Agli appassionati di AT, consiglio la visione di questo bel video di Giovanni Lapidari, un trader di indubbio valore ... direi che esso mostra tutti i pregi e i difetti dell'At ... interessante la interazione di una visione "classica" dell'AT con un approccio + "progressivo" fondato sulla modalità a dispersione tick e sui poc ... chi conosce lapidari sa l'importanza che attribuisce ai livelli di Fibonacci ... a tal proposito, segnalo quest'affermazione che ognuno valuterà come crede: " i livelli di Fibonacci sono numeri che, per motivi che ai più (me compreso) sono oscuri, il mercato non può fare a meno di sentire" ... infine, un consiglio a giovanni lapidari ... la sua analisi è affascinante, ma trascura completamente il profilo degli open interest ... il 19 luglio lapidari formulava una previsione ribassista del mercato ... gli OI sullo stoxx (non seguo quelli sul dax) smentivano tale previsione ... alla fine, mi pare abbiano avuto ragione gli OI ... forse è il caso che lapidari aggiunga alle sue belle analisi anche lo studio di quest'ulteriore tassello del mosaico ...
http://www.you-videolive.it/index.php?hash=ae14ca518f4e38eb801bd76601a038f6
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Buongiorno a tutti. Ho avuto notizia da un amico che su questo spazio c'era un intervento da parte di un collega su un video che avevo inserito su Internet il 19 luglio (ne approfitto anche per rispondere a Roberto sulla faccenda maestro/collega: tranquillo, forse è un po' che non ci vediamo, ma sono sempre il Lapidari che hai conosciuto).
Dando un veloce sguardo al contenuto di questo thread sulle opzioni (argomento sul quale sono poco preparato) si può veramente dire che siete tutti piuttosto professionali e competenti, a partire dal collega Fimira, al quale adesso intendo rivolgermi per il suo commento al mio video.
Anzitutto ti ringrazio per avermi citato, anche se il filmato che ho inserito su you videolive è una cosa senza pretese, anche per la sua breve durata, e voleva soltanto avere l'obiettivo di porre l'attenzione su come si poteva
lavorare sulle zone di prezzo/volume in un modo un po' diverso dal solito per ricavarne interessanti proiezioni.
In effetti però io nel video ho soltanto detto che i mercati – durante la settimana - dovevano fare minimi più bassi di quelli che avevano registrato tra venerdì 16 e la prima parte della seduta di lunedì 19. E così è stato.
Non ricordo però di aver detto che la settimana si sarebbe conclusa a ribasso, anche perché sono da mesi che continuo a ripetere che i mercati azionari sono strutturalmente rialzisti, e che ogni sciacquata di vendite viene sempre comprata dalle mani forti.
La sensazione che nel breve i minimi non fossero però del tutto definitivi l’ho poi confermata il giorno successivo durante un'intervista telefonica realizzata per la trasmissione linea mercati trading del canale ClassCnbc, nella quale testualmente ho detto che le borse avevano bisogno di tutta una certa serie di spunti per salire (spunti che ancora non vedevo), che dovevano scendere ancora e alla precisa domanda di Giuseppe di Vittorio sui livelli da seguire dissi che il Dax a 6020 non l'avrei comprato, ma a 5920/910 l'avrei invece fatto.
Lavorando molto sui livelli di prezzo, è stato un intento che puntualmente ho messo in pratica, e questo lo sanno bene i colleghi che mi seguono quotidianamente sul sito e che quindi possono in qualunque momento “testarmi il polso”.
Tutto questo serve solo per dire che, quando mi capita di rilasciare pareri/interviste o inserire video nei quali spiego le mie idee sul mercato, il tutto va inteso all'interno del mio personale modo di operare, che all'80% inizia e termina nell’intraday. Peraltro il video in questione aveva individuato con buona precisione l’area di minimo e/di supporto del dax (le due linee parallele quasi affiancate fra loro, cosa che nel mio modo di vedere il grafico rafforza sempre l’importanza di alcuni supporti e/o resistenze).
La questione dell'open interest è invece di estremo interesse, e sicuramente i contributi che il collega Fimira (e non solo lui, peraltro) inserisce su questo thread la dicono lunga sulla sua/vostra competenza.
Per quanto mi riguarda, ho affrontato suo tempo la questione se utilizzarli o meno all'interno del mio metodo di lavoro; ho poi deciso di non farlo per due motivi.
Il primo è che non sempre è facile reperire dati aggiornati, e io ho bisogno la sera di avere tutti i miei numeri in ordine.
In secondo luogo, mi sono fatto l'idea che l'open interest contenga sì dettagli sulle attese dei grandi investitori, ma che le stesse non siano comunque rappresentative di posizioni di breve termine, e poiché io sono invece un operatore abbastanza mordi e fuggi preferisco utilizzare altri tipi di analisi.
Mi sono infatti creato un sistema che ricostruisce con buona approssimazione come e dove sono posizionate le mani forti, e per adesso ne ricavo più che buone soddisfazioni.
Chiedo scusa per la lunghezza del mio intervento ma, ripeto, è stato un piacere per me poter leggere su questo thread contenuti professionali che mi hanno arricchito.
Un cordiale saluto a tutti.
Giovanni Lapidari.