Atlantia, la tenuta dei supporti a 10 euro può aprire una corsia preferenziale al long
Buon avvio di ottava per Atlantia. I titoli della concessionaria autostradale si segnalano per essere tra le azioni più in forma tra i 40 del Ftse Mib in questa prima parte di seduta. Da un punto di vista tecnico, la discesa intrapresa dai top 2012 fatti registrare a 13,06 euro lo scorso 22 febbraio ha portato le quotazioni del titolo in prossimità di un valido livello di supporto statico posto in prossimità della soglia psicologica dei 10 euro. A riprova della strategicità della soglia menzionata vi è il comportamento assunto dall’azione in concomitanza dei minimi di periodo toccati il 21 e il 24 maggio: in entrambe le occasione la pressione dei venditori non è stata capace di far continuare la discesa, con i minimi intraday rispettivamente a 10,01 euro e 9,99 euro. Il livello cui si fa riferimento corrisponde al low del 25 novembre 2011 stabilito a 9,92 euro. Già in precedenza tuttavia la soglia aveva mostrato la sua importanza per il quadro tecnico del titolo: il 10 novembre la discesa si era interrotta a 10,06 euro, il 24 novembre a 9,985 euro. A incrementare le possibilità che il titolo sia ormai prossimo a tentare un rimbalzo tecnico nel breve periodo non vi è solo la vicinanza e la tenuta dei supporti statici menzionati. Indicazioni long vengono anche dalla constatazione che nella mattinata l’azione ha oltrepassato le resistenze dinamiche espresse dalla trendline discendente tracciata con i massimi decrescenti del 10 e del 15 maggio. Già in occasione dei massimi intraday dello scorso venerdì la linea di tendenza era stata messa con decisione sotto pressione, tuttavia la chiusura della seduta non aveva confermato la violazione. Sempre venerdì è emerso un altro elemento molto significativo per l’interpretazione del quadro grafico di Atlantia: perché si possa veramente avere un rimbalzo nel breve periodo è necessario che l’azione chiuda al più presto sopra le coriacee resistenze statiche poste in prossimità dei 10,50 euro. Vecchio minimo 2012 fatto registrare il 24 aprile prima della sua violazione avvenuta con la flessione maturata il 17 maggio scorso, da allora ha sempre bloccato le spinte rialziste del titolo. Ne sono riprova i top intraday registrati il 18,22 e 25 maggio, nei primi due casi a 10,48 e nell’ultimo a 10,47 euro. Proprio i ripetuti test del livello menzionato porterebbero in caso di accelerazione sopra la soglia resistenziale al completamento di una tipica figura rialzista o comunque di inversione del trend ribassista in atto quale il doppio minimo. In base agli elementi evidenziati nel corso dell’analisi, chi volesse puntare sul titolo della concessionaria autostradale in un’ottica rialzista potrebbe valutare di posizionarsi in acquisto a 10,26 euro. Con stop che scatterebbe inderogabilmente con chiusure di giornata sotto i minimi del 25 novembre scorso a 9,92 euro, il primo target sarebbe a 10,95 euro mentre il secondo si avrebbe a 11,43 euro.
Riccardo Designori