Una start up da 19 miliardi di dollari

San Siro

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Mi è venuta in mente ieri sera.

Questa volta, però, è diverso dalle altre volte.

Avrò probabilmente l'occasione di realizzarla in piccolo.
Visto che si tratta di un'iniziativa no profit, penso che non guarderanno troppo per il sottile.

Poi arriverà uno sveglio e la realizzerà lui su larga scala.

La ruberà, semplicemente.

Se italiano, ne farà una piccola realtà e sarà un altro, a sua volta, a rubargli l'idea e arrivare al fatturato potenziale, che è ben oltre i 10 miliardi.

C'è chi mi ha già detto che è una boiata.

Ma l'obiezione che mi piace di più, che non è mancata neppure questa volta, è: perché non è già stato fatto?

Ma perché è un'idea semplice e ovvia.

Per questo vale almeno 19 miliardi.
 
Scusami ma non ho ben compreso: Ieri sera hai pensato ad un'attività no-profit e l'hai valutata 19miliardi di dollari?
Sono curioso di sapere di che si tratta
 
Mi è venuta in mente ieri sera.

Questa volta, però, è diverso dalle altre volte.

Avrò probabilmente l'occasione di realizzarla in piccolo.
Visto che si tratta di un'iniziativa no profit, penso che non guarderanno troppo per il sottile.

Poi arriverà uno sveglio e la realizzerà lui su larga scala.

La ruberà, semplicemente.

Se italiano, ne farà una piccola realtà e sarà un altro, a sua volta, a rubargli l'idea e arrivare al fatturato potenziale, che è ben oltre i 10 miliardi.

C'è chi mi ha già detto che è una boiata.

Ma l'obiezione che mi piace di più, che non è mancata neppure questa volta, è: perché non è già stato fatto?

Ma perché è un'idea semplice e ovvia.

Per questo vale almeno 19 miliardi.

Se non dici di che idea si tratta, o almeno vagamente in cosa consiste, l'obiettivo del thread sarebbe?
 
tutti si concentrano sull'idea ma in realta l'execution e piu importante dell'idea.
ad esempio facebook che idea rivoluzionaria ha avuto? nessuna ! ha fatto in grande scala una cosa che gia c'era
 
tutti si concentrano sull'idea ma in realta l'execution e piu importante dell'idea.
ad esempio facebook che idea rivoluzionaria ha avuto? nessuna ! ha fatto in grande scala una cosa che gia c'era

Questione interessante, ma anche annosa, un po' come l'uovo o la gallina.

Il punto è: un'idea in sé ha un valore o no?

La vulgata sostiene che le idee non hanno nessun valore e qualunque cosa passi per la testa, anche la più ridicola e la più assurda, ha lo stesso valore di un'idea vera.

Come si arriva a questo risultato?

Semplice.

Si comincia con il notare che i più grossi successi a livello di rete (Facebook, per esempio) una volta apparsi non sono stati affatto salutati come rivoluzioni.

Gli esempi di nuove imprese che agli inizi hanno stentato o di cui pochi avevano predetto un grande avvenire non si contano.

L'altro corno dell'argomentazione è che quello che conta è l'esecuzione di un'idea e non l'idea stessa.

E' ovvia l'inconsistenza logica di questa obiezione: allora vale qualsiasi idea. Anche l'idea più cretina, purché sia realizzata molto bene, avrà successo secondo questo ribaltamento illogico della premessa.

Quindi, la pietra tombale: la tua idea non può funzionare perché se funzionasse qualcun altro l'avrebbe già realizzata.

Facciamo un esempio, i birrifici artigianali.

Sono in molti a essersi messi in questo settore.

Bene.

Io avevo pensato che sarebbe stata un'attività interessante agli inizi degli anni '80.

Ovviamente, tutti mi hanno riso dietro.

Lavorando in un settore, la pubblicità, in cui vedevo nascere molti nuovi prodotti, molto spesso mi domandavo perché venissero lanciati certi obbrobri, che regolarmente scomparivano in pochi mesi dagli scaffali.

Non ho mai sbagliato.

Non perché sono un genio o ho un talento particolare, ma semplicemente perché applico un criterio.

Nel caso in questione, l'idea riguarda un'attività diffusissima, fra le più diffuse, in cui si tratta di attaccarci un'innovazione.

