Analisi tecnica su Ftse Mib, Bper e Stm
Ftse Mib
Dopo una breve fase laterale, il Ftse Mib ha rotto il 4 novembre in gap up il livello chiave dei 23.000 punti. Ora l’ostacolo che nelle ultime sedute sta contrastando l’ascesa dell’indice italiano è area 23.500 punti. Va segnalato che, visto la forza recente dimostrata dal Ftse Mib, non si può escludere che il ciclo trimestrale si sia allungato, spostando la fase correttiva. In tale scenario, in caso di chiusura sopra quota 23.500 punti si avrebbe un chiaro segnale rialzista con possibile salita verso l’importante obiettivo a 24.000 punti, livello che accorcia le distanze dai massimi 2018 a 24.500 punti. Al contrario, in caso di debolezza e ritorno sotto quota 23.000 punti, possibili ulteriori ribassi verso il supporto di breve a 22.330 punti.
Bper
Il titolo dell’istituto di credito è rimbalzato sul supporto a 3,47 euro riuscendo a superare prima il livello statico dei 3,68 euro poi quota 4 euro. Movimento accompagnato da forte volatilità, volumi in rialzo e RSI che è entrato in forte ipercomprato. Dopo aver effettuato il pull back sui 4 euro, Bper è riuscito a toccare nuovi massimi annui a 4,387 euro lo scorso 8 novembre. La chiusura sopra il 61,8% di Fibonacci a 4,28 euro di tutto il down trend avviato a maggio 2018 darebbe un segnale positivo con target area 4,50 euro. Al ribasso invece un ritorno sotto i 4 euro (dove passa il 50% di Fibonacci) potrebbe chiamare in causa i successivi supporti a 3,74 e 3,68 euro.
Stm
Il titolo del colosso italo-francese dei microchip prosegue il trend rialzista intrapreso agli inizi dell’anno. Stm è riuscito a superare anche il livello chiave dei 20 euro, mettendo così nel mirino i massimi del 2018 a 23 euro. Infranta anche la resistenza a 20,85 euro, il titolo sta attraversando una sorta di fase laterale in cerca di spunti operativi. RSI sta stazionando in coincidenza dell’ipercomprato e i volumi stanno diminuendo. In tale scenario, una chiusura sopra area 21,6 euro aprirebbe la strada verso i massimi 2018 a 23 euro. In caso di debolezza invece fin sotto i 20,85 euro, possibili ricadute con target 20 e 18,3 euro.