Analisi operative Cacao meravigliao, future sui massimi da 46 anni. Le cause e i livelli operativi

Cacao meravigliao, future sui massimi da 46 anni. Le cause e i livelli operativi

23 Gennaio 2024 17:17

Il cacao senza freni in Borsa. Le quotazioni del contratto future quotato all’Ice di New York sono balzati a 4.835 dollari per tonnellata, un livello che non toccavano dal 1977.

A trainare al rialzo i corsi della commodity ha contribuito soprattutto il clima sfavorevole in numerose delle aree di produzione più importanti del pianeta, ovvero in Costa D’Avorio e il Ghana, che hanno causato un deficit di offerta.

Vediamo insieme i grafici di breve, medio e lungo periodo e i livelli tecnici da tenere monitorati.

L’analisi di breve periodo

Dal punto di vista grafico, il future con scadenza marzo 2024 presenta un quadro impostato al rialzo nel breve periodo. Da inizio anno la commodity mostra un guadagno del 12,6% (vedi grafico sottostante). Performance molto positive anche negli ultimi sei mesi (+38,5%) e nell’ultimo anno (+82%). Le quotazioni sono salite a 4.835 dollari per tonnellata, al massimo da 46 anni, sui timori legati alla produzione dal Nord Africa.

L’analisi di medio periodo

Osservando il grafico degli ultimi 12 mesi si può notare che la fase rialzista del future sul cacao ha subito un’accelerazione a partire dalla seconda metà di marzo dello scorso anno. Il movimento è facilmente intuibile guardando anche la trendline ascendente costruita congiungendo i minimi di marzo e ottobre del 2023 (linea azzurra). L’impostazione positiva della commodity è rafforzata dal posizionamento oltre le principali medie mobili: a 200 giorni (linea arancione) e a 50 periodi (linea gialla), con quest’ultima che ha svolto molto bene il ruolo di supporto dinamico durante l’ultimo anno. Lo strappo più violento al rialzo è partito dall’8 gennaio, quando il cacao ha toccato un minimo a 4.034 dollari per tonnellata, e ha portato le quotazioni proprio oggi a 4.835 dollari, un livello che non toccavano dal 1977.

Quanto potrebbero salire ancora i prezzi? Il target più ambizioso sarebbe la soglia psicologica dei 5.000 dollari, ma l’analisi algoritmica ci dice di stare in guardia. L’oscillatore RSI a 14 giorni (l’indice di forza relativa) è entrato in territorio di ipercomprato vicino ai 76 punti. Cosa vuol dire questo secondo l’analisi tecnica? L’ipercomprato significa che il prezzo è salito rapidamente in poco tempo perché sono entrati molti investitori. Di conseguenza, potrebbe seguire una correzione del prezzo. “Il cacao ha raggiunto nuovi massimi nonostante sia tecnicamente in ipercomprato e vulnerabile a una battuta d’arresto”, hanno commentato in una nota gli analisti di Hightower Report. E quindi in caso di correzione? Al ribasso, il primo supporto da tenere monitorato è il livello statico a 4.478 dollari che, se infranto, potrebbe dare sfogo ai venditori verso i successivi target a 4.317 e 4.089 dollari.

Fonte: Bloomberg. Grafico Future Cacao ultimi 12 mesi con timeframe giornaliero

Ultimo prezzo: 4.720

Supporti: 4.478, 4.317, 4.089

Resistenze: 4.835, 5.000

L’analisi di lungo periodo

Ampliando l’orizzonte temporale (vedi grafico qui sotto degli ultimi 5 anni con timeframe settimanale), vediamo che il future del cacao ha avuto un andamento laterale dal 2019 alla prima metà del 2022. Solamente alla fine del 2020 ha messo a segno un importante spike toccando un massimo relativo oltre i 3.000 dollari per tonnellata. Un livello di prezzo che è stato superato solo a marzo dello scorso anno e come abbiamo descritto prima ha portato le quotazioni su nuovi massimi degli ultimi 46 anni.

Perché la fava di cacao costa così tanto?

L’impennata del future sul cacao è alimentata dall’incertezza riguardo alla nuova offerta africana, in un contesto di già limitati stock globali. La campagna 2023/2024 ha preso il via con il livello di stock più basso dall’annata 2016/2017, complicato ulteriormente da prospettive produttive limitate a causa di condizioni meteorologiche sfavorevoli in Costa d’Avorio e Ghana, che insieme rappresentano due terzi della produzione globale. Questi fattori alimentano le aspettative di una terza campagna consecutiva di deficit globale nella produzione di cacao, mettendo ulteriormente sotto pressione il mercato.

Il calo della produzione di cacao in Costa d’Avorio e Ghana ha quindi ridotto le spedizioni dei semi, portando a un calo delle macinazioni trimestrali in Europa, Asia e Nord America. Alcuni Paesi del Sudamerica come Colombia, Perù ed Ecuador stanno incrementando la produzione di cacao negli ultimi anni. Tuttavia la loro offerta resta ancora limitata per quanto di elevato livello qualitativo.