Eukedos: a piccoli passi vol. II - Delta Med issue

tallcandle

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http://www.finanzaonline.com/forum/small-cap/1568456-eukedos-piccoli-passi.html

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Rispetto all'apertura del primo thread sono successe alcune cose interessanti, in dettaglio:

10/2/2014: Iuculano sale allo 2,066%
25/7/2014: Finsoe (Unipol) azzera la partecipazione
10/9/2014: First Capital al 2,032%

ne consegue che:

FC - 2.032%
Iuculano - 2.066%
Fedele de Vita - 3.769%
UBI - 7.649%
Arkigest - 36.353%
Maisons de Famille - 3.154%
Mercato - 44% circa
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Al 30 giugno 2014 la situazione debitoria del gruppo era così composta:

debiti non correnti 39.1 mln (di cui 10.8 di POC al 2016)
debiti correnti 4.8 mln

La liquidità ammontava ad oltre 7 mln di euro.

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Nel primo thread ipotizzavo tra le parie possibilità, quella dello sbarco in Italia del gruppo Maisons de Famille, gruppo francese in cui Iuculano ha una partecipazione rilevante.
Iuculano tra l'altro ha continuato negli acquisti tra il 2013 ed il 2014 e per un pò ho pensato che la strada che avrebbero percorso sarebbe stata quella.
Tuttavia recentemente, ripensando un pò a tutto quanto, mi sono soffermato sui conti di Delta Med e su questo vecchio articolo:

Eukedos, taglio costi e dismissioni per rilancio marginalità - AD
mercoledì 28 novembre 2012 15:49


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MILANO, 28 novembre (Reuters) - Eukedos ha messo in cantiere una semplificazione della struttura societaria e un contenimento dei costi, nonché cessioni di asset, allo scopo di rilanciare la marginalità e risanare i conti nell'arco di tempo del piano previsto dal concordato preventivo, ovvero entro la fine del 2016.

E' quanto spiega Carlo Iuculano, presidente, amministratore delegato e azionista di riferimento (attraverso Arkigest controlla il 36,353% del capitale), nel corso di una conferenza stampa per la presentazione della politica industriale del gruppo attivo nell'assistenza sanitaria.

L'ex Arkimedica ha cominciato una nuova vita nel corso del 2012, con l'omologa del concordato preventivo (30 maggio) e l'ingresso nel capitale di Arkigest.

Ora, racconta Iuculano, arriva il passo successivo, con il nuovo piano, "caratterizzato da un approccio industriale e non prevalentemente finanziario".

I driver sono quattro. Innanzitutto, "riduzione del numero di società e della complessità del gruppo". L'obiettivo finale, argomenta l'AD, "è avere una holding e sotto tre società, una dedicata all'area care, una all'area industrial e una terza per la gestione degli immobili".

Focus numero due è "il contenimento delle spese generali".

La terza gamba del piano è "la focalizzazione nel settore care", con la "ricerca di una marginalità in linea con la media del mercato".

I conti dei primi nove mesi, sottolinea Iuculano, sono condizionati dal concordato; "ma, anche al netto degli effetti della procedura, il margine operativo lordo è positivo". Certo, "il margine attuale non è adeguato. Solo l'area care dovrebbe avere un margine più alto di quello attuale dell'intero gruppo".

Quarto driver per rilanciare la marginalità sono le dismissioni, in particolare nel settore industriale. Iuculano non è scontento che in passato sia naufragata la cessione di Deltamed (produzione di aghi cannula e materiali per sale operatorie). "L'idea è di non cederla", dice. "E' una bella azienda".

Diverso il discorso per Icos Impianti (macchine per sterilizzazione e lavaggio). "L'azienda funziona", spiega, "ma se arriveranno delle offerte se ne potrà parlare".

In altri termini, le eventuali dismissioni saranno nell'area industriale. L'area care, invece, sarà il core business di Eukedos. In quest'ottica, il 21 novembre scorso, il gruppo ha perfezionato l'acquisizione del 30% di Icos Gestioni Srl, arrivando al 100%, per 2,35 milioni.

