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Rifiuti: Bassolino, ex Impregilo rinviati a giudizio
Reuters - 29/02/2008 19:43:14
(aggiunge nota Impregilo)
NAPOLI, 29 febbraio (Reuters) - Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, l'ex Ad di Impregilo (IPG.MI) Pier Giorgio Romiti, la stessa società Impregilo e altri 30 imputati tra persone e società sono stati rinviati a giudizio a Napoli nel procedimento per le presunte irregolarità nella gestione del ciclo dei rifiuti.
Lo riferisce una fonte giudiziaria.
Tra i reati contestati a vario titolo e a seconda degli imputati, figurano truffa ai danni dello stato, falso ideologico e frode in pubbliche forniture.
Il processo comincerà il 14 maggio davanti alla quinta sezione del Tribunale di Napoli. Non è stato al momento possibile raggiungere per un commento il legale di Bassolino, all'epoca dei fatti commissario per l'emergenza rifiuti.
Impregilo -- in una nota -- ha espresso piena fiducia nell'operato della magistratura e ha ribadito "la propria totale estraneità ai fatti contestati, ritenendo di avere sempre agito nel rispetto della legge e di aver avuto come unico obiettivo quello di contribuire a risolvere con criteri industriali la gestione dei rifiuti nella regione Campania".
Gli imputati in totale sono 28 persone, la stessa Impregilo e altre quattro società da questa controllate, che si occupavano di gestione di impianti e smaltimento dei rifiuti.
Le società sono indagate ai sensi della legge 231 del 2001, che obbliga le aziende a predisporre modelli organizzativi atti a prevenire la commissione di reati.
Lo scorso novembre Impregilo ha presentato ricorso in Cassazione contro il provvedimento di sequestro di crediti e anticipi per circa 750 milioni di euro emesso dal gip di Napoli in relazione a una presunta truffa nella realizzazione di un termovalorizzatore. La Cassazione ha rimesso la decisione alle sezioni unite.
Reuters - 29/02/2008 19:43:14
(aggiunge nota Impregilo)
NAPOLI, 29 febbraio (Reuters) - Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, l'ex Ad di Impregilo (IPG.MI) Pier Giorgio Romiti, la stessa società Impregilo e altri 30 imputati tra persone e società sono stati rinviati a giudizio a Napoli nel procedimento per le presunte irregolarità nella gestione del ciclo dei rifiuti.
Lo riferisce una fonte giudiziaria.
Tra i reati contestati a vario titolo e a seconda degli imputati, figurano truffa ai danni dello stato, falso ideologico e frode in pubbliche forniture.
Il processo comincerà il 14 maggio davanti alla quinta sezione del Tribunale di Napoli. Non è stato al momento possibile raggiungere per un commento il legale di Bassolino, all'epoca dei fatti commissario per l'emergenza rifiuti.
Impregilo -- in una nota -- ha espresso piena fiducia nell'operato della magistratura e ha ribadito "la propria totale estraneità ai fatti contestati, ritenendo di avere sempre agito nel rispetto della legge e di aver avuto come unico obiettivo quello di contribuire a risolvere con criteri industriali la gestione dei rifiuti nella regione Campania".
Gli imputati in totale sono 28 persone, la stessa Impregilo e altre quattro società da questa controllate, che si occupavano di gestione di impianti e smaltimento dei rifiuti.
Le società sono indagate ai sensi della legge 231 del 2001, che obbliga le aziende a predisporre modelli organizzativi atti a prevenire la commissione di reati.
Lo scorso novembre Impregilo ha presentato ricorso in Cassazione contro il provvedimento di sequestro di crediti e anticipi per circa 750 milioni di euro emesso dal gip di Napoli in relazione a una presunta truffa nella realizzazione di un termovalorizzatore. La Cassazione ha rimesso la decisione alle sezioni unite.