Analisi operative Banco BPM affossata dai downgrade. Titolo torna al test di un supporto chiave

Banco BPM affossata dai downgrade. Titolo torna al test di un supporto chiave

16 Gennaio 2024 16:40

A Piazza Affari, con le vendite della seduta di oggi è peggiorata ulteriormente la situazione grafica di Banco BPM, con il titolo che da inizio anno mostra un calo di oltre il 3%.

In particolare, il colosso bancario guidato dall’Ad Castagna, dopo aver raggiunto a novembre 2023 un nuovo massimo pluriannuale (dal 2016) sopra i 5,4 euro, ha invertito la direzione e da lì ha già perso il 13% circa.

Sul Banco pesano i downgrade

Le vendite delle ultime sedute arrivano in scia alla doppia bocciatura firmata prima dagli analisti di Mediobanca e oggi da parte di quelli di JP Morgan. Nel dettaglio, in un lungo report dedicato al settore bancario europeo, gli esperti di JP Morgan hanno tagliato oggi la raccomandazione su BPM da “neutral” a “underweight”, spostando allo stesso tempo il loro prezzo obiettivo da 5,7 euro all’attuale 4,5 euro ad azione.

Gli analisti di JP Morgan hanno una view prudente sul settore bancario europeo, citando l’outlook di tassi più bassi e ricordano come proprio il Banco sia una delle banche maggiormente sensibili alle variazioni dei tassi di interesse e per questo sono state abbassate le prospettive sull’Eps della banca dell’11% e del 14% per gli esercizi 2025 e 2026.

Come dicevamo raccomandazione rivista al ribasso (“underperform”) anche da parte di Mediobanca che ora ha un target price a 5,25 euro ad azione.

BPM: buca la media a 5o giorni e torna sulla trendline

Dal punto di vista tecnico, con le vendite delle ultime sedute il titolo ha rotto al ribasso due importi livelli di supporto: il primo che era offerto dalla media mobile a 50 giorni (linea blu) che transita in area psicologica dei 5 euro ad azione e poi il successivo breakout ribassista anche del supporto statico poco sotto a 5 euro.

Queste due configurazioni tecniche hanno riportato una certa debolezza sul Banco, che nella seduta di oggi è arrivato al test della trendline rialzista di medio periodo costruita dai minimi di agosto 2022 (linea tratteggiata blu) e che ha accompagnato i prezzi nella cavalcata rialzista dello scorso anno.

Ecco che da questo punto di vista, un eventuale cedimento ribassista (con volumi di contrattazione in aumento) dell’area supportiva vista in area 4,5 euro, potrebbe innescare ulteriori vendite sul titolo con target il raggiungimento della successiva area di supporto dinamico offerto dalla media mobile a 200 giorni che transita a 4,4 euro.

Andamento su time frame giornaliero di Banco BPM. Fonte TradingView

Al contrario, il test della già citata trendline rialzista potrebbe innescare un rimbalzo di breve periodo sul titolo.

Il peggioramento della situazione grafica è reso evidente anche dall’analisi algoritmica, con l’indicatore di direzione dato dal Parabolic Sar che ha virato in direzione short (pallini sopra il livello dei prezzi), ma anche dall’oscillatore di momentum Rsi che si sta riportando verso l’area di ipervenduto.

Nonostante la debolezza dell’ultimo periodo, la tendenza di medio periodo di Banco BPM permane rialzista e solo un ritorno dei prezzi sotto la media a 200 giorni (linea arancione) potrebbe portare ad un cambiamento del trend in corso.

Complessivamente, guardando il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg, la maggior parte degli analisti che seguono il titolo ha una visione rialzista sul titolo. In tal senso, in 9 dicono buy su Banco Bpm, in 6 dicono di mantenerlo in portafoglio (“hold”), mentre solo 2 analisti dicono short.

Il prezzo obiettivo a 12 mesi è stato fissato mediamente dagli analisti a quota 5,96 euro il che implicherebbe un rendimento potenziale di oltre il 27% dai prezzi attuali a Piazza Affari.