minusvalenze, loro non le pagano

sorella lina

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plusvalenze, loro non le pagano

sentita al tg3

se le azioni sono possedute da almeno un anno e sono iscritte tra le immobilizzazioni (?) non si pagano le plusvalenze

cosa e' questa storia ?

i grossi non pagano mai tasse ? :confused: :wall:
 
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si è così ed infatti gettito da c gain è crollato di quasi 2 mld euro (vuol dire anche che solo i grandi di solito pagavano...gli altri pochetto...).
il dato vero è che se avessero mantenuto la legge come era prima (cioè tassazione anche per i grandi (27% sopra partecipazioni del 2% se ricordo) questi avrebbero tranquillamente fatto i loro investimenti tramite veicoli esteri (lussemburghesi ad esempio) e non avrebbero comunque pagato...oltre ad aver formalmente esportato ingenti capitali...
c'è poco da fare, chi ha grossi capitali ed interessi troverà sempre il modo di non pagare o pagare il meno possibile...
 
SOMMERSO SI ATTENDE UNA SVOLTA CON LA FINANZIARIA, IL VECCHIO SISTEMA DI RISCOSSIONE PORTAVA SOLO AL 5% DELL’ACCERTATO
Controlli o no, l’evasore resta in paradiso
Cresce il gettito, ma è meno della metà rispetto al 2001. Crollo alla voce plusvalenze



ROMA

Sorpresa: il gettito da lotta all’evasione torna a salire. E non di poco: +84,8% nei primi nove mesi del 2005. Ma nonostante il balzo si tratta di meno della metà di quanto si era raccolto cinque anni fa, il primo anno del Berlusconi II: circa un miliardo contro i 2,3 del 2001, quando iniziò la stagione dei condoni. Paradossalmente il venir meno delle sanatorie dimostra quanto esse abbiano pesato sui dati di questi anni. E questo non vale solo per i dati sull’evasione accertata, ma per l’insieme delle entrate. Che in questo caso scendono: il gettito complessivo, sempre nei primi nove mesi dell’anno appena trascorso, segna infatti un -1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In realtà, secondo i dati diffusi dal dipartimento delle Politiche Fiscali, nel 2005 il gettito delle principali imposte è salito: Ire e Ires (ex Irpef e Irpeg), Iva. E’ salito persino il gettito dell’Irap nonostante le mancate promesse del governo. A pesare sul calo del gettito, grazie soprattutto all’introduzione della «partecipation exemption» per le società, è il crollo della tassazione da plusvalenze: -2,2 miliardi rispetto ad un anno fa, il 66%. [N_TITA]L’EVASIONE[/N_TITA]. Lo stop alla lunga fase dei condoni si vede. Se il ritmo di crescita del gettito dovesse rimanere costante fino alla fine dell’anno, il dato del 2005 risalirebbe ai livelli del 2002 (circa 1,6 miliardi), ma decisamente al di sotto dell’inizio della stagione dei condoni, nel 2001. Il recupero maggiore di gettito arriva comunque con la nuova Irpef (+123%) e dall'Iva (+109%). C’è poi da considerare lo scarto fra l’accertato e la cifra che effettivamente l’amministrazione fiscale riuscirà a recuperare.
«Il vecchio sistema delle riscossioni permetteva di raggiungere al massimo il 5% dell’accertato», spiega il tributarista Andrea Carinci, professore a Bologna. Un sistema che la Finanziaria 2006 rivoluziona con la chiusura delle concessionarie (di proprietà delle banche) e la nascita di una società pubblica, «Riscossione spa». Di certo, spiega Carinci, «il sistema nel suo complesso migliorerà. Resta solo da capire cosa accadrà quest’anno nel passaggio da un sistema all’altro». [N_TITA]IL GETTITO A -1%[/N_TITA]. Il venir meno dei condoni tombali (quest’anno è stata introdotta una sanatoria con il concordato triennale, ma molto limitata) si nota anche sul dato complessivo delle entrate. Che in questo caso scende notevolmente: il gettito tributario nei primi nove mesi del 2005 si è infatti fermato a quota 241 miliardi e 935 milioni di euro, l’1% in meno rispetto allo stesso periodo di un anno prima. In termini assoluti sono ben 2,5 miliardi di euro. Senza considerare gli incassi dei condoni (che gonfiano i dati 2004) il gettito del 2005 segnerebbe +1,5%. Buone notizie arrivano per la nuova Ire: tra gennaio e settembre il gettito della vecchia Irpef è aumentato di 3,2 miliardi, il 3,5%. Sale anche l'imposta sui redditi delle società (Ires, ex Irpeg), cresciuta di 3 miliardi (+21,7%). Bene anche l’Iva (+3,2%, pari a 2,1 miliardi) e a sorpresa l’Irap, nonostante il tira e molla del governo che aveva promesso un taglio che poi non si è realizzato. Il gettito dell’imposta sulle attività produttive è cresciuto di quasi un miliardo e mezzo di euro, pari all’8,3%.
[N_TITA]IL LOTTO IN DISCESA[/N_TITA]. A pesare sul dato complessivo, nonostante i grandi via vai di pacchetti di azioni della scorsa estate, è il crollo del gettito derivante da capital gain. Ciò lo si deve soprattutto alla riforma dell’Ires che ha introdotto le cosiddette «partecipation exemption» (Pex). In buona sostanza, la riforma della principale delle tasse sulle società ha reso esenti le compravendite di azioni detenute per almeno un anno. La Finanziaria per il 2006 ha alzato la durata a 18 mesi e reso un più stringenti le fattispecie, ma il sistema è rimasto più o meno lo stesso. Il motivo della caduta del gettito, spiegano gli esperti, sta lì. «La riforma ha introdotto un sistema abbastanza coerente ma non ha creato barriere chiare fra la mera speculazione e la partecipazione rilevante», dice Carinci. Da qui il motivo per il quale la famosa megacessione di azioni Bnl da parte degli immobiliaristi non ha aiutato le casse del fisco: - 2,2 miliardi tra gennaio e settembre 2005, il 66% in meno rispetto ai primi nove mesi del 2004. Sono andate male anche le entrate da Lotto: -2 miliardi di euro.
 
