riporto, sempre ad uso e consumo di chi è tentato di entrare su questi strumenti perchè il future è già sceso molto, un intervento risalente al dicembre 2006
Ciao leon, grazie dell'ottimo lavoro. Sono diciamo così di fronte ad un dilemma. Mi ero preso il certificato di abn senza leva sul gas naturale, in primavera, ad aprile, subito dopo il rollover di quel mese. Il prezzo era di 3,67 e la parità.... manco me la ricordo, visto che nel frattempo i rollover sono diventati otto e i costi saranno comunque .. spaziali! Insomma tra prezzo in caduta libera, costo dei rollover e calo del dollaro (e sì perchè su sti benedetti certificati c'è pure un rischio cambio non indifferente) sono messo come il famoso hedge fund che col gas naturale ha fatto il botto! A parte la lezione (in effetti lo strumento non è così semplice come sembrava e le variabili implicate numerose perfino per un certificato liscio liscio come questo) devo ancora capire se vale la pena di considerare questo strumento buono per una strategia "long" (come in pratica lo spaccia abn) o se, fallita l'occasione di un rialzo stagionale, devo uscire comunque in perdita perchè i costi dei futuri rollover, mettiamo altri sei-otto mesi, lo renderebbero in ogni caso proibitivo. Mi chiarisci un pò le idee?
brutta storia questa del certificato. Come ho avuto modo di dire più volte, brutta per due motivi che si sono combinati: la forte discesa del sottostante (che ha perso di suo il 60% del valore) e il meccanismo della partecipazione (o parità). A questi due poi si devono aggiungere i costi di rollover (non esagerati, ma esistenti), il timing di rollover del certificato, e in ultimo ma non meno importante il fattore dollaro. Miscelando il tutto, era davvero difficile fare qualcosa di buono su questo certificato.
Cerchiamo di capire assieme i vari punti:
- il future sottostante è stato in preda ad una forte speculazione. Al di là del certificato, sappiamo bene quanti sono stati fregati dal Gas Naturale, trader privati e hedge fund. Quindi, dopo una fase di forti oscillazioni, almeno nel medio si può pensare ad una maggiore stabilità , non necessariamente con un forte recupero però.
- la partecipazione ha un suo perchè. E' giusto che cambi di mese in mese adeguandosi ai premi che ogni scadenza si porta dietro rispetto alla precedente. E sulla maggior parte dei future ,anche fortemente ciclici, ad una partecipazione che scende corrisponde un future che alterna rialzi e ribassi, e così la parità non diventa un'arma micidiale. Nel caso del Gas Naturale, il prezzo del sottostante è crollato quando la partecipazione era all'80/90%, cioè in un periodo di mercato che solitamente non vede grossi spread tra le varie scadenze. Mentre, nel momento in cui il sottostante è rimbalzato dai minimi, la parità era ormai ridotta al 40%. Ma il future non rispecchiava quel 40% di partecipazione persa per strada, perchè nel frattempo i crolli ripetuti si mangiavano lo spread al rialzo.
- il costo di rollover non è la componente più importante. Certo, il fatto che si paghino 24 transazioni in un anno , fa sì che quello sul Gas Naturale sia il certificato meno conveniente in questi termini rispetto a tanti altri. E poi c'è da considerare che dai 15 dollari è passato a 5, mentre la transaction charge è rimasta invariata, sia quando costava 15 che 5 e quindi l'incidenza percentuale è maggiore adesso.
- ora non ci sono grosse differenze, ma tra ottobre e novembre e novembre e dicembre, il fatto di aver rollato 13 giorni prima della vera scadenza del contratto, ha provocato una perdita di partecipazione al rimbalzo. Infatti ad ottobre il rollover spread rilevato è stato di due dollari , mentre 10 giorni dopo si era ridotto della metà. Quindi, una delle due scadenze ha fatto un dollaro di crescita in più (che su 7 vuol dire un 15%) : ma ovviamente non lo aveva recuperato la scadenza seguita dal certificato, ma quella abbandonata.
- il dollaro, perdendo il 10% in questi 8 mesi, ha fatto la sua parte.
Insomma, i motivi per cui è andata così male sono evidenti. Adesso, guardando avanti, i costi di rollover per i prossimi mesi saranno sempre gli stessi, ma non tali da dover rinunciare alla posizione. I premi tra varie scadenze, almeno fino a settembre non dovrebbero essere così alti da provocare nuovi problemi sulla parità, anzi, dovrebbe/potrebbe risalire. Il sottostante non so, ma almeno nel medio può dare qualche segno di ripresa.
In definitva, con la partecipazione attuale, non basterebbe più un ritorno a 10 dollari per recuperare il prezzo di carico. A 14 saresti in gain, ma vorrebbe dire fare un 100% sul future. Più probabile una via di mezzo, uscire con le ossa meno rotte.