Feanor
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Ed ecco che, dopo aver impostato il mio infallibile trading system con la formula:
if trichet speak today then
entershort (nextbar,atopen);
endif;
mi devo ricredere!!! Due giorni dopo mi sa che trichet si è messo long!!!
Leggete qui:
CERNOBBIO (Reuters) - Il presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet prende la difesa del suo operato e dice che grazie alla politica monetaria la zona euro sta conoscendo una fase di particolare stabilità, minore inflazione e crescita uguale o migliore di quanto avveniva prima dell'euro e rispetto a quanto avviene in altri paesi.
"Dobbiamo abbattere certi comuni preconcetti," si legge nelle slide che Trichet ha utilizzato nel suo intervento in occasione della seconda giornata del workshop Ambrosetti a Cernobbio.
Il delicato tema dell'inflazione, che da mesi è doppia rispetto al target della Bce del 2%, va letta in una chiave positiva."Dopo il gennaio 1999 [con l'introduzione dell'euro] da una parte la zona euro può vantare la minor volatilità di inflazione e dall'altra una media (pari al 2,1%) più bassa rispetto alla decade precedente e anche a quella degli Stati Uniti" scrive Trichet nelle slide usate per la sua presentazione.
La media dell'inflazione della zona euro nel periodo 1990-1998 è stata del 2,9%. Gli Usa invece hanno visto nell'ultimo decennio una media del Cpi del 3,1%, mentre nel periodo dopo il 1999 hanno avuto una media di crescita dei prezzi del 2,8%.
Non solo -- dice ancora Trichet -- ma anche da un punto di vista della crescita, è da apprezzare il fatto che nella zona euro essa sia cresciuta a passo costante. "La zona euro vanta il secondo minor tasso di volatilità della crescita del Pil reale" in cui c'è stato "un sostenuto positivo contributo della politica monetaria".
"La crescita media della produzione pro capite, pari all'1,7%, è la stessa degli Stati Uniti" dal 1999 a oggi mentre "la crescita media dell'occupazione, pari all'1,4% nel periodo post-1999 è addirittura tripla rispetto al decennio 1990-1998 quando era dello 0,5 e maggiore rispetto a quella degli Stati Uniti e del Giappone".
Le difficoltà maggiori vengono nella zona euro da una debole produttività rispetto al costo unitario del lavoro (Ulc), il che interferisce con la stessa accelerazione dell'inflazione.
Nelle slide si evidenzia infatti una strettissima correlazione tra elevata inflazione e costo del lavoro. Il tema è emerso anche in molti commenti di esponenti della Bce, quando raccomandano moderazione nei rinnovi contrattuali per evitare una spirale salari inflazione.
Le slide di Trichet mettono inoltre in evidenza come lo stesso elevato costo del lavoro pesi anche sui rapporti commerciali. Dalle slide infatti emerge una stretta correlazione tra costo del lavoro e deficit delle partite correnti in alcuni paesi della zona euro, Italia compresa.
____
Quindi basta che lavoriamo di più tutti... E possiamo andare Long!!!!
Non è stupendo?
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mi devo ricredere!!! Due giorni dopo mi sa che trichet si è messo long!!!
Leggete qui:
CERNOBBIO (Reuters) - Il presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet prende la difesa del suo operato e dice che grazie alla politica monetaria la zona euro sta conoscendo una fase di particolare stabilità, minore inflazione e crescita uguale o migliore di quanto avveniva prima dell'euro e rispetto a quanto avviene in altri paesi.
"Dobbiamo abbattere certi comuni preconcetti," si legge nelle slide che Trichet ha utilizzato nel suo intervento in occasione della seconda giornata del workshop Ambrosetti a Cernobbio.
Il delicato tema dell'inflazione, che da mesi è doppia rispetto al target della Bce del 2%, va letta in una chiave positiva."Dopo il gennaio 1999 [con l'introduzione dell'euro] da una parte la zona euro può vantare la minor volatilità di inflazione e dall'altra una media (pari al 2,1%) più bassa rispetto alla decade precedente e anche a quella degli Stati Uniti" scrive Trichet nelle slide usate per la sua presentazione.
La media dell'inflazione della zona euro nel periodo 1990-1998 è stata del 2,9%. Gli Usa invece hanno visto nell'ultimo decennio una media del Cpi del 3,1%, mentre nel periodo dopo il 1999 hanno avuto una media di crescita dei prezzi del 2,8%.
Non solo -- dice ancora Trichet -- ma anche da un punto di vista della crescita, è da apprezzare il fatto che nella zona euro essa sia cresciuta a passo costante. "La zona euro vanta il secondo minor tasso di volatilità della crescita del Pil reale" in cui c'è stato "un sostenuto positivo contributo della politica monetaria".
"La crescita media della produzione pro capite, pari all'1,7%, è la stessa degli Stati Uniti" dal 1999 a oggi mentre "la crescita media dell'occupazione, pari all'1,4% nel periodo post-1999 è addirittura tripla rispetto al decennio 1990-1998 quando era dello 0,5 e maggiore rispetto a quella degli Stati Uniti e del Giappone".
Le difficoltà maggiori vengono nella zona euro da una debole produttività rispetto al costo unitario del lavoro (Ulc), il che interferisce con la stessa accelerazione dell'inflazione.
Nelle slide si evidenzia infatti una strettissima correlazione tra elevata inflazione e costo del lavoro. Il tema è emerso anche in molti commenti di esponenti della Bce, quando raccomandano moderazione nei rinnovi contrattuali per evitare una spirale salari inflazione.
Le slide di Trichet mettono inoltre in evidenza come lo stesso elevato costo del lavoro pesi anche sui rapporti commerciali. Dalle slide infatti emerge una stretta correlazione tra costo del lavoro e deficit delle partite correnti in alcuni paesi della zona euro, Italia compresa.
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Quindi basta che lavoriamo di più tutti... E possiamo andare Long!!!!
Non è stupendo?