guarda che i politici on questa cosa delle plusvalenze non contano molto...è solo fiscalità internazionale ed i grossi la sfruttano a loro vantaggio....ne avessi la possibilità lo farei anch'io:D
 
già la pex funziona così...anzi funzionava perchè ora è stata cambiata un pò...
la realtà è che in ogni caso i grandi non avrebbero pagato nulla perchè spesso agiscono dalle loro holding lussemburghesi che non pagano tasse...
pensare di alzare le tasse per colpire i più grossi è assolutamente ridicolo...chi ha grosse risorse trova sempre il modo per minimizzare o annullare la cosa...i medio piccoli invece non scappano all'aumento...
 
under00 ha scritto:
già la pex funziona così...anzi funzionava perchè ora è stata cambiata un pò...
la realtà è che in ogni caso i grandi non avrebbero pagato nulla perchè spesso agiscono dalle loro holding lussemburghesi che non pagano tasse...
pensare di alzare le tasse per colpire i più grossi è assolutamente ridicolo...chi ha grosse risorse trova sempre il modo per minimizzare o annullare la cosa...i medio piccoli invece non scappano all'aumento...


Mi sarei accontentato mi avessero lasciato il credito d'imposta sui dividendi, ma sai quello era a favore di coloro che guadagnavano meno di 60000€ l'anno, pertanto era da eliminare immediatamente :wall: :wall: :angry: :angry:
 
fever7 ha scritto:
si è così ed infatti gettito da c gain è crollato di quasi 2 mld euro (vuol dire anche che solo i grandi di solito pagavano...gli altri pochetto...).
il dato vero è che se avessero mantenuto la legge come era prima (cioè tassazione anche per i grandi (27% sopra partecipazioni del 2% se ricordo) questi avrebbero tranquillamente fatto i loro investimenti tramite veicoli esteri (lussemburghesi ad esempio) e non avrebbero comunque pagato...oltre ad aver formalmente esportato ingenti capitali...
c'è poco da fare, chi ha grossi capitali ed interessi troverà sempre il modo di non pagare o pagare il meno possibile...

Intervengo con un pò di ritardo ma ho letto soltanto adesso...
Non sta in piedi il ragionamento:
perchè si perdono quasi 2 miliardi di euro in capital gain quando più sotto dici che tanto non lo pagano operando dall'estero? :mmmm:
 
war.jpg
 
dove sono i 'pseudo-comunisti ? :D
 
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sorella lina ha scritto:
dove sono i 'pseudo-comunisti ? :D


Visto che non ho mai votato (nè mai lo farò) per il nano pelato (ora trapiantato) e "chi non vota per me è un comunista o un cogl.ione", posso vantare il titolo di pseudo comunista (o comunista tout-court) e anche di cogl.ione? Bene, spero proprio di sì! E allora, fregiandomi orgogliosamente di tali "titoli", visto da chi arrivano, vorrei dire un paio di cosette partendo dal presupposto che questo forum dovrebbe trattare di finanza e quindi di economia in senso lato, ma, spesso e volentieri si leggono cose che fanno rabbrividire.