"E' stato un passo importante", racconta l'AD, che spiega il boom del titolo nelle ultime sedute (oggi è in asta di volatilità e segna un rialzo teorico del 13,76%, a 0,74 euro; dal 23 novembre è balzato del 72,133%) con la comprensione, da parte del mercato, dell'operazione Icos, definita "un passaggio epocale".

Nell'arco del tempo del piano, dice Iuculano, gli attuali 1.450 posti letto "resteranno sostanzialmente stabili". Non sono previste cessioni, se non di piccole strutture. Nei mesi scorsi, quando l'allora Arkimedica era impegnata nell'iter del concordato, Kos (società del gruppo Cir ) "aveva presentato un'offerta per le strutture lombarde, ma non ci siamo neanche posti il problema".

L'AD non esclude che da qui al 2016 l'azionariato venga aperto a nuovi partner - accanto ad Arkigest, attualmente, ci sono Fedele De Vita (3,769%), Finsoe (6,673%) e Ubi (7,637%) - ma "l'obiettivo non è avere compagni di percorso".

Obiettivo è "far funzionare l'azienda". Dal punto di vista finanziario, target primario è ridurre l'indebitamento (56,7 milioni a fine settembre). Ma, puntualizza l'AD, "la struttura finanziaria è solida: sino a fine 2016 non ci sono preoccupazioni".


Per leggere il comunicato integrale, i clienti Reuters possono cliccare su

Sul sito Reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia



Nel 2012 Iuculano definiva Delta Med una bella società e non cedibile.
Nel frattempo DM ha aperto una filiale negli USA e pare che il giro di affari sia pronto per un incremento dei volumi. Costante la marginalità (20% circa dei ricavi).

Tuttavia mi ricordo anche di questo:

MILANO (MF-DJ)--Sono attese per fine maggio le offerte non vincolanti
per Deltamed, la divisione di Arkimedica che produce e commercializza
dispositivi medici monouso.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, per Deltamed, che nel 2009
ha fatturato circa 17 milioni generando un ebitda di 4,6 milioni,
Arkimedica si attende una valutazione di circa dieci volte l'ebitda
(attorno a 45 milioni); considerato un debito di circa 9 milioni, dovrebbe
entrare nella casse della quotata denaro fresco per almeno 35 milioni
.
All'advisor Rothschild sono gia' pervenute manifestazioni di interesse da
13 fondi di private equity (tra i quali 21 Partners, Argos Soditic, Ares
Life e Axa Private Equity) e da tre soggetti industriali.


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La mia idea è che qualcosa si stia muovendo e che la recente entrata di First Capital qualcosa voglia dire.
Unipol a parte, Iuculano, FC e MdF hanno tutti comprato azioni.
FC ha anche il 20% del POC...


Nella home page di First Capital si legge

Strategie di investimento

First Capital investe in aziende con una capitalizzazione massima di circa Euro 350 milioni, quotate e/o in fase di pre IPO, leader nelle loro nicchie di mercato, le quali, in questa fase congiunturale, si stanno avvantaggiando rispetto ai loro competitors meno efficienti e più vulnerabili.

L’orizzonte temporale di detenzione degli investimenti è di medio termine (2-4 anni). La società intende focalizzarsi su un numero limitato di società, accuratamente selezionate, con una conoscenza diretta dell’imprenditore e/o del management, in cui First Capital assume un ruolo “attivo”.

Le aziende target devono avere un piano di sviluppo sostenibile e prospettive di ritorno sul capitale investito a doppia cifra.

Il mercato principale di riferimento è rappresentato dai titoli quotati sulla Borsa Italiana.

Le aziende partecipate sono caratterizzate da un management di comprovata capacità, un brand altamente riconoscibile ed un eccellente posizionamento competitivo
.


Qualcosa sicuramente sapranno in First Capital.
Un'operazione su DeltaMed con quotazione della società porterebbe in cassa liquidità preziosa non solo in ottica rimborso debiti ma anche per proseguire la strategia di focalizzazione ed espansione del core business CARE.

Solo il tempo dirà se da piccoli passi si passerà a passi lunghi e ben distesi.

