Analisi tecnica su Terna, Fca e Ftse Mib

Terna
Terna rimanda per il momento l’assalto alla media mobile 200 periodi in area 5,8 euro, tornando a testare nuovamente il 38,2% di Fibonacci di tutto l’uptrend avviato a novembre 2016. C’è da dire che, dopo aver toccato il minimo dal 2018 a 4,52 euro lo scorso 16 marzo, il titolo ha reagito bene riuscendo a portarsi oltre il livello chiave dei 5,53 euro. Questo ora è il supporto da mantenere per evitare ricadute verso 5,3 e 5 euro. Al rialzo, invece, bisognerà attendere il break della fascia di prezzo tra la media mobile 200 periodi e il livello statico dei 6 euro per aspirare a un graduale ritorno in area 6,5 euro.
Fca
Fca cerca di interrompere per il momento la discesa. Ieri il titolo ha toccato un minimo intraday a 5,51 euro, livello che non si vedeva dal 2016. Da inizio anno il crollo è superiore al 58%, peggior titolo di tutto il Ftse Mib. La capitalizzazione è crollata a 8,5 miliardi. A segnare il passo è tutto il settore auto: l’indice settoriale europeo segna -12% nell’ultima settimana e -48% da inizio 2020. In tale scenario, Fca dovrà superare i 6,67 euro per avere un primo segnale di recupero con target 8 euro. Al ribasso, invece, il primo supporto da tenere monitorato è collocato a 5 euro. Il break di tale livello potrebbe provocare discese verso i minimi del 2016 a 4,4 euro.
Ftse Mib
Il Ftse Mib si trova a pochi passi dai 16.000 punti. Un chiaro segnale long si avrebbe solo con il superamento dei 16.500 punti con target 17.000 e 17.500 punti. Si raccomanda sempre cautela con approcci long in questa fase del mercato di difficile comprensione. Al ribasso, invece, il supporto chiave è quello in area 15.000 punti che, se infranto aprirebbe verso 14.700 e 14.153 punti.