titolo bancario solido,dall'expandi al S&P 40? parte VII

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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sembrerebbe assestamento tranquillo..

hai solo guardato ? :rolleyes:

:mmmm: :no:


:)
 
SASSARI, 28 apr - L'Assemblea ordinaria degli azionisti del Banco di Sardegna (Gruppo BPER) ha approvato il bilancio 2005, chiuso con un utile netto di 54,3 milioni di euro (+27%), e deliberato la distribuzione di un dividendo per poco più di 22 milioni di euro. Il dividendo sarà di 0,50 centesimi lordi per le azioni di risparmio, di 0,47 per le privilegiate e di 0,44 per le ordinarie. Sarà messo in pagamento dall' 11 maggio, con "stacco" della cedola dall'8 maggio. L'esercizio della scorso anno dell'Istituto di credito ha fatto registrare una crescita (+2,5%) degli impieghi alla clientela ordinaria (7.984 milioni di euro) e della raccolta diretta (+1,3%) che è stata di 9.479 milioni. In lieve flessione (-1,4%) il margine di interesse che è stato di 295,1 milioni, mentre è stato consistente il calo dei costi operativi attestati a 305,7 mln contro i 319 del 2004. Le sofferenze nette sono rimaste sostanzialmente stabili (+1,2 milioni) con un'incidenza sul totale dei crediti pari al 2,8% e un indice di copertura del 71,8%.
 
slowdown ha scritto:
sembrerebbe assestamento tranquillo..

hai solo guardato ? :rolleyes:

:mmmm: :no:


:)
ho venduto cv e comprato bpe06....
il guadagno piccolissimo...lo ha fatto solo iwbank, ma almeno fra un mese ho le bpe e non debbo spettare il 3 di agosto......e non si sa mai che fra qualche giorno non ci sia un qualche benefattore che.....;) :D
 
Si torna ai valori pre movimento dei Bellosta-boys.
Niente di preoccupante.

slowdown ha scritto:
sembrerebbe assestamento tranquillo..

hai solo guardato ? :rolleyes:

:mmmm: :no:


:)
 
oggi buon denaro....
io per non sbagliarmi....guardando gli indici che salivano.......ho incrementato stamattina le bpe06 e nel pomeriggio la cv08 e l'azione piena......
stai a vedere ..... che i 50 non sono una utopia......

anche se a quel punto un adc con cv già oltre 110...... non avrebbe un gran senso....
 
slowdown ha scritto:
..non stai mai fermo.... :angry: :p :p


:)
avevo paura di uno storno..... avevo alleggerito, ma con bper non si può scherzare...quando parte...sale come un razzo e bisogna salire al volo...:D
 
Dovesse salire penso che Leoni,forte delle molte che ha ancora in saccoccia, tornerà in azione nei dintorni dell' aumento per portare il titolo attorno a 48.
A meno che non voglia derogare dalle sue consuetudini. ;) ;)

alegu ha scritto:
anche se a quel punto un adc con cv già oltre 110...... non avrebbe un gran senso....
 
oggi interessante possibilità di arbitraggio, anche se non lo è propriamente....., tra bpe e cv08.....

il guadagno è circa del 1,7% lordo........sempre nel caso si pensi di tenere le azioni almeno fino al 3 di agosto....
 