Saluti
 
Per quanto riguarda il grafico, il titolo ha scaricato gli indicatori e sembra nuovamente in fase di accumulo.
A questi prezzi quota 18 mln circa...

Saluti
 

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Per quanto riguarda il grafico, il titolo ha scaricato gli indicatori e sembra nuovamente in fase di accumulo.
A questi prezzi quota 18 mln circa...

Saluti
io sto aspettando e ci sono pesantuccio..:rolleyes:
 
Altro passaggio.

http://www.eukedos.it/upload/invest...blea Azionisti Eukedos spa del 30.04.2014.pdf

Il punto 3 dell'OdG dell'ultima assemblea riportava questo passaggio:

6) Modalità attraverso le quali gli acquisti saranno effettuate.
Il Consiglio di Amministrazione propone che l’autorizzazione sia concessa per l’effettuazione di acquisti secondo qualsivoglia delle modalità consentite dalla normativa vigente, da individuarsi, di volta in volta, a discrezione del Consiglio stesso, e pertanto, con le seguenti modalità:
- con acquisti effettuati sul mercato regolamentato ovvero mediante offerta pubblica di acquisto o di scambio, e comunque, in applicazione della disciplina di legge vigente, con le modalità previste dal regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. e in conformità dell’art. 144-bis del regolamento concernente la disciplina degli emittenti emanato da Consob in attuazione del D.Lgs.
58/98;
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il Regolamento del POC recita:

http://www.eukedos.it/upload/investor_relations/POC/Regolamento-POC-11062012_definitivo.pdf

Articolo 11 - Rimborso accelerato
Qualora, per effetto di rimborsi anticipati e/o dell’esercizio del Diritto di Conversione, l’ammontare residuo delle Obbligazioni in circolazione sia inferiore alla soglia di Euro 5 milioni (cinquemilioni), l'Emittente si riserva la facoltà di procedere al rimborso accelerato di tutte le Obbligazioni ancora in circolazione.

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Dunque: hanno poco più di 7 mln di liquidità ma deliberano un buy-back sul POC su totali 2 mln di obbligazioni.
FC ha in mano il 20% del POC...

...e in 5 mesi non sono stati fatti acquisti a mercato.

All'apparenza tutto questo sembra non avere senso...sembra :cool:
 
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Disabili, Argentin garantisce sulla legge Dopo di noi: “Miglioreremo”

La deputata del Pd promette un emendamento al progetto di legge che prevede finanziamenti per associazioni e soggetti del terzo settore attivi nell'assistenza alle persone con disabilità. Secondo il comitato promotore dei diritti dei caregiver ora il testo "punta tutto sull'affidamento del disabile a strutture terze che lo sradicano dal suo contesto". Andando a vantaggio delle residenze sanitarie assistenziali, un mercato che vale 2,8 miliardi l'anno

di Fiorina Capozzi | 19 settembre 2014Commenti (112)
Disabili, Argentin garantisce sulla legge Dopo di noi: “Miglioreremo”
Più informazioni su: Diritti dei Disabili, Disabili.


“Nessun tentativo di istituzionalizzazione. I familiari che vorranno avere con sé la persona disabile potranno farlo con il supporto del nuovo fondo”. La deputata piddina, Ileana Argentin, interpellata da ilfattoquotidiano.it, sgombra subito il campo da equivoci e dubbi sul Dopo di noi, la sua proposta di legge che punta ad inquadrare a livello nazionale le disposizioni a favore di persone “con disabilità grave o prive di sostegno familiare”. La Argentin, che per il suo partito è responsabile dei diritti dei disabili ed è affetta in prima persona da una grave malattia, smorza così le polemiche nate all’indomani della presentazione del progetto di legge. Alcune associazioni avevano infatti visto nel Dopo di noi un tentativo di favorire i soliti noti con la creazione di un nuovo fondo con 300 milioni di dotazione destinato ai disabili attraverso il “finanziamento di varie tipologie di programmi di intervento (…) per iniziativa di associazioni, famiglie e soggetti del terzo settore” selezionati dal ministero del lavoro. “Mi riprometto di migliorare il progetto di legge con il mio primo emendamento”, conclude la Argentin sulla quale sono puntati gli occhi dei familiari dei disabili gravi.

