Analisi tecnica su Ftse Mib, Bper Banca e Intesa Sanpaolo
Ftse Mib
Nella scorsa settimana sono scattate le prese di beneficio sull’indice italiano che, dopo esser tornato vicino ai massimi annuali in area 22.357 punti, è scivolato sul supporto di breve a 21.795 punti. Interessante la seduta del 25 settembre che ha generato un doji con shadow inferiore molto lunga, arrivando fino a toccare quota 21.500 punti per poi ritracciare. Il Ftse Mib continua però a mantenere una certa forza superando ieri ancora una volta quota 22.000 punti. In particolare, per un primo segnale rialzista, meglio attendere il superamento dei 22.357 punti con target a 22.800 e 23.000 punti. Invece, un break al ribasso del supporto di breve collocato a 21.795 punti dovrebbe aprire la strada per ulteriori affondi verso 21.500 punti e 21.000 punti. Questo non cambierebbe il quadro grafico di medio lungo periodo che invece vede un supporto chiave a 20.000 punti.
Bper Banca
Dalla fine di agosto il titolo dell’istituto di credito ha intrapreso un trend rialzista, portandosi fin sopra il livello statico collocato in area 3,5 euro (dove passa la media mobile 200 periodi). Non grandi segnali da RSI che si mantiene poco sopra l’equilibro, mentre i volumi si mantengono bassi. In tale scenario, il break di forza della resistenza a 3,683 euro aprirebbe le porte per ulteriori rialzi verso 3,8 e 3,9 euro. Al ribasso, invece, il break del supporto a 3,477 euro potrebbe provocare una graduale discesa verso 3,35 e 3,25 euro.
Intesa Sanpaolo
Il titolo del gruppo bancario mantiene un quadro grafico positivo e prosegue il rimbalzo avviato il 13 agosto scorso sul minimo a 1,811 euro. Lungo il cammino al rialzo Intesa Sanpaolo ha infranto la resistenza dei 2,1115 euro e la trend ribassista di lungo corso, avviata a maggio del 2018, ma ha subito uno stop a 2,193 euro. Da qui è partito il pull back sul supporto a 2,1115 euro che ha portato nuovamente il titolo a pochi passi dalla resistenza statica collocata a 2,193 euro. RSI indica prevalenza di compratori e non è ancora in ipercomprato, mentre i volumi stanno leggermente aumentando. In tale scenario, il primo segnale rialzista si avrà al break dei 2,193 euro con target 2,355 e 2,5 euro. Al ribasso invece, una rottura con volatilità dei 2,1115 euro potrebbe aprire verso area 2 euro dove passa la media mobile 200 periodi.