Analisi tecnica: Campari imprigionato in una fase laterale

L’impostazione grafica di Campari è orientata al ribasso nel breve e medio periodo. Il titolo ha infatti toccato il 21 ottobre un nuovo minimo annuo a 8,61 euro. La fase di debolezza più recente è iniziata a inizio agosto quando Campari ha fallito di nuovo il superamento della soglia psicologica a 11 euro, tentato invano diverse volte anche nei mesi di aprile e maggio. Dopo la discesa, dalla metà di settembre, il titolo è inserito in una sorta di fase laterale in attesa di prendere una direzione precisa. Con la bear trap del 21 ottobre Campari ha provato a infrangere la parte bassa dal canale ma poi è ripartito al rialzo ma il rimbalzo si è già fermato in area 9 euro.

In tale scenario, al rialzo servirà il sorpasso della resistenza a 9,3 euro, dove passa anche la media mobile a 50 giorni, per poter aspirare a un graduale ritorno verso 9,8 e 10 euro, area di prezzo dove transita la media mobile 200 e la trendline ribassista di medio periodo costruita sui massimi di gennaio e luglio di quest’anno. Il ritorno sopra tale livello potrebbe migliorare il sentiment di mercato su Campari. Al ribasso, invece, la rottura con forza (volumi e volatilità) del supporto a 8,7 euro potrebbe innescare ulteriori discese verso nuovi minimi annui in zona 8,5 e 8,3 euro, livelli che il titolo non vede da novembre 2020.

Ultimo prezzo: 8,976 euro

Supporti: 8,73; 8,524; 8,343 euro

Resistenze: 9,312; 9,842; 10 euro

Ampliando l’orizzonte temporale (grafico su base mensile degli ultimi 10 anni) si può vedere come il titolo Campari sia improntato al rialzo nel lungo periodo. Da segnalare però che la fase di correzione avviata agli inizi di quest’anno è notevole e sembra aver accelerato negli ultimi 2 mesi.