Il rischio di un vuoto normativo a favore di interessi economici – “Monitoriamo da vicino questa nuova iniziativa”, replica a distanza Chiara Bonanno, madre di un ragazzo diciannovenne con tetraparesi spastica e a capo del Comitato promotore per i diritti dei Caregiver, ovvero di quelle persone dedicate, all’interno della famiglia, alla cura di un disabile e oggi in causa con l’Inps per il riconoscimento dei diritti minimi alla salute e al riposo.“Non riesco a capire per quale ragione sia necessario affidare fondi pubblici ad associazioni, fondazioni ed enti senza scopo di lucro selezionati dal ministero quando si potrebbe invece facilmente aiutare direttamente chi sta vicino al disabile – prosegue – E ancora meno comprendo perché la legge punti tutto sull’affidamento del disabile a strutture terze che lo sradicano dal suo contesto. Tanto più che mi risulta che molte residenze non abbiano personale sufficiente per la gestione dei loro ospiti”.

Per le famiglie “il supporto domiciliare è più efficiente e meno costoso” - Secondo la Bonanno, nella maggior parte delle strutture per disabili esistenti, “il rapporto fra ospite e personale è, nella migliore delle ipotesi, di uno ad otto” nonostante l’enorme costo sostenuto dallo Stato per questo servizio”. Per la rappresentante del Comitato dei Cargiver, un disabile istituzionalizzato, ovvero affidato ad una struttura specializzata, costa alle casse pubbliche fra i quattrocento e i mille euro al giorno. “Denaro che se ne va in minima parte per l’assistenza e per di più viene speso per i costi legati alle strutture sia fisiche sia amministrative delle case di cura – conclude -. Tenuto conto di questa situazione perché la politica non valuta un più efficiente e meno costoso supporto domiciliare? Non vorremmo dover scoprire che si preferisce un modello istituzionalizzato solo per far spazio a grossi interessi politici e economici”.

Il mercato dell’assistenza vale 2,8 miliardi. E c’è anche la Kos dei De Benedetti – Di sicuro le cifre in ballo sono importanti: secondo i dati di un’indagine Auser del novembre 2012, il mercato italiano delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) vale nel nostro Paese circa 2,8 miliardi l’anno, con una presenza in crescita di operatori privati. Fra questi le italiane Kos (che fa capo alla Cir della famiglia De Benedetti) ed Eukedos (controllata dalla Arkigest di Carlo Iuculano), nonché le francesi Orpéa, che vanta fra i suoi soci grandi investitori istituzionali come alcuni fondi pensione statunitensi e canadesi, e Korian-Segesta, che fa capo a un parterre de roi di assicuratori europei. Per tutti questi gruppi e per una miriade di operatori privati più piccoli il tema dell’“istituzionalizzazione” è un’importante variabile di business alla base della loro redditività. “Prendiamo ad esempio uno dei più grandi gruppi italiani operanti nel settore delle Rsa, Sereni Orizzonti“, si legge nel rapporto Auser. “Nell’ultimo triennio gli utili registrano un forte miglioramento (da circa 765 mila euro nel 2009 a circa 1,9 milioni nel 2011); si tratta di un incremento del 150% in tre anni che non ha praticamente eguali se confrontato con il più ampio settore industriale o dei servizi”. E le prospettive economiche sono ancora più interessanti, sulla base del progressivo invecchiamento della popolazione, anche per gruppi come Kos, che nel segmento Rsa realizza il 40% del fatturato (372,5 milioni nel 2013 con un utile da 11 milioni) o Eukedos il cui giro d’affari nel settore arriva a rappresentare il 75% del totale (52 milioni su 70 complessivi dello scorso anno con 3,3 milioni di profitti).

