Basta chiacchiere ma solo numeri sull'immobiliare (parte 12^)

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

Freedom, mi stavo domandando in quale senso ritieni che meriti... Non potrebbe essere che "Il Mondo" instilli appositamente il dubbio che la paventata crisi del mercato immobiliare sia già arrivata al suo epilogo augurandosi una nuova spinta della domanda nella speranza di tenere ancora su i prezzi immobiliari?
Naturalmente il futuro mi è ignoto.

Pur tuttavia due considerazioni insieme penso si possano fare. Tutti i settori economici sono ciclici e l'immobiliare proviene dal più corposo rialzo, forse, di tutti i tempi. Difficile immaginare che la discesa di questi ultimi 18 mesi circa sia una semplice battuta d'arresto. E' più logico presumere che siamo in presenza di un ribasso, se non proprio speculare al rialzo appena verificatosi, comunque importante.

Le circostanze che avvalorano questa ipotesi sono sotto gli occhi di tutti: mutui di dubbia "portabilità" ed infatti l'erogazione degli stessi è fortemente diminuita; offerta "straripante" rispetto alla domanda; perdita di competitività dell'investimento immobiliare paragonato ai bond, alle commodities, all'equity.

Ed infatti il Mondo non nega la crisi in atto ma, dimostrando malafede o poca avvedutezza, suggerisce di approfittare di questo momento di debolezza per acquistare. Come ho detto il futuro non mi è noto e dunque potrebbe anche andare a finire così ma le probabilità che ciò avvenga sono 1:1.000. Bisogna dunque avere un bel coraggio per dare un suggerimento di questo tenore.............
 
Naturalmente il futuro mi è ignoto.

Pur tuttavia due considerazioni insieme penso si possano fare. Tutti i settori economici sono ciclici e l'immobiliare proviene dal più corposo rialzo, forse, di tutti i tempi. Difficile immaginare che la discesa di questi ultimi 18 mesi circa sia una semplice battuta d'arresto. E' più logico presumere che siamo in presenza di un ribasso, se non proprio speculare al rialzo appena verificatosi, comunque importante.

Le circostanze che avvalorano questa ipotesi sono sotto gli occhi di tutti: mutui di dubbia "portabilità" ed infatti l'erogazione degli stessi è fortemente diminuita; offerta "straripante" rispetto alla domanda; perdita di competitività dell'investimento immobiliare paragonato ai bond, alle commodities, all'equity.

Ed infatti il Mondo non nega la crisi in atto ma, dimostrando malafede o poca avvedutezza, suggerisce di approfittare di questo momento di debolezza per acquistare. Come ho detto il futuro non mi è noto e dunque potrebbe anche andare a finire così ma le probabilità che ciò avvenga sono 1:1.000. Bisogna dunque avere un bel coraggio per dare un suggerimento di questo tenore.............


Sono un po' come quelli che a Marzo 2000 suggerivano di comprare perche' tanto peggio di cosi' non poteva andare.

Oppure come quella PF di una banca nota a livello nazionale che, quando a meta' Agosto ho disinvestito un fondo Az. Europa, mi suggeriva di non farlo perche' la crisi dei mutui era una cosa passeggera, e anzi, quella mattina stessa le borse stavano gia' rimbalzando...

Oppure come quella PF di un'altra banca nota a livello nazionale, mi suggeriva di non vendere le azioni della banca per via dei rumors su un'indagine della Banca d'Italia e della magistratura perche' il prezzo si sarebbe ripreso di' li' a poco.
Venduto a 3,76, prezzo attuale 3,30, ma nel frattempo e' scesa anche piu' sotto...
 
Effettivamente stante l'evidente erosione del potere d' acquisto, la discesa dei prezzi immobiliarivdovrebbe essere appena iniziata. E' però da tener presente che nessuno vorrà vendere rimettendoci e potrebbe prender piede una sorta di immobilismo dell'immobiliare dove nessuno cede sulla propria posizione. Considerando le grandi città, secondo voi tenderanno più a ristagnare e/o diminuire i prezzi del centro o della periferia?
 
Effettivamente stante l'evidente erosione del potere d' acquisto, la discesa dei prezzi immobiliarivdovrebbe essere appena iniziata. E' però da tener presente che nessuno vorrà vendere rimettendoci e potrebbe prender piede una sorta di immobilismo dell'immobiliare dove nessuno cede sulla propria posizione. Considerando le grandi città, secondo voi tenderanno più a ristagnare e/o diminuire i prezzi del centro o della periferia?

