Argento, pronto per tornare a brillare
Dopo aver fatto segnare il nuovo massimo da quasi 30 anni in occasione della prima seduta del nuovo anno, l’Argento ha in questo mese di gennaio intrapreso la strada del ritracciamento dopo il rally che ne ha caratterizzato le quotazioni dai minimi di fine agosto. A deprimere i prezzi del prezioso metallo ha indubbiamente contribuito il calo del valore del dollaro nei confronti dell’euro nello stesso periodo. A livello tecnico le prime indicazioni negative per il trend ascendente si erano avute in occasione della seduta del 4 gennaio quando la trendline rialzista di medio periodo era stata messa in forte discussione. Proprio l’apertura del 5 di gennaio aveva portato alla violazione ribassista della trend, tracciata con i minimi crescenti del 10 settembre e del 22 ottobre. Per tutto il mese di gennaio si è dunque assistito ad una fase di debolezza dell’argento che tuttavia ha provato in più occasioni a trovare sostegno nei supporti statici di area 27,9675 dollari l’oncia. Nonostante il cedimento di tale livello, l’attuale quadro grafico non preoccupa ancora. Le quotazioni sono infatti inserite in un canale ribassista, testato a livello di trendline inferiore del canale in occasione della seduta del 25 gennaio. La consistenza dei supporti offerti da detta trend hanno dunque permesso ieri di lasciare in eredità una candela tipicamente rialzista. Partendo da questi presupposti è dunque possibile implementare una strategia long dall’interessante rapporto rischio/rendimento. Ingressi in acquisto a 27,10 dollari, con stop al cedimento di dollari, permette infatti di puntare come primo target a 28,60 dollari e come secondo a 30,50 dollari.
Riccardo Designori