Rosalia
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Ennesima puntata dei “Grandi Classici del Matrablog” con una famosissima tela di Caravaggio: “La decapitazione di Donadoni”.
In essa il grande pittore fissa il momento in cui la FIGC, rappresentando simbolicamente l’Italia tutta, mozza la testa del povero Donadoni con una daga spagnola. In particolare colpisce il rigore con cui venne eseguita la decapitazione. L’episodio colpirà l’immaginazione di numerosi celebri artisti : mi vengono in mente Cranach, Artemisia Gentileschi ma anche Mantegna, Giorgione e lo stesso Michelangelo.
Per non parlare del "moderno" e gettonatissimo Klimt...
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571 - 1610) ebbe una vita assai movimentata conoscendo più volte il carcere in seguito a denuncie, risse e percosse. Si macchiò anche di un omicidio in seguito ad una discussione su un fallo di gioco alla Pallacorda (ai tempi non esisteva la moviola) e fu condannato alla decapitazione. Ecco perché il soggetto fu particolarmente frequentato dal grande pittore che dovette darsi alla fuga.
La grande novità dell’arte caravaggesca sta certamente nella particolare “illuminazione” che spesso inonda le sue tele esaltando la forma e consistenza dei soggetti in primo piano.
Avete notato come la Giuditta del Caravaggio sia molto rassomigliante alla modella Beatrice Borromeo, la "velina" di Anno Zero ?