Sui grandi numeri e in tutti i mercati succede che si vende anche in perdita.. Come ad esempio le azioni.. E il mercato immobiliare lo dice la parola stessa e' un mercato fatto di domanda ed offerta, ha delle sue caratteristiche particolari, ma non esiste con bassa domanda ed alta offerta i prezzi aumentano.. Il problema sta in chi ha ha acquistato qualcosa di sopravvalutato.. Un cinico potrebbero dire "ca... loro !"
A Roma stanno costruendo l'ennesimo condomionio a Torrino, i prezzi partono da 300'000 per un monolocale a 770'000 per un trilocale.. Se i polli acquistano a queste cifre poi non si devono meravigliare che nessuno gli offre piu' delle meta'.. I prezzi caleranno ( e stanno gia' calando ) da tutte la parti, centro, periferia ecc..
E comunque c'e' sempre da dire che se tieni l'immobile sfitto, senza vendere, hai comunque una doppia perdita
1) Inflazione che non si recupera
2) Mancato introito derivante da smobilizzo delle somme e reinvestimento in altri strumenti..

In definitiva se devi prendere un immobile resta in attesa che ne vedremo delle belle nei prossimi anni ;)
 
Frena il mercato immobiliare delle località montane piemontesi

http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200801articoli/5600girata.asp

Il mercato immobiliare nelle località turistiche di montagna del Piemonte è in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane. I prezzi infatti, secondo i dati dell’Ufficio Studi di Tecnocasa, sono in calo infatti dell’1,1% e gli operatori iniziano a registrare una lieve contrazione della disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, mentre nelle altre regioni si registra un rialzo dei (+1,9%), particolarmente sensibile in Valle d’Aosta (+3,6).

Nei primi sei mesi dell’anno le località turistiche del Piemonte hanno segnalato stabilità o ribassi delle quotazioni. Segnali negativi arrivano da Bardonecchia (-2,4%) e da Oulx (-3,1%), stabili invece i prezzi di Sestriere, Claviere, Cesana, San Sicario e Sauze d’Oulx.
Il prezzo di collocamento dell’immobile sul mercato sta diventando prioritario nella scelta d’acquisto, a scapito di elementi come l’esposizione o altre caratteristiche dell’immobile, prima più importanti. Non si avvertono più effetti legati allo svolgimento delle Olimpiadi Invernali del 2006 sebbene in alcune località, tra cui Sestriere, è comunque migliorata l’offerta turistica in termini di strutture sportive.
BARDONECCHIA. Diminuiscono le quotazioni degli immobili nei primi sei mesi dell’anno (-2,4%). La disponibilità media di spesa oscilla da 100 a 220 mila euro ed è sempre sostenuta la richiesta di monolocali e bilocali. Più difficile collocare sul mercato i trilocali. Gli acquirenti arrivano prevalentemente dal Piemonte, mentre i milanesi preferiscono la locazione.
SESTRIERE. Le quotazioni degli immobili sono rimaste stabili. Si registra una maggiore riflessione da parte degli acquirenti, in particolare di coloro che rientrano nella fascia di spesa compresa tra 200 e 250 mila euro. Non si avvertono difficoltà per coloro che hanno redditi più cospicui, oltre i 400 mila euro. La domanda si concentra su monolocali e bilocali ed è apprezzata la vista panoramica. Gli acquirenti sono soprattutto torinesi, savonesi e genovesi. Non si sono registrati, in questi primi sei mesi dell’anno, acquisti da parte di inglesi e olandesi come era accaduto subito dopo le Olimpiadi Invernali.
CLAVIERE, CESANA E S. SICARIO. Le quotazioni sono rimaste stabili. A Claviere e a Cesana la richiesta è alimentata da acquirenti provenenti dal Piemonte, a San Sicario si registra una maggior presenza di milanesi. A Claviere, piccolo centro, sono in corso lavori di ristrutturazione su diverse baite per ricavarne bilocali e trilocali. Le nuove costruzioni costano mediamente 4000-4500 euro al mq.
SAUZE D’OULX. Mercato stabile, anche se si inizia a registrare un ridimensionamento della disponibilità di spesa che ha fatto dirottare più richieste soprattutto sui tagli piccoli (monolocali e bilocali). Gli acquirenti arrivano soprattutto dal Piemonte e, in parte, dalla Liguria. Il target medio è rappresentato dalla coppia giovane con figli piccoli.
LIMONE. È una località apprezzata dagli acquirenti di seconda casa in montagna, ricercata soprattutto da liguri (in particolare dalla provincia di Imperia) e piemontesi (da Torino e da Cuneo). La tipologia più richiesta è il bilocale da 45-50 mq, seguito dal monolocale da 28-30 mq. Importante la presenza di un box o di un posto auto coperto.
 
