FOL trading system

roberto

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Dopo anni di latitanza sto riscrivendo da zero i trading system pubblicati da FOL.

Il trading system attualmente in linea disegnato nel 1999 (se escludiamo gli errori di programmazione che inficiano il calcolo per alcuni titoli) è stato scritto per durare e utilizza un algoritmo autoadattivo.

vediamo un esempio (ho preso un titolo difficile non AEM ;) )

AL.gif


la chiusura della posizione long di luglio effettuata 3 giorni dopo il segnale di breakout del canale prezzi è il frutto di questo algoritmo.

In pratica come si comporta il sistema ? tiene fermi tutti i segnali prodotti nel passato, ma valuta se il segnale corrente è compatibile con il miglior modello medio (ossia il modello a metà tra i 5 migliori). Se non è compatibile e contestualmente non ha superato lo stop massimo previsto lo ritarda adottando un comportamento opportunistico.
Quando il sistema ha la certezza che il nuovo modello medio non cambierà il segnale in corso esegue silenziosamente uno switch al nuovo modello.

Sono passati 6 anni abbondanti e non uso piu' questa tecnica da tempo perchè preferisco, per quanto riguarda il mercato azionario privilegiare sistemi piu' solidi che operano poco (mediamente 1 operazione/anno) e con stop molto larghi.

Questi sistemi vanno molto bene per gestioni sistematiche dove un titolo pesa al max l'1% del portafoglio gestito ma hanno poco appeal per il pubblico web.
 
Se per alleanza dovessi adottare il modello classico che ritengo piu' solido avremmo un grafico del genere .......
 

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dato che ho citato AEM vi pubblico anche il grafico di lungo periodo (utilizzo un dataset fermo da un mese ma poco importa ..)
 

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ed ecco il fratellino a barre orarie di AEM ...
 

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E' evidente che lo stesso modello che fa il suo onesto mestiere con i dati EoD si comporta decisamente meglio utilizzando barre orarie .....

ma il mio vincolo attuale (anche se non necessariamente futuro) è l'impiego di barre giornaliere.
 
Tornando al modello che intendo utilizzare e che non visualizzerà 3 anni contemporaneamente, ma si limiterà a 6 mesi di barre per riprendere lo stile a barre dei grafici attualmente in linea mi chiedo, anzi vi chiedo quali tipo di operatività media (intesa come numero di operazioni/anno) sia da considerare opportuna utilizzando dati end of day

Detto in soldoni meglio stop belli larghi e poche operazioni o stop stretti e molte operazioni (ma con un rendimento atteso rispetto al modello impiegato inferiore) ?
 
roberto ha scritto:
Tornando al modello che intendo utilizzare e che non visualizzerà 3 anni contemporaneamente, ma si limiterà a 6 mesi di barre per riprendere lo stile a barre dei grafici attualmente in linea mi chiedo, anzi vi chiedo quali tipo di operatività media (intesa come numero di operazioni/anno) sia da considerare opportuna utilizzando dati end of day

Detto in soldoni meglio stop belli larghi e poche operazioni o stop stretti e molte operazioni (ma con un rendimento atteso rispetto al modello impiegato inferiore) ?


Bisogerebbe discriminare in qualche modo almeno lo stile di investimento.

Comunque sia, per il mio modo di intendere il "trading di posizione" direi che su un singolo titolo si potrebbe stare sulle 2/3 operazioni mese alias 25 / 30 operazioni all'anno...quindi stop belli larghi e profit atteso elevato...in questo caso non disdegnerei nemmeno ingressi multipli frazionando il capitale inizialmente dedicato al singolo titolo.

Saluti
 
roberto ha scritto:
Sono passati 6 anni abbondanti e non uso piu' questa tecnica da tempo perchè preferisco, per quanto riguarda il mercato azionario privilegiare sistemi piu' solidi che operano poco (mediamente 1 operazione/anno) e con stop molto larghi.


Pastello ha scritto:
Comunque sia, per il mio modo di intendere il "trading di posizione" direi che su un singolo titolo si potrebbe stare sulle 2/3 operazioni mese alias 25 / 30 operazioni all'anno...quindi stop belli larghi e profit atteso elevato...
Saluti

come sempre

tutto è relativo

c'è chi per stop largo intende una operazione all'anno, chi venticinque o trenta

:clap: :clap: :clap:
 
roberto ha scritto:
Tornando al modello che intendo utilizzare e che non visualizzerà 3 anni contemporaneamente, ma si limiterà a 6 mesi di barre per riprendere lo stile a barre dei grafici attualmente in linea mi chiedo, anzi vi chiedo quali tipo di operatività media (intesa come numero di operazioni/anno) sia da considerare opportuna utilizzando dati end of day

Detto in soldoni meglio stop belli larghi e poche operazioni o stop stretti e molte operazioni (ma con un rendimento atteso rispetto al modello impiegato inferiore) ?



Poche operazioni. Stop a "n" chiusure consecutive% inferiori all'indice settoriale. For Example...

Ciao Rob.
 
Sig. Ernesto ha scritto:
Poche operazioni. Stop a "n" chiusure consecutive% inferiori all'indice settoriale. For Example...

Ciao Rob.

ecco poi la generalizzazione del tutto

ma enne pari a quanto ? :mmmm:
 
roverone ha scritto:
come sempre

tutto è relativo

c'è chi per stop largo intende una operazione all'anno, chi venticinque o trenta

:clap: :clap: :clap:


Tu come la pensi ?
 
Io Roberto uso un mio sistema di trading che ricorda molto (apparentemente) il tuo: utilizzo uno sitle-filtro che genera un numero di operazioni basso ma con uno s.l. medio/piccolo che si adatta (per ridursi) nel tempo.
 