Il 6 maggio la consegna del Premio Ciliegia d’Oro a Guido Leoni Sabato 6 maggio, presso la storica Rocca di Vignola, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Ciliegia d’Oro 2005 a Guido Leoni, Amministratore Delegato del gruppo BpER. Il premio è assegnato dal Centro Studi di Vignola, organizzatore da venticinque anni del prestigioso riconoscimento assieme a Toschi, azienda da sempre sostenitrice della manifestazione. Vignola, 3 maggio 2006 – Si terrà sabato 6 maggio alle 18.30 nella Sala dei Contrari della Rocca di Vignola, la cerimonia di consegna del Premio Ciliegia d’Oro 2005. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Guido Leoni, Amministratore Delegato del gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Il premio, giunto quest’anno alla 25ma edizione, è organizzato con il sostegno di Toschi, azienda di Vignola da sempre a fianco dell’iniziativa e da sessant’anni protagonista nel panorama agroalimentare italiano. Alla cerimonia di consegna saranno presenti Roberto Adani, sindaco di Vignola, Massimo Toschi, Presidente del Centro Studi di Vignola e il Presidente della Cassa di Risparmio di Vignola Franco Rabitti; al giornalista Riccardo Borsari, invece, il compito di introdurre la figura di Guido Leoni. Il premio viene consegnato a personaggi di origini o radici emiliane che, in campo nazionale e internazionale, si sono particolarmente distinti nel settore sociale, culturale, industriale, commerciale, sportivo o umanitario. Quest’anno, per la prima volta, il premio va ad un esponente del mondo finanziario. La giuria ha assegnato il riconoscimento a Guido Leoni per il fondamentale contributo dato allo sviluppo economico provinciale e regionale, grazie ai successi ottenuti, sotto la sua guida, dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, oggi a capo di uno dei principali gruppi bancari nazionali. Nato a Reggio Emilia il 17 aprile 1940, Dottore in Scienze Economiche e Commerciali all'Università di Parma, Guido Leoni è dal 2003 Amministratore delegato della Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Ricopre, inoltre, il ruolo di Consigliere d'amministrazione di: Banca Popolare di Ravenna Spa, Banca Popolare del Materano Spa, Banca Popolare di Crotone, Banco di Sardegna, Em.Ro. popolare Spa. Guido Leoni si aggiunge così alla autorevole lista di predecessori (tra gli altri, Enzo Ferrari, Luciano Pavarotti, Franco Fontana, Luca di Montezemolo) che, a partire dal 1981, anno dell’istituzione del Premio, hanno ricevuto la Ciliegia d’Oro. Toschi Vignola Srl - famosa per le ciliegie sotto spirito e produttrice di amarene, liquori alla frutta, sciroppi e aceto balsamico di Modena – ha celebrato nel 2005 il 60° anniversario della propria fondazione.
 
zen007 ha scritto:
Dovesse salire penso che Leoni,forte delle molte che ha ancora in saccoccia, tornerà in azione nei dintorni dell' aumento per portare il titolo attorno a 48.
A meno che non voglia derogare dalle sue consuetudini. ;) ;)
oggi appena ha tentato di rompere i 48 .. hanno messo un muro in vendita a 48.....
 
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Vi è sfuggita la lunghissima intervista a Leoni sul Giornale ???
Il classico LEONI, non è cambiato nulla, non preoccupatevi !!!!!

La Superpopolare? È un’idea sbagliata» - di Massimo Restelli -


Leoni (Bper): «Aggregare è positivo ma l’Italia è un Paese fatto di tante “nazioni”. Occorre un approccio federale»

Massimo Restelli

nostro inviato a Modena

L'idea di promuovere una “Superpopolare” rischia di stridere con la situazione del Paese, «fatto di tante nazioni che sono le regioni. Creare 3-4 grandi gruppi cooperativi è un vantaggio ma questo non significa integrare quelli di dimensioni maggiori». Panciotto allacciato, aplomb da banchiere vecchio stampo, l'amministratore delegato Guido Leoni ci accoglie nel cuore di Popolare Emilia Romagna rivendicando la vicinanza a Bpi quanto ad approccio sul territorio. Al momento, tuttavia, l'obiettivo è crescere in «Piemonte, Liguria, Toscana e Lazio», cui si aggiunge l'invito alle consorelle di unire le forze in settori come il risparmio gestito e di considerare Meliorbanca la «banca d'affari delle Pmi».
Come considera il progetto di Superpopolare rilanciato da Mazzotta?
«Mi lascia perplesso. È difficile pensare a nozze dove si perde il riferimento al locale inteso come territorio di servizio. Se dovessimo confluire con Bpm seguirebbero problemi di sede e di governo. Si disperderebbe valore. Ecco perché Bper ha adottato un modello federale».
Eppure il pressing per scrivere il destino di Bpi appare in aumento?
«Prima di qualsiasi accordo occorre confrontare il modo di stare sul mercato: il modello più simile a Lodi sarebbe il nostro. Bper ha un localismo profondo, non ci sono investitori istituzionali e non siamo in mano ai sindacati. Contiamo 90mila soci, di cui oltre 70mila in Emilia Romagna e sono nostri clienti. Inoltre, gli spostamenti dei centri di governo hanno sempre avuto ripercussioni negative:




