Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il non dimentichiamo che la maggior parte degli stati mondiali ha grosse riserve di dollari e grossi stocks di bonds in dollari. alla Cina, per esempio, potrebbe non star bene che le riserve diminuiscano sempre piu'. Io credo che in questo momento il dollaro forte sia opportuno per l'europa. Gia' i cinesini vogliono alzare i loro prezzi del 30%. poi magari fra 4 o 5 anni l'euro diventera' di nuoov una moneta leader- Comunque, chi ha dollari puo' compare bonds in dollari. alla fine, riceve cedole in dollari e sono naturalmente piu' pesanti.
una soluzione ottimale non esiste.
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