Un'innovazione non semplice da realizzare sul piano pratico, ma che può cambiare il paradigma dell'intero settore.

Non svelerò di cosa si tratta, per tre ragioni:

a) non voglio farmi dire che non funzionerà, che se funzionasse qualcuno l'avrebbe già realizzata, che è stata già fatta (sì, anche questa è nel novero delle obiezioni classiche...); è quarant'anni che mi si dice che nulla funziona e tutto è già stato fatto.

b) potrei accendere la vostra curiosità al punto che voi stessi abbiate un'idea brillante di questo tipo. Andate sul semplice, prendete i settori più ovvi e frequentati e se riuscite a trovare una reale innovazione, un reale miglioramento, beh, avrete avuto una grande idea. (Lasciate perdere il servizio affittanza Rolls Royce e simili amenità...).

c) penso che stavolta potrò realizzarla, su piccola scala, attraverso un'organizzazione non profit.

Ammettiamo che riesca a realizzarla e l'idea funzioni, cioè si riesce a ottenere una discreta remunerazione del capitale investito.

Credete che le gente dirà che è una buona idea? Assolutamente no. Diranno che funziona solo in quell'ambito ridotto e che i tentativi per estenderla falliranno sicuramente.

Esiste un noto diagramma che mostra come un'innovazione si espande nel mercato, ma non ho mai trovato una persona che lo conosca o sia in grado di ricordarsene al momento opportuno.

Ricordatevi dunque le tre regole auree:

- un'idea vale l'altra;

- conta solo l'esecuzione;

- se funziona altri lo avrebbero già fatto.
 
Ultima modifica:
se uno prendesse per buoni i tuoi tre motivi, ti chiederebbe il motivo per cui allora hai aperto una discussione ;)
 
Se non dici di che idea si tratta, o almeno vagamente in cosa consiste, l'obiettivo del thread sarebbe?

Dal mio punto di vista, uno sfogo personale.

Dal vostro, il fatto che è possibile innovare anche in settori apparentemente maturi.

Mi viene da piangere vedere molte proposte di franchising fare leva su prodotti banali del tipo le capsule di caffé, che sì, saranno qualcosa di utile e alla moda, ma perché un negozio di quel tipo funzioni ci vogliono una serie di requisiti ben precisi (sotto casa mia ne hanno aperto uno e ha chiuso dopo un anno; se lo chiedeva a me, glielo avrei sconsigliato assolutamente...).

Quindi, fate da soli, a meno che le proposte non siano davvero valide (tipo Carrefour, ma allora vuol dire che avete già un bel pacco di soldi e dei consigli potete fare benissimo a meno.:):))
 
san siro perdonami ma io vivo in mezzo all'esecuzione tutti i giorni, e non è tanto che ogni idea sia uguale alle altre, ma la buona vecchia regola che passare dalla teoria alla pratica, e sopratutto farla bene, è un casino per N mila motivi e solo pochissimi ci riescono, e spesso dall'idea originaria al prodotto/servizio finale è cambiato talmente tanto che non ricordi nemmeno da dove eri partito, oltre al fatto che tantissime idee che cercano di trovare sbocco, vengono troncate a metà perchè nel frattempo il team che le stava sviluppando per qualche motivo non ci lavora + (finisce i fondi, finisce il tempo, si demoralizza perchè i risultati per quanto uno si sforzi sembrano non arrivare mai etc)

è semplicemente + facile fare soldi con buone idee ed esecuzioni impeccabili, veloci, e con un ottimo team dietro, rispetto all'avere una idea geniale ma non riuscire a farla arrivare a mercato

e di idee buone/ottime ne vengono tante a tanti, ma solo pochissimi riescono, con un mix di fortuna - capitale - abilità e sopratutto determinazione , a trasformarle in realtà

la differenza è tutta qui, non è che tutte le idee sono uguali

si può innovare teoricamente in qualsiasi settore, ma è la pratica che fa la differenza, e riuscire in quella è decisamente + difficile (chiaro, se trovi la cura universale per il cancro è un altro paio di maniche)
 