Circa le cose che lamenti, hai idea di chi ha promulgato certe leggi? Tralasciando le varie leggi "ad personam" salva-ladri, lo sai quali furono due fra le più importanti leggi varate dal II° governo Berlusconi?

1) depenalizzazione del falso in bilancio per le aziende non quotate

2) scudo fiscale

Se non hai ben presente gli effetti che hanno provocato sul "sistema" e a chi hanno giovato, ne possiamo parlare.
Parlando poi di tasse più in generale (irpef) e visto che è molto di moda dire che questo governo le ha aumentate, ma qualcuno sa esattamente quali erano le aliquote applicate nel 2000, quali quelle introdotte da quel genio di Tremonti e quelle attuali? ma, sopratutto, c'è qualcuno che si è preso la briga di verificare quanto pagava e quanto paga oggi? Mi riferisco a redditi medio-bassi. Ciao
 
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jackie ha scritto:
Circa le cose che lamenti, hai idea di chi ha promulgato certe leggi? Tralasciando le varie leggi "ad personam" salva-ladri, lo sai quali furono due fra le più importanti leggi varate dal II° governo Berlusconi?

1) depenalizzazione del falso in bilancio per le aziende non quotate

2) scudo fiscale

Se non hai ben presente gli effetti che hanno provocato sul "sistema" e a chi hanno giovato, ne possiamo parlare.
Parlando poi di tasse più in generale (irpef) e visto che è molto di moda dire che questo governo le ha aumentate, ma qualcuno sa esattamente quali erano le aliquote applicate nel 2000, quali quelle introdotte da quel genio di Tremonti e quelle attuali? ma, sopratutto, c'è qualcuno che si è preso la briga di verificare quanto pagava e quanto paga oggi? Mi riferisco a redditi medio-bassi. Ciao

appunto

perche' non cambiano prima le leggi del "nano" invece di voler cambiare le aliquote del capital gain ?

politici di m.... :angry:

e stro.zi tutti quelli che sbavano x la politica KO!
 
La vedova Helmsley veniva apostrofata dai media quale la ‘Queen of Mean', come a dire la regina della cattiveria, più giusto sarebbe stato chiamarla la sovrana della cupidigia.

Leona disse di esser nata a New York nel 1920, cosa che non è stata mai appurata con certezza. "Forbes" le attribuiva proprietà per dava 2 miliardi e mezzo di dollari.

Deponendo al processo celebrato dal giudice federale John M. Walker una sua ex donna di servizio citò un detto preferito dell'imputata:
"Sappi che noi ricchi le tasse non le paghiamo, solo la gente infima le paga".

comunisti ......... dove siete?
a cena con il nemico (di una volta)?


sorella lina ha scritto:
dalle societa' e dagli stranieri lo stato non ci ricava nulla di piu'

questa tassazione e' una ladrata perche' non colpisce i veri ricchi
ma solo il ceto medio-piccolo

perche' si continua a dimenticarlo nei mass-media?

leggete bene

http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=14241094&postcount=9
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=14241159&postcount=10
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=642965

solo i cojones aumentano le tasse ai compaesani invece di aumentarle agli stranieri

questi vigliacchi vogliono spremere solo i privati che hanno il 16% del debito italiano invece di spremere i veri ricchi

vigliacchi

------------------------------

TITOLI PUBBLICI
I titoli del debito pubblico sono per lo più detenuti da soggetti esteri (55 %) e per il 20 % da banche e imprese. Per questi l'aumento dell'aliquota del 12,5% non avrebbe alcun effetto. I risparmiatori per i quali l'aumento dell'aliquota del 12,5% ha effetto, detengono meno del 16% dei titoli pubblici (il restante 9% è nelle mani dei fondi comuni).
 
sorella lina ha scritto:
appunto

perche' non cambiano prima le leggi del "nano" invece di voler cambiare le aliquote del capital gain ?

politici di m.... :angry:

e stro.zi tutti quelli che sbavano x la politica KO!




