Analisi tecnica: Ftse Mib
Il quadro grafico dell’indice italiano ha confermato la una fase ribassista dopo la rottura con decisione del livello a 22.800 punti. La debolezza ha portato venerdì l’indice Ftse Mib a toccare un minimo a 21.023 punti, sotto il precedente minimo annuo intraday del 7 marzo a 21.060 punti, per poi virare in positivo nella seconda parte di seduta. In sei mesi il Ftse Mib ha perso quasi il 23%. La rottura dei 21.000 punti con forza (volumi e volatilità) potrebbe innescare una graduale discesa verso la soglia psicologica dei 20.000 punti. Al rialzo, invece, si consiglia massima prudenza e si dovrà almeno attendere un recupero dei 22.000 punti. In tal caso, il Ftse Mib potrebbe tentare un graduale allungo verso 22.400 e 22.800 punti. Occorre precisare che il trend rimane fortemente ribassista con il mercato orso che sta progredendo la sua avanzata. Non sono mancati alcuni rimbalzi ma rimangono solamente piccole correzioni su un forte mercato ribassista. Inoltre, il sentiment degli investitori ad oggi è negativo, questo è dato anche da fattori macroeconomici come guerra in Ucraina e la crisi energetica, per non dimenticare tutto il rallentamento economico dato dall’inflazione galoppante. Ad oggi lo scenario macroeconomico non è assolutamente dei migliori.