Questa strana corsa al mattone.

Paul Krugman

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A prescindere dallo strano dato odierno sulla vendita di case esistenti in Usa, cosa pensate di questa corsa al mattone che attraversa la penisola?

Dalle mie parti le agenzie immobiliari sono sotto assedio, arrivano facoltosi signorotti disposti a mettere soldi su soldi per comprare immobili, che sia il segnale di come e dove andrà l'economia?

E poi ci sono troppi big della finanza che creano fondi immobiliari, a me questo pare strano, per non dire di peggio.
 
Porterà mica sfiga? Speriamo di no.

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Monday February 25, 10:12 am Eastern Time
Existing Home Sales Surge to Record in January
WASHINGTON (Reuters) - Sales of U.S. existing homes soared by a record 16.2 percent in January to a strongest-ever pace of 6.04 million units, amid mild weather and rebounding consumer confidence, a trade association said on Monday.

Previously owned homes, the largest category of home sales, eclipsed the previous record -- a seasonally adjusted annualized pace of 5.49 million units -- set in August 2001, the National Association of Realtors said.

January's pace crushed forecasts of analysts polled by Reuters, who had expected a pace of 5.25 million units.
 
Mattone vecchio fa buon brodo. E quello nuovo?

Wednesday February 27, 10:07 am Eastern Time
New Home Sales Fell Sharply in January
WASHINGTON (Reuters) - Sales of new U.S. homes plunged 14.8 percent in January in their biggest decline in eight years, the government said on Wednesday, a setback for an economy seeking evidence of a rebound.

New homes were sold at a seasonally adjusted annual rate of 823,000 last month, down from a revised 966,000 pace in December, the Commerce Department said. January home sales fell well short of the expectations of analysts polled by Reuters, who had forecast a 936,000 sales pace.

The drop is the biggest since a 23.8 percent decline in January 1994, and the level of sales is the lowest since June 2000.
 
Il mattone piace sempre di più.

16:02 Usa: spese per costruzioni in gennaio +1.5%
.. ..
Il dato precedente è stato rivisto a +0.5% (contro 0.2% m/m); la stima di consenso si attestava a 0.2% m/m. Il dato segna la crescita più sostenuta dal gennaio 2001
 
il valore registrato rappresenta il record

da quando esiste questa statistica (1964).

direi che ciò molto indicativo per quel che sostieni :cool:
 
Re: Il mattone piace sempre di più.

Scritto da Paul Krugman
16:02 Usa: spese per costruzioni in gennaio +1.5%
.. ..
Il dato precedente è stato rivisto a +0.5% (contro 0.2% m/m); la stima di consenso si attestava a 0.2% m/m. Il dato segna la crescita più sostenuta dal gennaio 2001

Be'.. in America non sanno neanche cosa siano i mattoni... usano il compensato... :D :D
 
Re: Re: Il mattone piace sempre di più.

Scritto da luigir


Be'.. in America non sanno neanche cosa siano i mattoni... usano il compensato... :D :D

SSCCCCHHHHH , se passa Jupa :D :D :D :D :D
 
Re: Re: Re: Il mattone piace sempre di più.

Scritto da generali1984


SSCCCCHHHHH , se passa Jupa :D :D :D :D :D

jupa... jupa.... ah Sì! Ora mi ricordo, il testimonial di Bush!

Non ti proeccupare non passa da queste parti oggi diceva di aver perso il cagnolino che aveva chiamato "recessione"... Strani sti americani!
 
Scritto da Paul Krugman
A prescindere dallo strano dato odierno sulla vendita di case esistenti in Usa, cosa pensate di questa corsa al mattone che attraversa la penisola?

Dalle mie parti le agenzie immobiliari sono sotto assedio, arrivano facoltosi signorotti disposti a mettere soldi su soldi per comprare immobili, che sia il segnale di come e dove andrà l'economia?

E poi ci sono troppi big della finanza che creano fondi immobiliari, a me questo pare strano, per non dire di peggio.

Il nonsenso è che i prezzi attuali degli immobili sono alti rispetto a solo qualche anno fà, eppure c'è una costruzione di capannoni e case mai vista.

Forse dico una stupidata, ma il tutto può ricondursi ai presunti (non so se sia passata la legge in materia) controlli dei c/c.
Il nero dovranno pure metterlo da qualche parte.

G.B.
 
Re: Re: Questa strana corsa al mattone.

Scritto da Grande Bestia


Il nonsenso è che i prezzi attuali degli immobili sono alti rispetto a solo qualche anno fà, eppure c'è una costruzione di capannoni e case mai vista.

Forse dico una stupidata, ma il tutto può ricondursi ai presunti (non so se sia passata la legge in materia) controlli dei c/c.
Il nero dovranno pure metterlo da qualche parte.