Pastello ha scritto:
Tu come la pensi ?

il mio pensiero non conta

io guardo cercando di vedere e distinguere

mi limito a constatare che siete intervenuti in due

avete detto la stessa cosa (stop larghi)

ma tra le due interpretazioni della stessa cosa c'era un moltiplicatore - non irrilevante :D - di differenza (*25/30)
 
roberto ha scritto:
Dopo anni di latitanza sto riscrivendo da zero i trading system pubblicati da FOL.

Il trading system attualmente in linea disegnato nel 1999 (se escludiamo gli errori di programmazione che inficiano il calcolo per alcuni titoli) è stato scritto per durare e utilizza un algoritmo autoadattivo.

.

Ottimo lavoro!

Anche lei lo filtra con l'adx come suggerito nell'articolo? http://www.tradingprofessionale.it/indexarticolo.php?idarea=4&idsez=26&idart=438&ids=no
 
roverone ha scritto:
il mio pensiero non conta

io guardo cercando di vedere e distinguere

mi limito a constatare che siete intervenuti in due

avete detto la stessa cosa (stop larghi)

ma tra le due interpretazioni della stessa cosa c'era un moltiplicatore - non irrilevante :D - di differenza (*25/30)


Quindi ?
 
Pastello ha scritto:
Bisogerebbe discriminare in qualche modo almeno lo stile di investimento.

Comunque sia, per il mio modo di intendere il "trading di posizione" direi che su un singolo titolo si potrebbe stare sulle 2/3 operazioni mese alias 25 / 30 operazioni all'anno...quindi stop belli larghi e profit atteso elevato...in questo caso non disdegnerei nemmeno ingressi multipli frazionando il capitale inizialmente dedicato al singolo titolo.

Saluti


Allora aggiungo...

parlando sempre della mia esperienza personale e del mio approccio al problema: ho bisogno cmq , anche nel trading, di una certa diversificazione e di un impatto significativo sulla performance complessiva e, non ultimo, di evitare scommesse azzardate su eventi con determinabili.

Pertanto, dovendo scegliere, preferisco quello che Roberto chiama "trading sistematico" su un gruppo ristretto di titoli contemporaneamente in posizione (10 max 12 titoli con pesi da 1% a 2%) con una elevata rotazione del portafoglio e con stop larghi (che cmq a mio avviso devono dipendere anche dalla volatilità del singolo strumento) anche oltre il 10% / 15% o, meglio ancora, nessuno stop, alla kermitt: regole di entrate e uscita predeterminate indipendentemente dal risultato in corso.

Quindi, per me, 10 titoli con 2 operazioni al mese per titolo...ergo 1 operazione al giorno di media.

Saluti
 
trebl ha scritto:
Io Roberto uso un mio sistema di trading che ricorda molto (apparentemente) il tuo: utilizzo uno sitle-filtro che genera un numero di operazioni basso ma con uno s.l. medio/piccolo che si adatta (per ridursi) nel tempo.


una delle varianti che potrei adottare e che ben padroneggio (in meri termini di codifica software) è quella di utilizzare un livello intermedio centrale di entrata a metà tra i classici livelli min max che delimitano il canale dei prezzi e una volta raggiunto uno dei 2 lati del canale far coincidere lo stop con il livello centrale di entrata. Questo implica un numero di operazioni circa triplo rispetto a quello atteso utilizzando un canale min max e una redditivà solo sensibilmente inferiore. Aumenta pero' decisamente il numero delle operazioni in perdita consecutive.
 
Sig. Ernesto ha scritto:
Poche operazioni. Stop a "n" chiusure consecutive% inferiori all'indice settoriale. For Example...

Ciao Rob.

ciao ;)

qui sorge un grosso problema. le codifiche settoriali disponibili sono decisamente penose e lo stacco dei dividendi ordinari (e dunque non rettificati) su serie eod spesso inficia i calcoli di correlazione cointegrazione con gli indici.

Io utilizzo un modello di classificazione dinamica dove certi titoli vengono riclassificati rispetto a come si comportano piuttosto che rispetto a come vengono anagrafati.
 
Pastello ha scritto:
Allora aggiungo...

parlando sempre della mia esperienza personale e del mio approccio al problema: ho bisogno cmq , anche nel trading, di una certa diversificazione e di un impatto significativo sulla performance complessiva e, non ultimo, di evitare scommesse azzardate su eventi con determinabili.

Pertanto, dovendo scegliere, preferisco quello che Roberto chiama "trading sistematico" su un gruppo ristretto di titoli contemporaneamente in posizione (10 max 12 titoli con pesi da 1% a 2%) con una elevata rotazione del portafoglio e con stop larghi (che cmq a mio avviso devono dipendere anche dalla volatilità del singolo strumento) anche oltre il 10% / 15% o, meglio ancora, nessuno stop, alla kermitt: regole di entrate e uscita predeterminate indipendentemente dal risultato in corso.

Quindi, per me, 10 titoli con 2 operazioni al mese per titolo...ergo 1 operazione al giorno di media.

Saluti

A livello professionale utilizzo stop max del 12% (compatibilmente con eventuali drawdown giornalieri) con circa 40 titoli in posizione (only long) contemporaneamente. L'esperienza mi ha fatto capire che sarebbe meglio ridurre a meno di 30 il numero di titoli / etf in portafoglio perchè altrimenti mi viene a mancare gearing
 
ancora una volta...chi non ha nulla da aggiungere alla discussione, è pregato di ASTENERSI dallo scrivere, vi assicuriamo che non esiste un premio per chi scrive più post, non è obbligatorio dover per forza intervenire, soprattutto se non si ha nulla da dire.

grazie
 
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