....è in partenza dal 1° Binario il treno per.....

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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maf@lda

il bello, il buono, il giusto
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Se potessero parlare i marciapiedi di una stazione ferroviaria quante cose potrebbero raccontare! Gioia e tristezza si confondono, ancora oggi, durante quei minuti di attesa fra arrivi e partenze. Quanto sono lunghi quei momenti durante i quali scruti l'orizzonte sperando di intravedere la sagoma del treno che sta per arrivare, perchè stai per abbracciare una persona cara....ma l'orologio corre veloce quando stai per dire addio a chi vuoi bene, mentre vorresti che il tempo si fermasse!
Qualche valigia di cartone si vede ancora, anche quelle tenute strette da qualche cordone d'emergenza...quanti oggetti cari e di conforto contenevano, e contengono ancora, le povere valigie degli emigranti.
I film dei mitici anni 60 ci raccontano di mariti premurosi che durante l'estate caricavano, molto affranti ;) moglie e figli sui treni diretti verso località turistiche......"Mi mancherai, cara, sarà difficile stare lontano da te, arrangiarmi....ma stai tranquilla!"
Vogliamo incominciare questo viaggio in treno?
Ciuf...ciuf......in carrozza!:D
 

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IL TRENO
R.Cocciante -

E il treno corre forte il treno va lontano
e il quadro cambia sempre là dietro al finestrino
io non ho avuto il tempo di stringere la mano
io non ho avuto il tempo di dire una parola
per asciugare il pianto di una madre che resta sola
per sciogliere quel nodo che mio padre aveva in gola

Ma il treno va lontano il treno porta via
e batte un tempo strano lungo la strada mia
più indietro c'è un bambino col naso che gli cola
poi vengono gli amici dei tempi della scuola
l'amore chiuso al bagno con una mano sola
le canzoni sconce urlate a squarciagola

Ma il treno corre forte e il treno adesso vola
sulle distese immense di ciclamini viola
sulle colline dolci coperte da lenzuola
sopra quei balli tristi coi buchi nella suola
sopra le notti spese in cerca di *******
sui versi di Pavese sulle promesse vane

Ma il treno corre forte su tutta la mia vita
che passa via veloce che sfugge fra le dita
risento la sua voce si riapre la ferita
la gioventù è passata per non ritornare mai più

Ma il treno va lontano e non si è mai fermato
ma gli occhi di quest' uomo conservano il passato
e adesso vedo i visi di gente sconosciuta
che cerca nei sorrisi la libertà perduta
la zingara fortuna che scopre le mie carte
che legge nella luna quale sarà la sorte

Ma il treno corre forte si fermerà soltanto
quando qualcuno un giorno mi chiamerà nel vento
na na na na na na na na na ..... (ad libitum)

http://www.youtube.com/watch?v=-h7blkXqDg8
 

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La notte del 25 giugno 1941 il comandante della 14a Divisione dell'esercito romeno, generale Stavrescu ordinò l'arresto di tutti gli Ebrei.
Migliaia furono i prigionieri. Donne e bambini furono rilasciati quasi subito. Circa 6.500 uomini vennero fucilati immediatamente o durante il saccheggio cui venne sottoposto il quartiere ebraico. Chi rimase vivo venne tenuto in detenzione.
Dopo cinque giorni, il 30 giugno, circa 4.400 prigionieri Ebrei vennero caricati su due treni. I carri bestiame vennero sigillati, non fu distribuita acqua o cibo. Nel caldo terribile dell'estate i treni partirono senza una destinazione precisa poiché non era stato predisposto alcun centro di raccolta all'interno del Paese. Gli Ebrei cominciarono a morire di sete. Ogni tanto il treno veniva fermato in aperta campagna e i cadaveri venivano gettati dai treni. I contadini delle zone circostanti accorrevano per spogliare i cadaveri di tutto ciò che poteva avere valore.
Così - quando i due treni arrivarono a destinazione, uno a Calarasi ed un altro a Podul Iloaiei - i sopravvissuti erano meno di un migliaio.
L'orrore di quelle giornate venne raccontato più tardi da uno scrittore italiano che si trovava come corrispondente di guerra a Iasi, Curzio Malaparte.:'(
 