G.B.

Forse la motivazione è più complessa. Le cause possono essere parecchie.
Per esempio i bassi tassi di interesse sia per i mutui che per i titoli di stato per cui viene detto da molti "meglio il mattone".
Aggiungerei anche la fuga dall'azionario dei mesi scorsi e poi le delusioni successive dell'obbligazionario, che a perere mio hanno fatto scappare molta gente dagli investimenti finanziari.
Leggendo i giornalini delle agenzie immobiliari della mia città noto poi che in vendita, per il 90%, ci sono riguardo alle case, immobili su strade rumorose, mal posizionati o a prezzi troppo alti.
Riguardo ai capannoni siamo arrivati a dei prezzi per gli affitti, che spostandosi di 20/30 km, con la stessa cifra si paga un mutuo.


Bye
 
si susseguono le operazioni di quotazione di società immobiliari.

Ad aprire le danze è stato proprio lui: Tronchetti con la sua Pirelli real Estate

ora si è aggiunto anche Astaldi, secondo costruttore italiano.

alcune fonti sostengono che la società si è posta l'obiettivo di far partire l'operazione di collocamento entro metà maggio.

chissà perchè tutta questa smania/fretta...... :rolleyes:
 
Scritto da R.J.Shiller
si susseguono le operazioni di quotazione di società immobiliari.

Ad aprire le danze è stato proprio lui: Tronchetti con la sua Pirelli real Estate

ora si è aggiunto anche Astaldi, secondo costruttore italiano.

alcune fonti sostengono che la società si è posta l'obiettivo di far partire l'operazione di collocamento entro metà maggio.

chissà perchè tutta questa smania/fretta...... :rolleyes:

La fretta è dettata dal grosso numero di immobili che si sono ritrovati sul groppone,e siccome costano ,e ai prezzi che li vogliono vendere loro non li vuole nessuno,allora cercano di raccattare soldi dove riescono.

Miguelangel
 
Dimenticavo ;Basta vedere quanti spin-off stanno facendo Banche e Assicurazioni.

Miguelangel
 
da leggere

http://www.ilsole24ore.com/SoleOnLi...orto_nomisma_marzo02.rtf?codid=22.0.707441308

(o forse andava già capito qualche mese fa
il target minimo dell'anno l'ho già fatto prendendo gli immobiliari a fine 2001 e vendendo e pentendomibb)

comunque i motivi sono quelli già detti

1) basso costo opportunità (mutui)
2) fine (o presunta fine?) agevolazioni fiscali
3) insoddisfazione per rendimenti alternativi
4) atavica predisposizione per la casa di proprietà
 
..lo trasportiamo ? :D

.denghiù.... :D :bow:

Claudio :)
 
..corsa ancora in atto !?


Forum Davos: m.Stanley, Negli Usa Abitazioni Come Bancomat
(ASCA) - Roma, 26 gen - Negli Stati Uniti si sta creando una bolla speculativa sugli immobili, che rischia di portare ad un razionamento del credito: l'allarme e' stato dato da Stephen Roach, capo economista di Morgan Stanley, nel corso del World Economic Forum di Davos. Secondo Roach i consumatori statunitensi, troppo indulgenti con se stessi, hanno preso l'abitudine di usare le proprie abitazioni come dei giganteschi bancomat, con cui si finanziano i loro acquisti. ''Siamo all'inizio di una bolla speculativa sulle abitazioni residenziali - ha detto - ed i consumatori lo sanno: per questo stanno trasformando le loro case in giganteschi bancomat. I tassi di interesse statunitensi devono salire, ha aggiunto, e di questo dovra' occuparsene il successore di Alan Greenspan, chiunque sara'''.
 
Sono passati tre anni dal primo post, si sono sprecate ipotesi e numerosi thread ma la sostanza è che una bolla per essere tale deve esserla agli occhi della massa e non solamente dell'addetto ai lavori.
Come Greenspan nel 1998 parlava di bolla irrazionale (e tutti sappiamo che la bolla è esplosa a ben altri livelli) così da oltre tre anni si parla di prezzi degli immobili troppo elevati ma si continua a salire. E se in alcune realtà cominciano ad esserci degli scricchiolii non si può assolutamente generalizzare.
Ogni abitazione fa a se per tipologia, località e condizioni.

Le dichiarazioni, anche di principalli attori economici internazionali, che parlano di rischi di bolla sull'immobiliare si sprecano ma, insisto, rimango dell'idea che le inversioni si hanno con il cambiamento della percezione delle masse.