Ultima modifica:
san siro perdonami ma io vivo in mezzo all'esecuzione tutti i giorni, e non è tanto che ogni idea sia uguale alle altre, ma la buona vecchia regola che passare dalla teoria alla pratica, e sopratutto farla bene, è un casino per N mila motivi e solo pochissimi ci riescono, e spesso dall'idea originaria al prodotto/servizio finale è cambiato talmente tanto che non ricordi nemmeno da dove eri partito, oltre al fatto che tantissime idee che cercano di trovare sbocco, vengono troncate a metà perchè nel frattempo il team che le stava sviluppando per qualche motivo non ci lavora + (finisce i fondi, finisce il tempo, si demoralizza perchè i risultati per quanto uno si sforzi sembrano non arrivare mai etc)

è semplicemente + facile fare soldi con buone idee ed esecuzioni impeccabili, veloci, e con un ottimo team dietro, rispetto all'avere una idea geniale ma non riuscire a farla arrivare a mercato

e di idee buone/ottime ne vengono tante a tanti, ma solo pochissimi riescono, con un mix di fortuna - capitale - abilità e sopratutto determinazione , a trasformarle in realtà

la differenza è tutta qui, non è che tutte le idee sono uguali

si può innovare teoricamente in qualsiasi settore, ma è la pratica che fa la differenza, e riuscire in quella è decisamente + difficile (chiaro, se trovi la cura universale per il cancro è un altro paio di maniche)


Quello che dici è vero, ci mancherebbe.

Solo che esistono diversi categorie di idee, molte riguardano miglioramenti di ciò che già esiste.

Allora è chiaro che questo qualcosa in più deve essere fatto più che bene per convincere il consumatore ad accoglierlo.

Quando però un'idea è nuova, quando il prodotto è una categoria a sé che prima non esisteva, come lo valuti?

Ti faccio un esempio.

Quando avevo vent'anni mi capitò di lavorare con un tale che aveva sviluppato il settore hi-fi per una grossa azienda straniera di elettronica che produceva principalmente televisori.

Allora gli consigliai di importare un determinato prodotto di cui non sapevo nulla, salvo il fatto che delle persone che conoscevo rompevano le scatole a coloro che andavano degli Usa chiedendo di comprarglielo per portarglielo in Italia.

In due minuti mi spiegò perché il prodotto in questione era una vaccata e quindi dell'assoluta inutilità di puntarci anche solo 5 lire.

Ovviamente allora non sapevo nulla né capivo nulla, manco immaginavo che un prodotto del genere doveva essere protetto da 100mila brevetti.

Né il prodotto in sé - né qualsiasi altro prodotto - mi interessava.

Semplicemente vedevo le reazioni della gente e mi sembrava ovvio che se si era diffusa una tale brama di possedere quell'aggeggio, allora conveniva eccome puntarci sopra.

Beh, il prodotto in questione era il walkman.

Questa fu la prima e più emblematica lezione, una delle tante, che ho avuto da un uomo di azienda.

Questa persona, ad esempio, andava al lavoro in macchina, come la stragrande maggioranza dei suoi simili.

Ora, non puoi fare quel lavoro se non prendi la metropolitana tutti i giorni (meglio ancora se dopo una mezz'oretta di treno).

La sua divisione hi-fi chiuse pochi mesi dopo, ovviamente.
 
Dal mio punto di vista, uno sfogo personale.
direi che con questo possiamo chiedere ai moderatori di chiudere questo inutile thread. peccato, sarebbe una sezione interessantissima, ma al di là delle tabaccherie non si vede molto altro...
 
direi che con questo possiamo chiedere ai moderatori di chiudere questo inutile thread. peccato, sarebbe una sezione interessantissima, ma al di là delle tabaccherie non si vede molto altro...

Non condivido, la discussione sul valore delle idee e sulla loro importanza rispetto all'esecuzione mi sembra attinente alle "startup e nuove iniziative" che è il titolo di questa sezione del forum.


Beh, il prodotto in questione era il walkman.

Aneddoto interessante, mi ha fatto ricordare che l'iPod NON è stato il primo lettore Mp3 portatile, l'idea originaria venne ad altri [1] che non ne ricavarono granché, poi arrivò Apple ci mise il marketing (e un HD interno) e stravinse.
Ennesimo esempio di come conti l'esecuzione e non l'idea; non voglio dire che le idee non valgano nulla, dico che quasi sempre non bastano.