Le aliquote sul cg sarebbe stato costretto ad alzarle pure lui semplicemente perchè dobbiamo armonizzarle agli altri. Circa il falso in bilancio c'era stato qualcuno (non ricordo chi, forse Fassino) che timidamente aveva avanzato una proposta, ma è stato prontamente zittito. E' facilmente intuibile che ciò faccia comodo a tanti..... Sullo scudo, invece, non c'è proprio nulla da fare è come il condono fiscale "tombale", anzi, Ti dirò di più: chi ha usufruito dello scudo non è soggetto a controlli fiscali e si poteva aderire anche senza far rientrare fisicamente gli "sghei". Bastava semplicemente pagare l'imposta (2,5%) e lasciarli dove stavano: se servono si vanno a prendere anche oggi. Capito il giochino? Credi che gli interessasse far rientrare il miliardino (o due o tre...) dell'industrialotto che li aveva portati in Svizzera per dar fiato all'economia (così diceva quel gran genio di Tremonti....)? Ho visto girare certe cifre (e non abito in Sicilia....)..... E poi vi lamentate che in borsa ve lo mettono "sotto la giacca"? Auguri......
 
jackie ha scritto:
Le aliquote sul cg sarebbe stato costretto ad alzarle pure lui semplicemente perchè dobbiamo armonizzarle agli altri.

dobbiamo ?
dobbiamo ??
dobbiamo ???
dobbiamo ???

ma chi caz.. ha detto che dobbiamo ??????????

ma sei di coccio o sei un crumiro (NdR. uno spione al soldo dei padroni)


KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO! KO!

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La vedova Helmsley veniva apostrofata dai media quale la ‘Queen of Mean', come a dire la regina della cattiveria, più giusto sarebbe stato chiamarla la sovrana della cupidigia.

Leona disse di esser nata a New York nel 1920, cosa che non è stata mai appurata con certezza. "Forbes" le attribuiva proprietà per dava 2 miliardi e mezzo di dollari.

Deponendo al processo celebrato dal giudice federale John M. Walker una sua ex donna di servizio citò un detto preferito dell'imputata:
"Sappi che noi ricchi le tasse non le paghiamo, solo la gente infima le paga".

comunisti ......... dove siete?
a cena con il nemico (di una volta)?


sorella lina ha scritto:
dalle societa' e dagli stranieri lo stato non ci ricava nulla di piu'

questa tassazione e' una ladrata perche' non colpisce i veri ricchi
ma solo il ceto medio-piccolo

perche' si continua a dimenticarlo nei mass-media?

leggete bene

http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=14241094&postcount=9
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=14241159&postcount=10
http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=642965

solo i cojones aumentano le tasse ai compaesani invece di aumentarle agli stranieri

questi vigliacchi vogliono spremere solo i privati che hanno il 16% del debito italiano invece di spremere i veri ricchi

vigliacchi

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TITOLI PUBBLICI
I titoli del debito pubblico sono per lo più detenuti da soggetti esteri (55 %) e per il 20 % da banche e imprese. Per questi l'aumento dell'aliquota del 12,5% non avrebbe alcun effetto. I risparmiatori per i quali l'aumento dell'aliquota del 12,5% ha effetto, detengono meno del 16% dei titoli pubblici (il restante 9% è nelle mani dei fondi comuni).
 
sorella lina ha scritto:
"Sappi che noi ricchi le tasse non le paghiamo, solo la gente infima le paga".

comunisti ......... dove siete?
a cena con il nemico (di una volta)?


Embè e cos'è una novita? Il nano, quando veniva accusato di qualcosa, non ha mai detto: "....non è vero e qui ci sono le prove...." ma "....non mi si può accusare perchè io sono il presidente del consiglio!"

Vorresti dire che servirebbe una rivoluzione? Ci si può anche pensare......
 
sorella lina ha scritto:
dobbiamo ?
dobbiamo ??
dobbiamo ???
dobbiamo ???

ma chi caz.. ha detto che dobbiamo ??????????

ma sei di coccio o sei un crumiro (NdR. uno spione al soldo dei padroni)

PotresTi anche scaldarTi meno, non è il caso.... Non è che ho scritto DOBBIAMO perchè lo voglio io: chi caz.zo ce lo chiede è semplicemente l'Europa. Evidentemente (beata Te) sei molto giovane e non conosci bene la storia (anche se è molto recente): esiste un trattato fra i paesi aderenti, il trattato di Maastricht, che fissa dei "paletti" ben precisi fra cui i limiti all'indebitamento di ogni singolo paese, il tasso max di inflazione (rispetto alla media) e tante altre belle cosette fino ad arrivare ad un progetto di un unico esercito (ad esempio). Fra questi paletti c'è anche quello dell'armonizzazione fiscale. Ti risulta? Fra l'altro in quel trattato (1992) furono poste le basi per arrivare alla moneta unica (euro) che è stato il primo importante passo in campo economico. Ah, dimenticavo: in tutti i paesi aderenti fu fatto un referendum popolare per l'adesione ed in Italia sai chi erano quelli contrari all'ingresso nell'euro? Il nano, Fini e Bertinotti! ma guarda un po'....... Ciao

P.s.
Scusa, mi sono dimenticato: anche quell'idioma di Bossi.....
 