Un esempio locale, Milano, e il rapporto Gabetti della scorsa settimana:

Chi cerca casa a Milano tiri un sospiro di sollievo: la corsa a passo di carica dei prezzi del metro quadro sarebbe finita. Ciò non significa che sia alle porte un’inversione di tendenza, semplicemente i prezzi del mattone si stanno stabilizzando. E l’anno in corso dovrebbe portare un contenuto più 3 per cento, di poco sopra al tasso d’inflazione. La tendenza emerge dal rapporto Gabetti sul mercato immobiliare italiano. Lo studio fa anche un bilancio del 2004: l’anno scorso in città prezzi in salita tra il 5 per cento delle zone di pregio e il 2,5 per cento del centro. In compenso i box valgono ormai quanto un monolocale. Mentre gli affitti sono dimagriti anche del 5-6 per cento.

AFFITTI IN DISCESA - Nel 2004 l’offerta di abitazioni da affittare è cresciuta in media del 15 per cento in tutta la città. Per ora i canoni sono diminuiti solo nel semicentro o in periferia, con un ribasso medio del 6,4 per cento. Restano stabili le locazioni in centro. Ma - secondo Gabetti - è plausibile una discesa nel 2005. Anche del 20 per cento.

Fonte: Corriere della Sera del 04.02.2005


Quindi a Milano abbiamo prezzi stabili sull'inflazione e rendimenti in discesa.
La cosa è nota da parecchi mesi, basta leggersi i report periodici delle principali società di compravendita immobiliare. Ma la massa lo sa?

Nessuno può assicurarci se si tratta di normale storno dopo anni di salita o inizio di una inversione dei corsi e chiunque non faticherebbe a trovare argomenti per sostenere sia l'ipotesi di un proseguimento dei rialzi che il suo contrario.

Come tutte le altre tipologie di investimento anche quello immobiliare non può quindi non valutare complessivamente quelle che sono analisi del mercato, livello di propensione al rischio, percentuale di capitale investito, orizzonte di tempo dell'investimento...
 
~Qohèlet~ ha scritto:
Sono passati tre anni dal primo post, si sono sprecate ipotesi e numerosi thread ma la sostanza è che una bolla per essere tale deve esserla agli occhi della massa e non solamente dell'addetto ai lavori.
Come Greenspan nel 1998 parlava di bolla irrazionale (e tutti sappiamo che la bolla è esplosa a ben altri livelli) così da oltre tre anni si parla di prezzi degli immobili troppo elevati ma si continua a salire. E se in alcune realtà cominciano ad esserci degli scricchiolii non si può assolutamente generalizzare.
Ogni abitazione fa a se per tipologia, località e condizioni.

Le dichiarazioni, anche di principalli attori economici internazionali, che parlano di rischi di bolla sull'immobiliare si sprecano ma, insisto, rimango dell'idea che le inversioni si hanno con il cambiamento della percezione delle masse.


Un esempio locale, Milano, e il rapporto Gabetti della scorsa settimana:

Chi cerca casa a Milano tiri un sospiro di sollievo: la corsa a passo di carica dei prezzi del metro quadro sarebbe finita. Ciò non significa che sia alle porte un’inversione di tendenza, semplicemente i prezzi del mattone si stanno stabilizzando. E l’anno in corso dovrebbe portare un contenuto più 3 per cento, di poco sopra al tasso d’inflazione. La tendenza emerge dal rapporto Gabetti sul mercato immobiliare italiano. Lo studio fa anche un bilancio del 2004: l’anno scorso in città prezzi in salita tra il 5 per cento delle zone di pregio e il 2,5 per cento del centro. In compenso i box valgono ormai quanto un monolocale. Mentre gli affitti sono dimagriti anche del 5-6 per cento.

AFFITTI IN DISCESA - Nel 2004 l’offerta di abitazioni da affittare è cresciuta in media del 15 per cento in tutta la città. Per ora i canoni sono diminuiti solo nel semicentro o in periferia, con un ribasso medio del 6,4 per cento. Restano stabili le locazioni in centro. Ma - secondo Gabetti - è plausibile una discesa nel 2005. Anche del 20 per cento.

Fonte: Corriere della Sera del 04.02.2005


Quindi a Milano abbiamo prezzi stabili sull'inflazione e rendimenti in discesa.
La cosa è nota da parecchi mesi, basta leggersi i report periodici delle principali società di compravendita immobiliare. Ma la massa lo sa?

Nessuno può assicurarci se si tratta di normale storno dopo anni di salita o inizio di una inversione dei corsi e chiunque non faticherebbe a trovare argomenti per sostenere sia l'ipotesi di un proseguimento dei rialzi che il suo contrario.

