Case in vendita, poche offerte
un mese di attesa fa calare i prezzi
Odoardo Scaletti
Mediamente vengono richiesti appartamenti di circa novanta metri quadrati con un budget di 225mila euro
Dopo anni di crescita il mercato immobiliare genovese è in contrazione e chi vuole vendere deve rassegnarsi a spuntare prezzi inferiori rispetto al passato. E dotarsi di santa pazienza. Perché se fino a qualche tempo fa bastavano pochi giorni per chiudere l´affare, oggi i tempi si dilatano. Chi acquista aspetta senza fretta, sicuro che le richieste caleranno. Come. sistematicamente, accade.
Ma il mattone rimane un investimento sicuro. E´ quanto risulta dal XII rapporto Assimil, associazione per lo studio e l´informazione sui mercati immobiliari locali di cui fanno parte, tra gli altri, le Camere di Commercio di Genova e Savona, Banca Carige e Carisa, e una novantina di agenti immobiliari.
Ci vuole più tempo sia per vendere sia per affittare. Per la compravendita si è passati dai 200 giorni del 2007 ai 230 giorni del 2008, le locazioni vanno meglio, 85 giorni nel 2007, 90 nel 2008. Il gap medio nella compravendita tra il valore di richiesta e il prezzo effettivamente conseguito è quantificabile in circa il 17%. Domanda e offerta hanno difficoltà a incontrarsi, in quasi tutti i quartieri, anche per quanto riguarda dimensioni e tipo di immobile. Mediamente vengono richieste case di circa 90 metri quadrati con un budget di circa 225mila euro, mentre l´offerta è costituita da immobili in media di circa 110 mq con un prezzo superiore a 280mila euro. I prezzi calano. Per la compravendita si passa da un valore di 1.650 euro/mq registrato nel 2007 ai 1.600 euro/mq del 2008, con una flessione di circa il 3%. Il decremento dei prezzi si registra in tutto il territorio genovese, con punte superiori a Castelletto, Pegli e Rivarolo (circa 4%) e inferiori a Carignano, Centro Storico e Quarto-Sturla (circa 2%). I valori, comunque, restano molto differenziati, anche all´interno di uno stesso quartiere.
In linea la situazione del mercato nella Riviera di Levante: - 2,7%. Per quanto riguarda gli immobili destinati alla locazione, la riduzione media nel capoluogo è del 2,7%, passando da un valore medio di 72 euro/mq annui del 2007 ai 70 euro/mq annui del 2008. In sostanza, anche a Genova la crisi si fa sentire. «Ma l´immobiliare - avverte il presidente di Assimil, Lorenzo La Terra - è sempre un buon affare, se si raffrontano i dati degli ultimi 10 anni, dal 1999 al 2008, si vede che i valori immobiliari sono aumentati del 37% circa, con un incremento medio annuo del 3,7%, superiore all´inflazione e al rendimento di investimenti a basso rischio. Del resto - prosegue La Terra - il fenomeno del riallineamento dei prezzi delle case è stato meno evidente a Genova e in Liguria rispetto ad altre realtà italiane ed estere, dove si sono manifestate flessioni più evidenti, grazie alla particolare prudenza che ha caratterizzato gli operatori del mercato immobiliare genovese e ligure e a un´incidenza delle nuove costruzioni relativamente bassa». Per il 2009 si prevede che l´offerta si adegui alla domanda: i prezzi caleranno ancora e i volumi di compravendita saliranno.
(26 marzo 2009)
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