Questa settimana ho messo un annuncio di un appartamento in vendita come privato.
Mi ha sorpreso una cosa: ho ricevuto solo una risposta da parte di un agenzia. Una decina di anni fa vendetti un'altra casa. Allora feci la stessa cosa. mi tempestarono di telefonate fino a quando non ho dato la casa in vendita a un agenzia. Come vi spiegate questa cosa?

L'appartamento oltretutto è un bilocale in centro di Firenze. Insomma non dovrebbe essere impossibile venderlo. Ah, per la cronaca, se l'agenzia era una sola, nessun privato ha chiamato....
 
Effettivamente stante l'evidente erosione del potere d' acquisto, la discesa dei prezzi immobiliarivdovrebbe essere appena iniziata. E' però da tener presente che nessuno vorrà vendere rimettendoci e potrebbe prender piede una sorta di immobilismo dell'immobiliare dove nessuno cede sulla propria posizione.
E' necessario considerare che ci sono molti motivi che possono "imporre" la vendita di un immobile: problemi ereditari, necessità di liquidità, stanchezza relativi agli oneri di mantenimento (con particolar riguardo per il tempo e alle operazioni straordinarie), degrado della zona, trasferimento all'estero, etc.
Considerando le grandi città, secondo voi tenderanno più a ristagnare e/o diminuire i prezzi del centro o della periferia?
E' sempre questione di pregio della zona e dell'immobile...........
 
Penso che meriti...................

http://www.ilmondo.rcs.it/

Copia incolla da Da Mondocasablog brevi dal mercato tratti da "il Mondo"

Puri neri: “Nessun crollo dei prezzi immobiliari in Italia” (Pirelli RE)

“I prezzi delle case in Italia non crolleranno. Anche se le transazioni diminuiscono e i tempi si allungano, la situazione non è preoccupante come negli Stati Uniti. Anche perchè l’82% delle famiglie italiane è proprietario di casa. Per lo stesso motivo, però, ci troviamo all’emergenza affitti in molte città. E la mobilità sociale è bloccata”. Lo ha detto Carlo Puri neri, Ad di Pirelli Real Estate, in un’intervista pubblicata su “Il Mondo”.

Parma: prezzi delle case stabili ma l’usato rallenta (Fiaip)

I prezzi di case e appartamenti nuovi a Parma sono rimasti stabili nel 2007, mentre fra gli alloggi usati calano in media del 5%. Secondo Fiaip e Confedilizia si tratta di un normale ciclo economico iniziato nel 2006, nessuna bolla e trend simile nel 2008.

Immobili di lusso: aumentano i tempi medi di vendita, sconto dal 5% al 20%

Nel mercato degli immobili di lusso si registra un evidente rallentamento dei tempi medi di conclusione delle compravendite, come sostiene Guido Lodigiani dell’Ufficio Studi Gabetti, su dati Santandrea. I tempi medi sono saliti a 5,6 mesi nel 2007 rispetto a 5,3 mesi nel 2006. Gli sconti vanno dal 5% di Roma al 15% di Venezia ed al 20% di Torino. (Il Mondo)
 
Da soldionline

Mercato USA - Commento di Richard Woolnough, M&G Optimal Income Fund

10:54:06

Negli Stati Uniti i prezzi delle case stanno scendendo ad un ritmo sempre più rapido. Nell’ultimo trimestre si è registrato il calo maggiore degli ultimi 20 anni, dice Richard Woolnough, gestore dell’M&G Optimal Income Fund.