Come tutte le altre tipologie di investimento anche quello immobiliare non può quindi non valutare complessivamente quelle che sono analisi del mercato, livello di propensione al rischio, percentuale di capitale investito, orizzonte di tempo dell'investimento...

ottime discussioni e interessantissime - mi piacerebbe pero' avere un sereno giudizio su questa considerazione :
1-e' vero che in america c'e' la bolla , ma e' anche vero che il $ e' passato in 3 anni da 0,82 per 1 euro a 1,30

2-la situazione italiana non e', oppure lo e', paragonabile a quella usa ?

3-in italia all'ingresso dell'euro , e' stato per primo lo stato che ha raddoppiato l'inflazione portando il costo dei servizi , tasse e bolli al doppio che erano in lire , esempio per tutti il bilgietto bus da 1000 lire a 1 euro , ma potremmo parlare delle tasse su acquisto casa , e gli infiniti balzelli , sigarette e no....a quel punto chi puo , cioe ' chi non e' a stipendio fisso , e' gioco forza che si adegui , raddoppiando i costi di vendita e servizi ... o no ?
perche' gli immobili , con una svalutazione reale in tre anni che e' altissima , avrebbero dovuto non adeguarsi ?

4- e poi , i costi italiani sono simili a quelli europei o sono maggiori ?
la scorsa settimanan a salisburgo 1 completo nuovo pura lana per ragazza a euro 27 in negozio ...quanto sta in italia ?

sono molto gradite riflessioni e risposte - grazie
 
Sabato in macchina ho sentito una intervista a Guidalberto Guidi ex qualcosa di Confindustria e industriale dell'energia che diceva che nei prossimi 5 anni, governo destra o di sinistra, per quanti tavoli di concertazione fra governo imprese e sindacati, leggi di sostegno etc almeno il 50/60% della capacita' manufatturiera italiana verra' delocalizzata all'estero. Perche' quando un operario italiano, o europeo ma preoccupiamoci di noi, costa 20 euro all'ora e il suo omologo cinese 0,5 euro si deve delocalizzare senza se o senza ma.

Quale potra' essere l'effetto di questo sul mercato immobiliare e' facile da valutare. A cominciare dai capannoni industriali costruiti a bizzeffe per un uso dissennato della legge Tremonti. Gia' adesso girando per le zone industriali (almeno qui nel veneto) si vedono solo cartelli di affittasi\vendesi.

E sul mercato residenziale? Penso ai 650 operai della De Longhi (per restare nel veneto) che vengono lasciati a casa, per non parlare di quelli dell'indotto.
Quanti di questi hanno sulle coste un mutuo contratto per acquistare l'appartamento? E' vero che da noi c'e' la rete della soidarieta' famigliare che aiuta in questi casi, ma quando i 650 saranno 650.000 cosa succedera'?

Giovanni
 
Mister B ha scritto:
..corsa ancora in atto !?


Forum Davos: m.Stanley, Negli Usa Abitazioni Come Bancomat
(ASCA) - Roma, 26 gen - Negli Stati Uniti si sta creando una bolla speculativa sugli immobili, che rischia di portare ad un razionamento del credito: l'allarme e' stato dato da Stephen Roach, capo economista di Morgan Stanley, nel corso del World Economic Forum di Davos. Secondo Roach i consumatori statunitensi, troppo indulgenti con se stessi, hanno preso l'abitudine di usare le proprie abitazioni come dei giganteschi bancomat, con cui si finanziano i loro acquisti. ''Siamo all'inizio di una bolla speculativa sulle abitazioni residenziali - ha detto - ed i consumatori lo sanno: per questo stanno trasformando le loro case in giganteschi bancomat. I tassi di interesse statunitensi devono salire, ha aggiunto, e di questo dovra' occuparsene il successore di Alan Greenspan, chiunque sara'''.

Usa: Indice Mutui-Casa Sale Del 4,2%; Rifinanziamenti +7,8%
(ANSA-BLOOMBERG) - ROMA, 9 FEB - L' indice delle richieste di finanziamento ipotecario negli Stati Uniti sale per la seconda settimana consecutiva trainato dal basso livello dei tassi sui mutui trentennali. Il tasso medio sui mutui a 30 anni é infatti sceso la scorsa settimana ai minimi da marzo 2004 al 5,48% (da 5,61% della settimana precedente). L'indice generale ha segnato una crescita del 4,2% a quota 735,9 da 706,4 della settimana precedente. Un incremento dovuto soprattutto all'aumento delle richieste di rifinanziamento di mutui già in essere: l'indice ha infatti registrato un incremento del 7,8% a 2.430,7 punti da 2.253,9 della settimana prima.
Lo strumento del rifinanziamento su mutui già esistenti è molto utilizzato dai cittadini americani per alimentare la propria liquidità e sostenere i consumi personali.
Quanto alle domande di mutuo finalizzate all' acquisto effettivo di una casa, sono salite a quota 444,6 da 440,3 della settimana prima. (ANSA)
 
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