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Sorellina, noto con dispiacere che sei passata alle consulenze immobiliari (sarai mica parente di Jupa eh?)...... Peccato, mi piaceva discutere con Te.
Buonanotte e sogni d'oro.......
 
I FURBETTI CHIC - QUASI TUTTI I COMPONENTI DEL “SALOTTO BUONO” CONTANO SUI VANTAGGI DEL PARADISO FISCALE - DALLA FIAT ALLA MERLONI, DA DELLA VALLE A MARCEGAGLIA FINO ALLA PIRELLI, IL CUORE DEL CAPITALISMO FAMILIARE ITALIANO È CONCENTRATO IN LUSSEMBURGO..

Gennaro Sangiuliano per l’indipendente

La Fiat Finance, statutariamente una società anonima, è in rue Aldringen, al numero 13, allo stesso indirizzo gli atti societari indicano la presenza della Ferrari International, société anonime. L’Ifil Investissements (la superfinanziaria degli eredi Agnelli) è, invece, non lontano, a boulevard Royal. Moderni grattacieli con soluzioni architettoniche ardite, piccole targhe ottonate che indicano gli illustri inquilini societari, in meno di un chilometro quadrato del quartiere degli affari del Granducato del Lussemburgo si concentra il cuore del capitalismo familiare italiano.
A due numeri civici dalla galassia Fiat, all’11 della stessa rue Aldrigen ha sede un altro pezzo di imprenditoria italiana: l’Italcementi, anch’essa una société anonime, mentre in avenue de la Liberté, al civico otto, è l’Italmobiliare, inutile ripetere che è anch’essa una société anonime. Il Lussemburgo, piaccia o no, è il terminale societario dove finiscono quasi tutti i pezzi pregiati del cosiddetto “salotto buono” del capitalismo italiano, quello che per intenderci muove la grande editoria e gli aggregati bancari. La Merloni Finanziaria non è solo a Fabriano dove la nota famiglia produttrice di elettrodomestici ha i suoi stabilimenti, ma anche in avenue de la Gare 8-10. I Merloni hanno in Lussemburgo anche la Family Finance, esattamente in avenue de la Liberté.

In questa stessa strada è anche un altro gruppo storico del capitalismo italiano: la Franco Tosi Finance. In Lussemburgo non poteva mancare la Pirelli Finance, Société Anonime, al boulevard Prince Henri al civico 13, mentre da queste parti è anche la Marcegaglia International Holdilg SA.

Quando, ai tempi della contesa sulla Banca Nazionale del Lavoro, fu chiesto in un’intervista a Stefano Ricucci perché la sua società capofila, la “Magiste”, fosse in Lussemburgo, l’ex odontotecnico rispose: «La porterò in Italia quando lo farà anche Della Valle». Il riferimento era alla Dorint Holding S.A., qualificata come “Société Anonyme”, con sede in rue Joseph Hackin, la holding con la quale il celebre industriale calzaturiero di Casette d’Ete ha partecipazioni strategiche in Rcs e Mediobanca. In Germania la Bmw o la Mercedes, aziende simbolo dell’economia tedesca, non si sognerebbero mai di avere i loro terminali in società lussemburghesi o che lo facessero, in Francia, gli attivi finanzieri transalpini.
La presenza così massiccia del capitalismo italiano in Lussemburgo, Paese che non i giornalisti, ma l’Ocse, ha qualificato come “paradiso fiscale” è un tema tabù. C’è poca traccia sui giornali. Qualche tempo fa fu l’economista Luigi Spaventa, ex presidente della Consob, a spiegare i perché, oltre i vantaggi fiscali, di queste allocazioni che conducono a «un’opaca catena di società ».

Il Lussemburgo è un Paese dell’Unione Europea, anzi uno dei fondatori, e suoi soggetti societari operano liberamente, come è giusto che sia nel territorio dell’Unione in virtù dei principi che hanno creato un’area di mercato comune. Ma il Granducato è anche una nazione che ama la riservatezza societaria e bancaria. I vantaggi sono ben chiari.

07 Settembre 2007

Fonte: Dagospia
 
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