sono abbattute sul titolo dallo scorso 17 ottobre. In quell’occasione la tenuta delle resistenze poste in prossimità dei 29,45 euro portarono a una flessione in grado di violare dapprima i supporti dinamici espressi dalla trendline ascendente tracciata con i minimi del 3 novembre e 9 dicembre 2009 e del 9 agosto e 23 settembre 2011 e contestualmente i supporti statici posti a 25,72 euro. Il livello di supporto presente in area 21,25 euro è stato ricavato dalla fase di congestione che aveva caratterizzato i corsi di Diasorin a cavallo tra il 25 agosto e il 22 settembre 2009. In quel periodo i corsi scambiarono in una fase laterale avente come supporto nei minimi a 21,25 euro e resistenze a 22,34 euro. Fu in scia all’alla fuoriuscita dal rettangolo che il movimento rialzista della società piemontese riprese forza, fino ad arrivare a toccare il massimo storico a 36,59 euro lo scorso 2 febbraio. A favorire un possibile rimbalzo, il trend di medio/lungo rimane impostato al ribasso da quando il 3 agosto è capitolata la trendline rialzista tracciata con i low del 30 luglio e dell’1 dicembre 2010, vi sono alcune considerazioni di stampo tecnico. Innanzitutto la doji lasciata in eredità dalla seduta di ieri. In un contesto di forte sell off su tutti i titoli azionari del Ftse Mib e nonostante la momentanea violazione dei minimi registrati venerdì a 21,48 euro, il titolo è riuscito a non accelerare al ribasso e anzi a chiudere a 21,83 euro. Ossia sopra i low della passata ottava. Un altro elemento che permette di ipotizzare la costruzione di una strategia long è dato dalla constatazione che oggi le azioni hanno oltrepassato le resistenze statiche di breve ricavate dai massimi intraday di venerdì e di ieri, rispettivamente a 22 e 21,92 euro. Fondamentale tuttavia rimane l’accelerazione oltre le resistenze dinamiche offerte dal transito a 22,5262 euro della trendline discendente di breve ottenuta sul grafico daily con i top del 17 ottobre e dell’11 novembre. In quest’ottica acquisti a 21,96 euro prevedono lo stop a 21,15 euro mentre hanno primo target posto a 23,90 euro e successivamente, ma su un orizzonte temporale più allungato, a 25,50 euro.
Riccardo Designori