l'Emilia Romagna è stata terra di conquista e questo ci ha aiutato a diventare l'istituto di riferimento».
Che prospettive ha la ex Lodi?
«Il nucleo lombardo è difficilmente acquisibile per chiunque. La strategia di Divo Gronchi non mi pare sia aggregare la Lodi storica: c'è un problema di immagine per la città. Diversa la situazione di Reti Bancarie ma la scelta di integrarla nella capogruppo è il segnale che Bpi tenta di stare da sola. Ci potrà essere qualche scambio di sportelli, il resto sono ipotesi di scuola». Come vorrebbe evolvesse il sistema delle banche cooperative?
«La soluzione sarebbe sviluppare insieme alcuni mestieri e mettere a fattor comune le società prodotto: è l'idea da cui è nata Arca che poi, purtroppo, è stata molto ridimensionata. Sul retail ci deve, invece, essere concorrenza. Sarebbero poi opportuni una grande Sgr e, ma è più arduo, un presidio assicurativo condiviso».
Come crescerà il gruppo Bper?
«Continuiamo sulla nostra strada, siamo sempre stati chiamati a risanare. Ora che il quadro è in ordine, il Banco di Sardegna crescerà nel Tirreno. Abbiamo poi creato una società di credito al consumo che opera in tutta Italia».
Come sta andando l'esercizio?
«Sono 30 anni che abbiamo utili record, ci sarà anche il 31esimo. Stabilità e rendimento: questo è quello che una banca deve assicurare ai propri soci».
Qual è la vocazione di Meliorbanca?
«Diventare la banca d'affari delle Pmi. Trasformarsi nella Centrobanca di un tempo con partecipazioni industriali, con un ruolo nel credito e nell'advisory. Bper non ha desideri egemonici, è pronta a un progetto ambizioso a servizio dell'intero sistema».
Cosa c'è nel futuro di Italease?
«È un altro esempio di buona cooperazione. Bper, malgrado abbia proprie società specializzate, apporta molto lavoro per fedeltà al modello. Ci è anche stato chiesto di fare confluire le nostre controllate ma abbiamo ritenuto che non fosse opportuno».
Ma l'aumento di capitale di Bper è al servizio di altre acquisizioni. ..
«L'obiettivo è diventare una banca nazionale su basi regionali. Ci sono zone del Paese dove non siamo presenti o vogliamo rafforzarci come Piemonte, Liguria, Toscana e Lazio. In ogni caso non intendiamo aggredire nessuno ma sposarci».
Come mai a Intra questo approccio “amichevole” è fallito?
«Sono sorpreso e amareggiato. C'erano rapporti storici fin dalla Popolare di Modena. Li abbiamo aiutati nei momenti di difficoltà sia con la tesoreria sia, dopo averli avvertiti, acquistando azioni. Era un segnale di amicizia: Bper si era limitata a raccogliere lo 0,5% per rispetto allo statuto di Intra, senza mai andare fuori dalle regole. Poi non mi è piaciuto il modo con cui sono state confrontate le proposte».
Il gruppo ha dimensioni notevoli, perché rimanere quotati su Expandi?
«Non potrà essere in eterno ma in quel momento cambierà qualcosa. La nostra realtà è finora stata tenuta protetta: ricordo che la capitalizzazione è 3,2 miliardi contro 2,9 miliardi di patrimonio. Oggi l'interesse è speculativo ma io non ho mai considerato i soci come il parco buoi
Rifiuto le stock option, ho valori umanistici forti».
Come giudica l'esito del caso Bnl?
«Probabilmente Unipol non ha fatto una corretta valutazione dei rischi. Alla fine si è ritirata e abbiamo condiviso questa idea».
La bandiera dell'italianità è caduta, prevede ripercussioni sul sistema?
«Il Paese non può essere spogliato, soprattutto in mancanza di una reale reciprocità. Non è un caso che i francesi abbiano acquistato nella grande distribuzione e nelle banche, dove c'è la liquidità così come in Autostrade. L'Italia da Paese sovrano rischia di diventare un suddito».
Teme la concorrenza straniera?
«Non voglio sollevare polemiche con le associazioni dei consumatori ma in sede Abi abbiamo verificato che tutti gli studi includono le imposte di bollo. Un unicum italiano e di cui le banche sono esattrici per lo Stato. Depurando questa voce, siamo più economici che all'estero».
E il voto capitario?
«Ha senso se la banca è realmente una cooperativa, esistono casi anche all'estero. Se il gruppo mantiene questa struttura è un valore che non deve essere disperso. Se invece è una maschera, bisogna intervenire.
Dopo il caso Lodi, occorrono cambiamenti di governance?
«Non penso che con regole diverse alcuni errori sarebbero stati evitati. Qualcuno ha tradito il mandato ma non dipende dal modello. Il punto non è aumentare gli amministratori cosiddetti “indipendenti”. In cda ognuno vota con la propria testa e se si sbaglia in assemblea emerge».
Come è cambiata Bankitalia con Draghi?
«Probabilmente l'orientamento del nuovo governatore è in parte diverso da quello di Fazio che aveva molta preoccupazione che il sistema bancario restasse italiano il più possibile.
Scelta che non ha però vietato agli stranieri di effettuare ingenti investimenti persino in Mediobanca. Non vedo un distacco: sono due persone di grande qualità. Non si può considerare Fazio solo rispetto agli immobiliaristi. L'Italia in 30 anni ha attraversato crisi bancarie gravissime ma i risparmiatori sono sempre stati tutelati».
Però alcuni salvataggi come quello di Bipop, sono apparsi pilotati dall'alto...
«Il dirigismo può aver influito su alcuni casi specifici ma la tutela del risparmio e la solidità nazionale sono sempre state favorite da Bankitalia». I lavori per la guida dell'Abi sono fermi?
«I candidati sono di grande qualità. Credo che esporranno le proprie tesi programmatiche e che si troverà un accordo di grandissima convergenza. Gli anni di Sella sono stati di forte impulso, spero che l'attesa non sia troppo lunga. E che non sia una scelta condizionata dalla politica ma di sistema per le banche».
 