“Nonostante rappresenti un evento doloroso per i proprietari immobiliari statunitensi, i prezzi dovranno continuare a scendere fino all’esaurimento dell’enorme eccesso di abitazioni sul mercato.”

L’offerta di immobili sul mercato Americano ha raggiunto livelli simili a quelli del crollo immobiliare del 1991-1992.

Cosa significa il notevole eccesso di abitazioni disponibili sul mercato per la crescita dell’economia statunitense?

“I dati dal 1968 mostrano che, le cinque volte in cui il mercato immobiliare è precedentemente entrato in saturazione, la recessione è sempre seguita circa un anno dopo,” afferma Richard Woolnough.

“Sebbene il mercato obbligazionario americano suggerisca già da un po’ una recessione imminente, gli economisti sembrano essere in generale molto più positivi: questo mese i 70 economisti intervistati in un sondaggio di Bloomberg hanno previsto una crescita media del 2,4% il prossimo anno. Tuttavia, ritengo che le dinamiche del mercato immobiliare presentino uno scenario più pessimista di quello suggerito dagli economisti.”

Richard Woolnough ha posizionato l’M&G Optimal Income Fund in modo da trarre beneficio dall’indebolimento dell’economia americana.

“Ad agosto ho acquistato future sui tassi di interesse US, prevedendo che i tassi statunitensi sarebbero diminuiti per sostenere l’economia. La performance del fondo ne ha beneficiato.”
 
Copia incolla da Da Mondocasablog brevi dal mercato tratti da "il Mondo"

Puri neri: “Nessun crollo dei prezzi immobiliari in Italia” (Pirelli RE)

“I prezzi delle case in Italia non crolleranno. Anche se le transazioni diminuiscono e i tempi si allungano, la situazione non è preoccupante come negli Stati Uniti. Anche perchè l’82% delle famiglie italiane è proprietario di casa. Per lo stesso motivo, però, ci troviamo all’emergenza affitti in molte città. E la mobilità sociale è bloccata”. Lo ha detto Carlo Puri neri, Ad di Pirelli Real Estate, in un’intervista pubblicata su “Il Mondo”.

Mentre Puri neri dice cio', Pirelli Re vende immobili attraverso il fondo Tecla.
 
Per lo stesso motivo, però, ci troviamo all’emergenza affitti in molte città. E la mobilità sociale è bloccata”. Lo ha detto Carlo Puri neri, Ad di Pirelli Real Estate, in un’intervista pubblicata su “Il Mondo”.
(Il Mondo)
Sono insinceri: per esempio a Bologna rileviamo un calo degli affitti (negli ultimi 12 mesi) dell'ordine del 15%/20%. E' diventato difficile trovare inquilini e molti appartamenti restano (forzatamente) sfitti.

E consideriamo che parliamo di una città con un elevato numero di fuori sede.................
 
Effettivamente stante l'evidente erosione del potere d' acquisto, la discesa dei prezzi immobiliarivdovrebbe essere appena iniziata. E' però da tener presente che nessuno vorrà vendere rimettendoci e potrebbe prender piede una sorta di immobilismo dell'immobiliare dove nessuno cede sulla propria posizione. Considerando le grandi città, secondo voi tenderanno più a ristagnare e/o diminuire i prezzi del centro o della periferia?

Si dice che l'invenzione dell'arco di volta nasce dal fatto che tutte le pietre, testardamente, pretendono di cadere contemporaneamente... In questo modo l'arco non cade mai. Ma se per assurdo - violando la forza di gravità - una pietra decidesse di NON voler cadere, tutte le pietre cadrebbero. Così succederà per il mercato immobiliare. Fin quando i venditori rimarranno arroccati sulle loro assurde pretese, i prezzi non scenderanno, ma quando qualcuno cederà, sarà ribasso e sarà violento...
 
Sono insinceri: per esempio a Bologna rileviamo un calo degli affitti (negli ultimi 12 mesi) dell'ordine del 15%/20%. E' diventato difficile trovare inquilini e molti appartamenti restano (forzatamente) sfitti.

E consideriamo che parliamo di una città con un elevato numero di fuori sede.................

Un amico mi ha raccontato che per rimanere in affitto nella casa dove era prima, il padrone voleva 50 Euro di piu'.

Lui ne ha trovato un'altra e l'appartamento dove viveva prima e' sfitto da piu' di 1 anno.