In vista anche agevolazioni fiscali per le polizze di assicurazione - Numeri che fanno riflettere rispetto ad una proposta di legge che, oltre alla creazione di un fondo ad hoc per i disabili, introduce anche “agevolazioni per la sottoscrizione di contratti di assicurazione, finalizzati alla tutela delle persone beneficiarie degli interventi previsti dalla legge”. Un nuovo tassello, per intenderci, del secondo pilastro del welfare che sta spingendo il governo Renzi.
 
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comprano comprano e oggi vendevano 5........il mkt appena si accorge vedi come la fa sbombare:cool:
 
Meglio se disegni un Cuneo....un triangolo proprio non ci sta'....in ogni modo il concetto non cambia. Finito accumulo si va su...:)

il cuneo l'ho visto bene ma ho preferito sottolineare 1,09€ che comunque blocca i rialzi da qualche settimana
 
Struttura del debito al 30/6/2014

Delta Med

quota a breve/t

401k + 43k +125k + 202k + 325k + 70k + 13k = 1.179.000

quota a lungo/t

21k + 127k + 276k + 675k + 185k = 1.284.000

Area Care

quota a breve/t

55k + 76k + 221k + 62k + 43k + 1.185k = 1.642.000

quota a lungo/t

1.912k + 994k (scad. 2025) + 8.500 (scad 2027) + 509k + 3.646k =

15.561.000

nuovo fin. Unicredit 2.081k

POC 30/11/2016 10.000.000

Altri

5.000.000 nuova finanza 30/11/2016 + 3.436.000 30/11/2016

Leasing

1.900.000
 
La quota a breve è pienamente coperta dalla cassa disponibile.
Come già visto in precedenza, al 30/11/2016 si concentrano scadenze per complessivi 18.500.000 circa (almeno), anche se i 5 mln possono essere tranquillamente prorogati essendo linee per cassa.

La società è stata risanata e produce utili ma per essere messa in sicurezza definitivamente il livello di indebitamento deve essere abbattuto.

Il momentum di Eukedos è ottimo, motivo per cui ritengo che Iuculano prenderà tra non molto una decisione strategica rilevante.
 
La quota a breve è pienamente coperta dalla cassa disponibile.
Come già visto in precedenza, al 30/11/2016 si concentrano scadenze per complessivi 18.500.000 circa (almeno), anche se i 5 mln possono essere tranquillamente prorogati essendo linee per cassa.

La società è stata risanata e produce utili ma per essere messa in sicurezza definitivamente il livello di indebitamento deve essere abbattuto.

Il momentum di Eukedos è ottimo, motivo per cui ritengo che Iuculano prenderà tra non molto una decisione strategica rilevante.
ma quante ne comprano ogni giorno, praticamente l'acquirente quando compra lo fa a botte da 20.000 ma da giorni e giorni....
cosa intendi per rilevante??:rolleyes:
 
ma quante ne comprano ogni giorno, praticamente l'acquirente quando compra lo fa a botte da 20.000 ma da giorni e giorni....
cosa intendi per rilevante??:rolleyes:

La prima idea è un'operazione su Delta Med, come descritto nel primo post del thread. Garantirebbe l'entrata di cash ed il deconsolidamento dei debiti in capo alla società.

Un'altra operazione nell'aria è quella legata ai warrant A

http://www.eukedos.it/upload/corpor...nto del Warrant A Eukedos 2015_040912_def.pdf

esercitabili sino a dicembre 2015.

Infine c'è sempre il capitolo La Villa, sempre di Iuculano, che potrebbe confluire in Eukedos.

La società è uscita dalla black list, è profittevole ed ha un azionariato che sembra credere fermamente in ciò che si sta facendo. Momento più opportuno di questo per un'operazione straordinaria credo non ci sia.
 
FC - 2.032%
Iuculano - 2.066%
Fedele de Vita - 3.769%
UBI - 7.649%
Arkigest - 36.353%
Maisons de Famille - 3.154%
Mercato - 44% circa

Ad integrazione di quanto sopra, dal 10/2/2014 Iuculano ha comprato a più riprese (si vedano gli internal dealing usciti) totali 586.367 azioni.
La partecipazione a lui riconducibile è pertanto pari al 5,37%

Il superamento del 5% non è stato tuttavia comunicato al mercato.
 
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