Mazzotta: «Bpu e Verona troppo grandi per noi» - di Redazione -


da Milano

La crescita attraverso l'aggregazione con altri istituti rimane una priorità per Banca Popolare di Milano, che però esclude nel prossimo futuro un'operazione con Bpu o con Popolare Verona e Novara. È quanto ha affermato il presidente di Bpm, Roberto Mazzotta (confermato ieri), che durante l'assemblea di bilancio è tornato sul tema della superpopolare. «Non possiamo fare aggregazioni con partner squilibrati rispetto a noi», ha spiegato. «Bpu e Verona hanno una rete doppia della nostra, sono gestite benissimo. Loro hanno già fatto il raddoppio, noi dobbiamo ancora farlo». Per il momento dunque discorso rinviato: «Dopo con questi amici si potrà parlare meglio, perché si parlerà dallo stesso piano del palazzo».
Visto che Banca Popolare di Vicenza e quella dell'Emilia Romagna hanno espresso scarso gradimento per questa soluzione l'obbiettivo di eventuali nozze si restringe alla sola Bpi. Ma proprio su Bpi Mazzotta non ha voluto fare nessun commento: «Quando si fa la corte a una ragazza è buona regola non dire niente». Per Bpm comunque è preclusa la strada di operazioni ostili: «Non vogliamo fare i raider né gli scalatori, non possiamo imporci ma solo spiegare ciò che vogliamo e prepararci a farlo».
Per quanto riguarda il partner, ha continuato Mazzotta, non è obbligatorio che sia una popolare: «Certo è più facile per via della forma giuridica di società cooperativa, tra l'altro totalmente compatibile con i principi della Ue». Mazzotta si è augurato anche che il nuovo Parlamento riprenda in mano la riforma sulle popolari, che aiuterebbe le nostre banche a funzionare meglio rimanendo cooperative».
 
