Analisi tecnica su Ftse Mib, Tesla e Fca
Ftse Mib
La candela short day del 3 ottobre che è andata a infrangere con elevata volatilità diversi livelli importanti in un’unica seduta. Prima quello di breve a 21.795 punti e poi quello più importante a 21.483 punti. Un movimento accompagnato abbastanza consistenti e RSI che è sceso sotto il livello di equilibrio, quindi molto probabile il retest dei 21.000 punti, un livello importante dove passa anche la media mobile 200 periodi. Possibile anche un pull back su tale supporto con target 21.500 punti. La cautela è senza dubbio d’obbligo in questo momento anche se la situazione non è allarmante per il Ftse Mib. Nel dettaglio, il break al ribasso dei 21.000 punti potrebbe chiamare in causa i successivi supporti a 20.600 punti e 20.000 punti. Quest’ultimo è il livello chiave di medio lungo periodo per l’indice italiano. Al rialzo bisognerà attendere almeno il recupero della candela short day del 2 ottobre e quindi sopra area 21.800 punti con target 22.000 e 22.357 punti.
Tesla
Il titolo del colosso dell’auto elettrica è inserito dalla fine di luglio 2019 in una fase laterale tra 209 e 248 dollari. Con lo scivolone di ieri, Tesla si è portato molto vicino alla trend line rialzista di breve periodo descritta dai minimi di giugno e settembre 2019. In tale scenario, la rottura della trend appena citata provocherebbe un primo segnale ribassista anche se debole. Più rilevante il break del supporto collocato a 209,26 dollari con target prima zona 200 dollari e poi i minimi da oltre 2 anni a 177 dollari. Al rialzo invece bisognerà attendere il superamento della fascia di prezzo compresa tra la resistenza statica a 248,2 dollari e il 38,2% di Fibonacci a 254 dollari (di tutto il down trend avviato a dicembre 2018). Il break di tale area (dove passa anche la media mobile 200 periodi) potrebbe aprire la strada verso il 50% di Fibonacci a 278,24 dollari e il 61,8% a 302,13 dollari.
Fca
Ancora debole il quadro grafico del titolo della casa automobilistica che prosegue lungo il trend ribassista avviato agli inizi di settembre. Con le ultime candele short day, Fca è tornata a ridosso del 50% di Fibonacci a 11,3 euro di tutto l’uptrend avviato a luglio 2016. In particolare, il titolo ha chiuso ieri in hammer, un pattern candlestick che porta a ritracciamento di breve periodo ma ha bisogno di una conferma con chiusura odierna sopra l’apertura della vigilia, ovvero 11,382 euro. Si consiglia comunque prudenza per un ingresso long anche nel caso di conferma dell’hammer con target area 12 euro. Altrimenti si potrebbe attendere un rimbalzo dal supporto fondamentale collocato a 10,963 euro. Quest’ultimo, se infranto, darebbe un segnale molto negativo per Fca con possibili ricadute verso 10 e 9,68 euro (che coincide con il 61,8% di Fibonacci).