A quanto pare il padrone di casa si sarebbe deciso a chiedere 50 Euro in piu' in seguito alle pressioni dell'agenzia che millantava di avere gia' una persona pronta a subentrare...

Per intascare 50 Euro in piu' al mese, si e' giocato 6000 Euro di interessi :)
 
in seguito alle pressioni dell'agenzia che millantava di avere gia' una persona pronta a subentrare...
questa può essere una frottola che si è inventato il proprietario per indurre l'inquilino a sborsare di più, può essere che ha sentito dire i prezzi in giro, ha visto dei cartelli nelle agenzie, ecc ecc

ne sento spesso storie del genere, e la conclusione è sempre la stessa: alloggio vuoto, e parecchi soldi persi per colpa dell'avidità
 
Us market mover: -2,6% vendite di abitazione in corso a novembre, peggio delle attese

Finanzaonline.com - 8.1.08/16:01

Gli analisti si attendevano un calo pari allo 0,5% dopo il dato rivisto al +3,7% dal +0,6% della lettura precedente.
 
Si dice che l'invenzione dell'arco di volta nasce dal fatto che tutte le pietre, testardamente, pretendono di cadere contemporaneamente... In questo modo l'arco non cade mai. Ma se per assurdo - violando la forza di gravità - una pietra decidesse di NON voler cadere, tutte le pietre cadrebbero. Così succederà per il mercato immobiliare. Fin quando i venditori rimarranno arroccati sulle loro assurde pretese, i prezzi non scenderanno, ma quando qualcuno cederà, sarà ribasso e sarà violento...

:D Un poeta :clap:
 
Un amico mi ha raccontato che per rimanere in affitto nella casa dove era prima, il padrone voleva 50 Euro di piu'.

Lui ne ha trovato un'altra e l'appartamento dove viveva prima e' sfitto da piu' di 1 anno.

A quanto pare il padrone di casa si sarebbe deciso a chiedere 50 Euro in piu' in seguito alle pressioni dell'agenzia che millantava di avere gia' una persona pronta a subentrare...

Per intascare 50 Euro in piu' al mese, si e' giocato 6000 Euro di interessi :)

E io conosco chi, a Bologna, ha richiesto un abbassamento dell'affitto di 100 euro e con il contratto concordato (cioè, alla fine il proprietario avrebbe preso più o meno la stessa cifra al netto del risparmio fiscale). Il proprietatrio non glielo ha concesso, il tipo ha cambiato appartamento (più grande e a meno) e il proprietario ha affittato a 200 euro in meno con il contratto concordato. L'avidità è una brutta bestia...
 
Mutui: Usa, calo compromessi 2, 6%

» 2008-01-08 16:48
Il dato e' di novembre 2007, la previsione era - 0,7%

(ANSA) - ROMA, 8 GEN - I compromessi per l'acquisto di abitazioni negli Usa, a novembre, hanno registrato un calo mensile del 2,6%. Il dato e' nettamente peggiore rispetto al -0,7% previsto dagli analisti.
 
Mutui: Countrywide, voci bancarotta
Titolo cede il 14% a 6, 54 dollari e tocca minimi del 2000
(ANSA) - ROMA, 8 GEN - Countrywide Financial, il colosso dei prestiti immobiliari statunitense, sta sprofondando alla borsa di New York. Il titolo cede il 14% a 6,54 dollari toccando i minimi dal maggio del 2000. Lo scorso anno la quotazione perse ben il 79% come conseguenza del disastro provocato dalla crisi del credito subprime. Intanto circolano voci - finora prive di conferma - relative ad una possibile messa in bancarotta gia' questa settimana.
 
Countrywide smentisce bancarotta

» 2008-01-08 20:04
Precisazione fa risalire titolo alla borsa Usa
(ANSA) - ROMA, 8 GEN - Countrywide Financial, il colosso dei prestiti immobiliari statunitense, smentisce di essere prossimo a finire in bancarotta. La precisazione ha fatto riprendere un po' di terreno al titolo che in ogni caso arretra del 12% a 6,73 dollari, dopo essere sceso in precedenza fino a 5,76, alla borsa di New York. Il comunicato di Countrywide, in cui definisce queste ipotesi pura speculazione, ha permesso agli indici di Borsa di risalire la corrente, tornando in territorio positivo.
 
Indietro