Popolari Unite e Pop Verona+Novara a confronto

Come ogni anno provo a commentare il bilancio BPER.
In attesa dell' Assemblea e del Bilancio (con le controllate) pubblicato
proviamo a parlare delle ALTRE, per capire quanto puo' valere BPER.
Questa volta parleremo di BPU e BPVN.
Come sempre è MOLTO DIFFICILE leggere i bilanci perchè ogniuno li
prepara a modo suo e non ci aiutano le min.chiate te di strapagati anal-isti finanziari che riportano i dati senza un minimo di criterio e ricerca.
Dopo abbastanza lavoro ecco i risultati.

BPVN.
Capitalizza 8547mil.

PatrimonioNetto - 4021mil (comprende pero' 597mil di utile)
MargInteresse - 1223mil
Utile Netto - 597mil.

Partecipazione dell' 87,71% al Creberg che ha 980mil di PN e una capitalizzazione di Borsa ad oggi di 1811mil.

Immobili (gruppo)- 760mil
Partecipazioni - 431mil *tuttavia hanno il 28% di Banca Italease(che capitalizza oggi 3641mil)=1091mil mentre a bilancio è messa a 180mil =
plus di 911mil.*Quindi partecipazioni al fair value 1342mil.

Raccolta Diretta 42984mil
Raccolta Indiretta 73004mil *Gestita 31897mil + Amm 41106mil
Impieghi 41308mil
Sofferenze 644mil + Incaglii 508mil

Tier I capital=7,39%
Tier Total capital=8,55%

Sommiamo
Patrimonio Netto + Partecipazioni al FAIR VALUE + immobili = 4021mil+(1811x87,7%)1588mil+760mil+1342mil=7711mil.

Commento:Ottima banca - che fa grandi utili ,ma abbastanza esposta sulle
sofferenze+incagli.

BPU

Capitalizza 7149mil
Patrimonio Netto (fusione PopBergamo+Comindustria)=3762mil
Partecipazioni -
60,6% di Carime PN=1582mil * 958mil
91% CentroBanca PN=635mil * 577mil
99% PopAncona PN=904mil * 895mil
+ altri circa 400mil di patrecipazioni al patrimonio netto

Immobili 644mil

Raccolta Diretta 47900mil
Raccolta Indiretta 52700mil *Gestito 28000mil

Impieghi 47500mil
Tier1 28.6%
Tier Capital 44,1%

Sommiamo
PN=3762mil+(958+577mil+895+400)mil+Immobili(644mil)=7200mil

Commento:Altra Ottima Banca, meno utili. ma mezzi patrimoniali superiori alla capitalizzazione.

A breve i dati eil commento anche su BPI ....
e soprattutto BPER. ;) ;) ;)
 
Ultima modifica:
Popolari Unite e Pop Verona+Novara a confronto

Come ogni anno


??????????????????
 
zen007 ha scritto:
Dovesse salire penso che Leoni,forte delle molte che ha ancora in saccoccia, tornerà in azione nei dintorni dell' aumento per portare il titolo attorno a 48.
A meno che non voglia derogare dalle sue consuetudini. ;) ;)


...mi sentirei di dire che....


.. :no: :no: :no: :no: deroga.........




:)
 
oggi grosso ordine di vendita da d.bank....

quasi che volesse spaventare.....

ma i 48 hanno retto.....
 
Non so ...
Ma non credo.
Penso che tolto l' euro di dividendo, arriverà lo stornetto estivo e si
farà l' aumento appena sotto 48.
Ne hanno ancora parecchie in mano.
Se vedi come si sono mosse le popolari maggiori oggi, ....
questo titolo è ancora "sotto controllo".
(E penso lo sarà almeno fino all' adc).

slowdown ha scritto:
...mi sentirei di dire che....


.. :no: :no: :no: :no: deroga.........




:)
 
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