Poi il termine idea è vaghissimo, idea di marketing? Idea tecnica?
Non è la stessa cosa inventarsi un modo più efficiente per dissalare l'acqua rispetto a farsi venire l'idea di capsule di caffè ricaricabili...

[1] La questione è dibattuta tra vari produttori, di solito si cita il Diamond Multimedia Rio PMP300 ma ne esistevano altri simili, di certo Apple arrivò dopo.
 
Non condivido, la discussione sul valore delle idee e sulla loro importanza rispetto all'esecuzione mi sembra attinente alle "startup e nuove iniziative" che è il titolo di questa sezione del forum.




Aneddoto interessante, mi ha fatto ricordare che l'iPod NON è stato il primo lettore Mp3 portatile, l'idea originaria venne ad altri [1] che non ne ricavarono granché, poi arrivò Apple ci mise il marketing (e un HD interno) e stravinse.
Ennesimo esempio di come conti l'esecuzione e non l'idea; non voglio dire che le idee non valgano nulla, dico che quasi sempre non bastano.

Poi il termine idea è vaghissimo, idea di marketing? Idea tecnica?
Non è la stessa cosa inventarsi un modo più efficiente per dissalare l'acqua rispetto a farsi venire l'idea di capsule di caffè ricaricabili...

[1] La questione è dibattuta tra vari produttori, di solito si cita il Diamond Multimedia Rio PMP300 ma ne esistevano altri simili, di certo Apple arrivò dopo.



Certo, l'esecuzione conta molto, come si può evincere dall'analisi di questo consumatore.

La Rio si è mossa pensando a Windows e questo l'uccisa nella culla...

Dipende però da caso a caso. Se l'idea è mettere il vino nei contenitori di tetrapack, non ci sono problemi di esecuzione, o ce lo metti o non ce lo metti.


Pros: Compact, lightweight

Cons: poor functionality, flimsy design, bad support

I love the concept and potential of MP3 music files. I can take all my favorite songs from my CD's and assemble playlists of my own design, and listen for hours through my PC. Nothing would make me happier than to be able to make this whole paradigm portable.

Enter the Rio PMP 300 - the most affordable portable MP3 player currently on the market. I purchased mine at Best Buy for $139, with a $50 mail-in rebate. It comes with 32MB of embedded memory, and has an expansion slot for 16 or 32 MB "flash" cards.

My first let down was the lack of Windows 2000 support. Diamond offers some beta software at RioPort.com that is supposed to work, but doesn't. I had to use another machine running Windows 98 to get connected to the Rio.

Then there's the clunky parallel port interface. The pass-through adapter is nice, but dysfunctional - the Rio software fails to communicate if I leave my printer and scanner connected to it. Why can't they use USB?

Finally, I remain unable to save anything to the $100 flash card I bought and installed in the PMP 300. I can only use the 32MB base memory on the Rio.

Overall, I'm hugely disappointed in the complete immaturity of the product. It's clear that the technology remains in a stage of development, and is not ready for mass consumption.

Better players might be available, but I don't feel like shelling out $200 - $300 for them.

My recommendation is to wait for the technology to mature and become more economical before buying.

My suggestion to Rio is to speed up their development of the product, and make their existing line more functional.

Full Windows 2000 support, USB support, and improved device communication can be applied to the existing platform with just a little creative thinking and hard work... if they do so, I'll be more than happy to amend my opinion.
 
Giusto per fare un esercizio mentale di "brain storming" su cosa possa succedere passando dalla grammatica alla pratica , una lista in ordine sparso :
a) brevetti un idea ma te la copiano "just in time" (magari , se è un prodotto , lo fanno uguale al tuo ma rosa fucsia : è tutta un altra cosa !)
b) riesci a portare avanti le attività , sembra che le cose girino , ma le bollette e i balzelli vari statali sull'azienda superano i tuoi risparmi e il fatturato aziendale del doppio
c) l'idea non funziona e quindi più soldi ci investi/ne investono altri soci , + c'è profondo rosso
d) fai una super duper campagna pubblicitaria , portando avanti un prodotto/servizio ultra bollito , ma convinci la gente che in ogni caso non potranno più vivere senza ! anche nel caso la campagna funzioni , bisogna vedere dopo quanto c'è il breakeven point tra spese e incassi e se riesci ad arrivarci senza doverti impegnare anche la collezione di francobolli
 
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