Atlantia, il titolo mette la freccia e viaggia spedito al rialzo
Le parole di Mario Draghi la scorsa settimana, quelle del duo Hollande/Merkel sabato e Monti/Merkel domenica hanno evidentemente cambiato le carte in tavola dello scenario dei mercati finanziari. Se fino a pochi giorni fa era il pessimismo a farla da padrone, ora da più parti gli spiragli di ottimismo si fanno sempre più numerosi. Tradotto in linguaggio borsistico, negli ultimi giorni gli investitori sono tornati a riscoprire il rischio e a comprare a piene mani i titoli azionari, specialmente quelli dei mercati più penalizzati negli ultimi mesi come quello italiano. A questa regola non è sfuggita Atlantia, con il titolo che dai minimi di periodo registrati lo scorso 25 luglio ha incamerato un recupero di oltre 16 punti percentuali. Grazie a questo balzo, l’azione ha generato diversi segnali che vanno in direzione rialzista. Il primo essenziale è targato 27 luglio e fa riferimento al recupero del sostegno tecnico offerto dai supporti statici presenti in area 10 euro. Oltre a essere un’evidente soglia psicologica, il livello indicato da aprile in poi ha sempre rappresentato un punto grafico cruciale, sia in ottica rialzista che ribassista, per l’evoluzione di Borsa di Atlantia. Il riferimento è per esempio al minimo intraday del 24 aprile piuttosto che dei top del 18 e 22 maggio. Sempre lo scorso 27 luglio l’azione ha incrociato sul daily chart dal basso verso l’alto le resistenze dinamiche espresse dalle medie mobili di breve/medio e lungo termine. L’ultima indicazione rialzista generata dal titolo, in ordine di tempo ma non di importanza, è emersa ieri, con la chiusura delle contrattazioni sopra le resistenze statiche fornite dai top intraday dello scorso 5 luglio a 10,58 euro e del 19 luglio a 10,68 euro. L’accelerazione ha fatto così capitolare anche le resistenze dinamiche fornite dalla trendline rialzista tracciata con i due massimi di luglio, proiettando così il titolo verso il test delle solide resistenze espresse dalla serie di top lasciati in eredità dalle sedute a cavallo tra il 2 e il 10 maggio in area 11 euro. La loro violazione spianerebbe la strada per un ritorno del titolo sui massimi del 2012 segnati a 12,4381 euro il 22 febbraio scorso. La vicinanza con le resistenze di inizio maggio e la consistenza del recupero degli ultimi giorni potrebbe portare gli investitori della prima ora a prendere parziale beneficio dei guadagni maturati, favorendo in tal senso il consueto movimento di ritracciamento necessario a compiere il pull back tecnico dei livelli resistenziali capitolati e utile a un riposizionamento in direzione rialzista a prezzi meno elevati. Chi volesse monitorare il titolo aspettando la correzione per posizionarsi al rialzo potrebbe così valutare di entrare in acquisto a 10,78 euro. Il prezzo indicato coincide con l’attuale transito della trendline rialzista disegnata con i massimi di luglio. Lo stop scatterebbe invece con un ritorno delle quotazioni sotto i 10,60 euro mentre il primo target si avrebbe a 11,18 euro e il secondo a 11,74 euro.
Riccardo Designori