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Il colonnello Gustavo Reisoli: libro “La conquista di Plava”. “…. all’alba, improvvisamente con un sinistro rumore di ferraglia, irrompe a Prilesje un treno blindato, con subito scrosciare di mitragliatrici e tuonare di cannone, portando un vero scompiglio fra gli zappatori intenti ad allestire il materiale da ponte. Formato da una locomotiva al centro e da due vagoni corazzati in testa e in coda, esso era destinato a fare improvvise apparizioni sulla ferrovia dell’Isonzo, a monte e a valle di Gorizia, per impedire, sopra tutto, i nostri passaggi del fiume. L’intervento della nostra artiglieria e l’interruzione della linea, immediatamente praticata, gli impedirono di ritentare la prova. Dopo questi avvenimenti, il giorno passò in un reciproco vigilarsi.”
 

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Liebesexpress, il treno dell'amore per singles

Dopo i viaggi organizzati per singles, i raduni, i party in discoteca ecc… arriva adesso un treno speciale che dovrebbe favorire l’approccio tra i cuori solitari. Si chiama “Liebesexpress” (traducibile con “treno dell’amore”) e viaggia sulla tratta Norimberga-Monaco.

Ovviamente si può salire sul treno dell’amore solo se si è singles. Ci si registra al “single-dating check in” e come si debba provare il proprio status non l’ho capito.
 

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LETTERA ALLA MADRE
di Salvatore Quasimodo

Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono in pace con me,
ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d'amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo." - Finalmente, dirai,
due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
"Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti
che portavano mandorle e arance, alla foce dell'Imera,
il fiume pieno di gazze, di sale, d'eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell'ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima mater.
 

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Portami via non ti fermare
Musica sia questo rumore


Il Treno

Il ferro su ferro che si logora piano
è un rumore che mi porta lontano
Rumore di gente e di gente che parte
E c'è già qualcuno che sta chiudendo le porte
L'uomo col cappello lancia l'ultimo sguardo
E c'è un signore in blu che arriva in ritardo
L'uomo col cappello ci farà partire
Anche se forse oggi lui non ha voglia di fischiare

Ed il ferro si muove e la mente si sente più libera ma
Scusi lei dove va
Vado via
Portami via non ti fermare
Musica sia questo rumore

Ed un lento arrivare di valigie diverse
Piene di vestiti di ricordi e di occasioni perse
Due occhiali da sole su un completo da giorno
Per nascondere una notte di follie con l'amante di turno
La signora senza anelli ha trovato un appiglio
E mi racconta che forse finalmente ritroverà suo figlio
Fuori dai vetri tutto corre veloce
Ma i pensieri vanno lenti e non hanno una voce

Ed il mondo corre intorno a questo treno che sta
Prigioniero a metà della mente
Portami via non ti fermare
Musica sia questo rumore

http://www.youtube.com/watch?v=Y9s_l2gweEU
 
Adriano Celentano (1996) - Azzurro

Cerco l'estate tutto l'anno e all'improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge e sono solo quaggiù in città, sento volare
sopra i tetti un aeroplano che se ne va.

Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me, mi accorgo di non
avere più risorse senza di te, e allora io quasi quasi prendo il treno e
vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va.

Cerco un po' d'Africa in giardino, tra l'oleandro e il baobao,
come facevo da bambino, ma qui c'è gente, non si può più,
stanno innaffiando le tue rose, non c'è il leone, chissà dov'è.

Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me, mi accorgo di non
avere più risorse senza di te, e allora io quasi quasi prendo il treno e
vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va.

Sembra quand'ero all'oratorio, con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo in un cortile, a passeggiar.
Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar.

Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me, mi accorgo di non
avere più risorse senza di te, e allora io quasi quasi prendo il treno e
vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario va...

http://www.youtube.com/watch?v=8NsX_ayRSl4
 

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« Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione! »
(Il Perozzi)

Amici miei è un film italiano del 1975 diretto da Mario Monicelli.

Il progetto del film apparteneva a Pietro Germi, che non ebbe però la possibilità di realizzarlo a causa della prematura scomparsa[

Il film ruota intorno al racconto delle trovate goliardiche con le quali 5 amici cinquantenni, nella Firenze a cavallo degli anni sessanta e settanta, cercano di prolungare lo stato felice della propria infanzia, fuggendo le responsabilità ed i tormenti della vita adulta.


http://www.youtube.com/watch?v=Eh8bhtVJSJg&feature=related
amici miei scena treno
 

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Liebesexpress, il treno dell'amore per singles

Dopo i viaggi organizzati per singles, i raduni, i party in discoteca ecc… arriva adesso un treno speciale che dovrebbe favorire l’approccio tra i cuori solitari. Si chiama “Liebesexpress” (traducibile con “treno dell’amore”) e viaggia sulla tratta Norimberga-Monaco.

Ovviamente si può salire sul treno dell’amore solo se si è singles. Ci si registra al “single-dating check in” e come si debba provare il proprio status non l’ho capito.

Innamorarsi a 200 Km all'ora, nel 1997, uno scoop della Deutsche Bahn (ffss)

[http://www.faz.net/s/RubCD175863466...22BE017A39AEDCE57E~ATpl~Ecommon~Scontent.html
 
La scena degli schiaffi alla stazione è stata omaggiata da Paolo Villaggio nel film Fantozzi alla riscossa, con la sola differenza che il treno è in arrivo e non in partenza: per questo Fantozzi verrà poi malmenato dai passeggeri infuriati.

http://www.youtube.com/watch?v=Dsn3hf93o78
fantozzi - amici miei
 

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La scena è ripresa anche in "A spasso nel tempo" dove, nella Firenze del Quattrocento, Christian De Sica, Massimo Boldi e Marco Messeri tirano gli schiaffi alle persone affacciate alle carrozze e citano Amici miei.


http://www.youtube.com/watch?v=yeSElfklYHw
A spasso nel tempo trailer
 

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Posso inserire la colonna sonora ail tuo bellissimo thread???

Solo musica, niente parole, ed in sottofondo una batteria suonata con bacchette particolari che asomigliano alle fruste per sbattere le uova, ed ecco il rumore del treno che va...

 
Qualcsa di più leggero...

 
Anche i miei amatissimi Queen hanno viaggiato in treno...

 
Infine... un classico italiano

Guccini La Locomotiva

Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli...

Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pez.zenti
sembrava il treno anch' esso un mito di progresso
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti...

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite..

Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali,
parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria e illuminava l' aria
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia...

Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione,
un treno di lusso, lontana destinazione:
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori,
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori...

Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione,
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore:
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore...

E sul binario stava la locomotiva,
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno...

E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto.
Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura...

Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta,
nessuno immaginava di andare verso la vendetta,
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
"notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno..."

Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria:
"Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!"

E intanto corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice,
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice,
della grande consolatrice,
della grande consolatrice...

La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta...
con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava,
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo:
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava...

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva, come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia!
 
Mi e' venuta stalla mente questa!

 
Brava Maffy bel threadOK!
 
Ollallà ...che contributi "fichissimi":clap::bow::yes:OK!
C'è da "smanettarci" parecchio con i treni:yes:
In carrozza signori!;)
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Due carabinieri vicino alla ferrovia.
Passa un Eurostar a 200 km l'ora.
Un carabiniere dice all'altro:
"Ma hai visto che veloce quella locomotiva?"

E l'altro risponde: "Pero' anche i vagoni non scherzavano!!!"
 

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