Analisi operative Bulgari, un’idea short in caso di correzioni

Bulgari, un’idea short in caso di correzioni

4 Febbraio 2011 10:35

In una mattinata che vede il Ftse Mib proseguire il suo movimento rialzista, Bulgari mostra nuovi segnali si debolezza scambiando sotto la pari. Le azioni del gruppo romano dopo l’exploit messo a segno nel corso del periodo novembre/dicembre, con il titolo che tra i minimi del 17 novembre e i top del 21 dicembre ha incamerato un rialzo di oltre il 20%, in questo inizio di 2011 hanno visto il loro valore non trarre beneficio dalla buona intonazione dei mercati azionari globali ingranando la retromarcia. Il ribasso di quasi il 7% ha avuto inevitabilmente effetti anche sotto il profilo grafico: nella fattispecie Bulgari ha violato al ribasso la trendline ascendente di medio periodo disegnata con i minimi crescenti del 27 agosto e del 17 novembre. La trend in questione è stata dapprima violata al ribasso il 5 dicembre per poi essere pullbackata in occasione del top intraday messo a segno lo scorso 12 gennaio a 8,09 euro. Le prime indicazioni di debolezza stanno giungendo sia dall’incrocio dall’alto verso il basso della media mobile a 55 periodi sul grafico daily e di quella a 14 periodi su quello settimanale. In un contesto in cui anche i supporti statici di brave a 7,61 euro sono stati rotti al ribasso, le pressioni su quelli mobili espressione della trendline ascendente tracciata con i low del 12 novembre e 21 gennaio stanno aumentando. L’eventuale violazione al ribasso metterebbe nell’immediato a serio rischio il quadro tecnico del titolo: la figura in costruzione dallo scorso ottobre, quando le azioni trovarono la forza per accelerare oltre la soglia psicologica dei 7 euro, appare infatti un testa e spalle ribassista. Solo un nuovo allungo sopra la trendline ribassista di breve disegnata unendo i top decrescenti del 21 dicembre e del 27 gennaio, unitamente ad un allungo oltre le resistenze statiche a 7,88 euro, darebbe nuovo slancio al movimento rialzista. Partendo da questi presupposti è dunque possibile pensare di implementare una strategia short con la vendita di 7,65 euro. I più conservatori possono peraltro posizionare i loro ordini di vendita a 7,75 euro, ossia nell’attuale area di transito della trendline ribassista appena menzionata. In ogni caso lo stop si avrebbe con un ritorno oltre la soglia di 7,90 euro mentre i target proposti prevedono la parziale chiusura in guadagno dell’operazione in prossimità della soglia psicologica dei 7 euro. Più ambizioso il secondo target, collocato nelle vicinanze dei supporti statici di area 6,50 euro abbandonati ad inizio ottobre a 6,55 euro.


Riccardo Designori