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Ma c'è bisogno di banche private?
Maurizio Blondet 07 agosto 2009
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Negli USA, c'è uno Stato che sembra salvarsi dalla grande depressione: il North Dakota. Il suo tasso di disoccupazione è il più basso del Paese, e le imprese locali non soffrono di mancanza di credito. Ciò perchè il North Dakota ha, dal 1919, una sua banca pubblica, la Bank of North Dakota (1).
Ecco come funziona: tutti gli introiti fiscali dello Stato sono depositati in questa banca, che appartiene allo Stato. Con questa cifra come «riserva», usando il metodo del «credito frazionale» usato da tutte le altre banche private, la Bank of North Dakota dà prestiti e fidi per molte volte la «riserva».
Semplicissimo. La sola differenza è che la banca statale del North Dakota agisce per il bene dei suoi cittadini, non per i profitti degli azionisti e per i bonus miliardari dei manager, come le altre banche private. Per( L'articolo completo e' disponibile solo per gli abbonati )
Con la banca statale il North Dakota si salva dalla crisi
http://www.libero-news.it/articles/view/564694
| Economia |
Pubblicato il giorno: 11/08/09
L’altra faccia degli Usa
La California, per il momento, ha evitato la bancarotta ma 46 dei 50 stati americani sono insolventi e nei prossimi due anni potrebbero richiedere l’avvio della procedura prevista sui fallimenti. Uno dei quattro Stati dove i cittadini possono dormire sonni tranquilli è il North Dakota. Perché questo piccolo staterello con meno di 700.000 abitanti, conosciuto per il suo clima freddo, i suoi agricoltori isolati e un film di successo (Fargo) si salverà dalla depressione? Perché dal 1919 possiede l’unica banca del Paese di proprietà statale, la Bank of North Dakota. Creata per liberare gli agricoltori dalle grinfie dei banchieri degli altri Stati e dai magnati delle ferrovie.
Il funzionamento è semplice: per legge, lo Stato deve depositare tutti i propri fondi presso la banca e ne garantisce i depositi. Con questa cifra come «riserva», usando il metodo del «credito frazionale» usato da tutte le altre banche private, la Bank of North Dakota dà prestiti e fidi per molte volte la «riserva». Tre funzionari eletti vigilano sulla banca: il governatore, il procuratore generale e il commissario all’agricoltura. In sostanza, la banca opera come una banca dei banchieri, associandosi alle banche private per prestare denaro agli agricoltori, agli operatori del mercato immobiliare, alle scuole e alle piccole imprese. Eroga prestiti agli studenti e acquista le obbligazioni degli enti locali dalle istituzioni pubbliche. Lo stato non è limitato a spendere solamente il denaro che possiede: i banchieri certificati possono creare “credito” tramite voci contabili nei loro registri. Il sistema consente di finanziare i progetti infrastrutturali senza dover ottenere l’approvazione delle banche indipendenti o delle banche d’investimento. E di stabilire anche il tasso di interesse.
Solo utopìa? Nel Nord Dakota rispondono con i numeri: dal 2000 il Pil è aumentato del 56%, i redditi personali del 43% e i salari del 34%. Quest’anno lo Stato ha un avanzo di bilancio di 1,2 miliardi di dollari.
........ sono andato a cercare anche un'altra fonte (Libero) altrimenti qualcuno di voi non avrebbe neanche letto quelle quattro righe, visto che l'autore del primo articolo è Blondet.
Maurizio Blondet 07 agosto 2009
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Negli USA, c'è uno Stato che sembra salvarsi dalla grande depressione: il North Dakota. Il suo tasso di disoccupazione è il più basso del Paese, e le imprese locali non soffrono di mancanza di credito. Ciò perchè il North Dakota ha, dal 1919, una sua banca pubblica, la Bank of North Dakota (1).
Ecco come funziona: tutti gli introiti fiscali dello Stato sono depositati in questa banca, che appartiene allo Stato. Con questa cifra come «riserva», usando il metodo del «credito frazionale» usato da tutte le altre banche private, la Bank of North Dakota dà prestiti e fidi per molte volte la «riserva».
Semplicissimo. La sola differenza è che la banca statale del North Dakota agisce per il bene dei suoi cittadini, non per i profitti degli azionisti e per i bonus miliardari dei manager, come le altre banche private. Per( L'articolo completo e' disponibile solo per gli abbonati )
Con la banca statale il North Dakota si salva dalla crisi
http://www.libero-news.it/articles/view/564694
| Economia |
Pubblicato il giorno: 11/08/09
L’altra faccia degli Usa
La California, per il momento, ha evitato la bancarotta ma 46 dei 50 stati americani sono insolventi e nei prossimi due anni potrebbero richiedere l’avvio della procedura prevista sui fallimenti. Uno dei quattro Stati dove i cittadini possono dormire sonni tranquilli è il North Dakota. Perché questo piccolo staterello con meno di 700.000 abitanti, conosciuto per il suo clima freddo, i suoi agricoltori isolati e un film di successo (Fargo) si salverà dalla depressione? Perché dal 1919 possiede l’unica banca del Paese di proprietà statale, la Bank of North Dakota. Creata per liberare gli agricoltori dalle grinfie dei banchieri degli altri Stati e dai magnati delle ferrovie.
Il funzionamento è semplice: per legge, lo Stato deve depositare tutti i propri fondi presso la banca e ne garantisce i depositi. Con questa cifra come «riserva», usando il metodo del «credito frazionale» usato da tutte le altre banche private, la Bank of North Dakota dà prestiti e fidi per molte volte la «riserva». Tre funzionari eletti vigilano sulla banca: il governatore, il procuratore generale e il commissario all’agricoltura. In sostanza, la banca opera come una banca dei banchieri, associandosi alle banche private per prestare denaro agli agricoltori, agli operatori del mercato immobiliare, alle scuole e alle piccole imprese. Eroga prestiti agli studenti e acquista le obbligazioni degli enti locali dalle istituzioni pubbliche. Lo stato non è limitato a spendere solamente il denaro che possiede: i banchieri certificati possono creare “credito” tramite voci contabili nei loro registri. Il sistema consente di finanziare i progetti infrastrutturali senza dover ottenere l’approvazione delle banche indipendenti o delle banche d’investimento. E di stabilire anche il tasso di interesse.
Solo utopìa? Nel Nord Dakota rispondono con i numeri: dal 2000 il Pil è aumentato del 56%, i redditi personali del 43% e i salari del 34%. Quest’anno lo Stato ha un avanzo di bilancio di 1,2 miliardi di dollari.
........ sono andato a cercare anche un'altra fonte (Libero) altrimenti qualcuno di voi non avrebbe neanche letto quelle quattro righe, visto che l'autore del primo articolo è Blondet.