Sono passati tre anni dal primo post, si sono sprecate ipotesi e numerosi thread ma la sostanza è che una bolla per essere tale deve esserla agli occhi della massa e non solamente dell'addetto ai lavori.
Come Greenspan nel 1998 parlava di bolla irrazionale (e tutti sappiamo che la bolla è esplosa a ben altri livelli) così da oltre tre anni si parla di prezzi degli immobili troppo elevati ma si continua a salire. E se in alcune realtà cominciano ad esserci degli scricchiolii non si può assolutamente generalizzare.
Ogni abitazione fa a se per tipologia, località e condizioni.
Le dichiarazioni, anche di principalli attori economici internazionali, che parlano di rischi di bolla sull'immobiliare si sprecano ma, insisto, rimango dell'idea che le inversioni si hanno con il cambiamento della percezione delle masse.
Un esempio locale, Milano, e il rapporto Gabetti della scorsa settimana:
Chi cerca casa a Milano tiri un sospiro di sollievo: la corsa a passo di carica dei prezzi del metro quadro sarebbe finita. Ciò non significa che sia alle porte un’inversione di tendenza, semplicemente i prezzi del mattone si stanno stabilizzando. E l’anno in corso dovrebbe portare un contenuto più 3 per cento, di poco sopra al tasso d’inflazione. La tendenza emerge dal rapporto Gabetti sul mercato immobiliare italiano. Lo studio fa anche un bilancio del 2004: l’anno scorso in città prezzi in salita tra il 5 per cento delle zone di pregio e il 2,5 per cento del centro. In compenso i box valgono ormai quanto un monolocale. Mentre gli affitti sono dimagriti anche del 5-6 per cento.
AFFITTI IN DISCESA - Nel 2004 l’offerta di abitazioni da affittare è cresciuta in media del 15 per cento in tutta la città. Per ora i canoni sono diminuiti solo nel semicentro o in periferia, con un ribasso medio del 6,4 per cento. Restano stabili le locazioni in centro. Ma - secondo Gabetti - è plausibile una discesa nel 2005. Anche del 20 per cento.
Fonte:
Corriere della Sera del 04.02.2005
Quindi a Milano abbiamo prezzi stabili sull'inflazione e rendimenti in discesa.
La cosa è nota da parecchi mesi, basta leggersi i report periodici delle principali società di compravendita immobiliare. Ma la massa lo sa?
Nessuno può assicurarci se si tratta di normale storno dopo anni di salita o inizio di una inversione dei corsi e chiunque non faticherebbe a trovare argomenti per sostenere sia l'ipotesi di un proseguimento dei rialzi che il suo contrario.
Come tutte le altre tipologie di investimento anche quello immobiliare non può quindi non valutare complessivamente quelle che sono analisi del mercato, livello di propensione al rischio, percentuale di capitale investito, orizzonte di tempo dell'investimento...