Sul Filo del Rasoio 3: Commodity, Forex, Gov.Bonds, Breadth, Sentiment, Options.

perfettamente d' accordo...
per ora rimaniamo in un ambito fisiologico...

quello che penso interessi tutti noi...
sia individuare il limite che trasforma
un fenomeno fisiologico in uno patologico...

per la serie...
prevenire è meglio che curare... :D:D
:bye::bye:

Diventa patologico se sfonda i minimi della correzione che abbiamo avuto un mese e mezzo fa. Ma non ci sono motivazioni reali per mandarlo sotto quel limite che è stato raggiunto solo grazie al "panico greco". Detto questo Simul ha sottolineato l'underperformance di molte small anche quelle che sembravano più solide si stanno sui livelli dell'uscita delle loro rispettive trimestrali Q4 (che hanno battuto il consensus); per loro bisognerà aspettare le trimestrali Q1 2010 cercare di far chiudere gli short ai ribassisti. E molte di esse sono a un mese/mese e mezzo di distanza... Quindi campa cavallo.. :wall:
 
piccola correzzione prima dell'uscita dei dati del Q1 2010 avremo piu' spazio per sfruttare la propulsione delle trimestrali.
 
:rolleyes: siamo sotto da un po' eppure qui non scivola nulla.

adesso cosa vuoi...?
che oltre ai max ed ai minimi ti dica anche
gli orari esatti...?

se lo volessi...
potrei pure avvicinarmi...
con un buon margine di precisione.. <IMO>
 
Gian 5 sedute in ipercomprato forse non le ha mai fatte sp500 :yes::yes: cmq dopo controllo sugli ultimi 10anni ok? hehehhe
e' una ovvia correzione e non mancano i motivi reali, cmq vediamo come risponde sui livelli che bene o male tutti abbiamo, ricordo che un passo indietro per poi 2 in avanti è in realtà la strada di sempre almeno per le borse
Se poi invece la smettono con le macchinette del ca_zzo e riprezziamo il mercato sulla base di reali aspettative la correzione potrà essere + profonda

salutoni

Mi correggo 8 sedute secondo il mio ts, confermo mai fatte :yes: e sono andato indietro fino al 1998, il record precedente era di 7 e due serie da 5 nel 2005
La buona notizia che simili rush sono tutti in gambe rialziste le cui correzioni sono state solo movimenti di scarico e continuazione......
Sarò monotono ma ripeto sottostante fragile (se all'improvviso li apprezzano sono dolori) ma le quote ed i chart dicono questo e reiterò tp di breve in area 1190

saluti
 

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Insiders Indicator

$@!V€ A TUTTI. Breve commento-analisi sul Sell-Buy Indicator.

Il Sell-Buy indicator (Chart I) esprime gli acquisti di azioni proprie da parte dello staff delle aziende quotate sul sottostante (SP500), rispetto le vendite delle stesse.
Le due bande tratteggiate colorate rappresentano i valori di tensione dell'indicatore:
marcata in sottile la prima banda che indica tensione in atto e possibile reverse del trend del sottostante;
marcata in spesso la seconda banda che indica elevatissima probabilità di reverse del trend in atto sul sottostante.
Il Sell-Buy Indicator ha configurato un doppio spike di accumulo di posizioni bull sulle company quotate da parte degli insiders: ott.2008; mar.2009.
La struttura primaria ribassista dell'indicatore era già stata incrinata dall'abbandono del ripido canale discendente (marcato in nero), superato al rialzo nel I quarto 2008.
Successivamente ai due spike sulla buy-area e al re-ingresso nella banda +1/-1, l'indicatore ha ulteriormente stoppato il bear, strutturando un elegante canale ascendente di pari inclinazione circa al precedente ribassista e mutando quindi la struttura in rialzista.
Successivamente l'indicatore è penetrato per tre volte consecutive ed in ascesa (max crescenti) in piena fascia di sell e ai massimi dal 2006; il successivo ribasso dell'indicatore ha avuto connotati meramente correttivi ed ha comportato un ulteriore ingresso nella fascia di sell, ma configurando un top inferiore ai precedenti e divergente col sottostante (II semestre 2009). Detta divergenza è stata poi spezzata da una nuova impennata dell'indicatore con nuovo ingresso nella sell-area ma sempre con top inferiore al precedente e divergente quindi col sottostante.
La struttura in formazione nell'intorno della -1 line sembra una sorta di fascia rialzista di distribuzione, preludio ad una fase quantomeno correttiva del sottostante dalla lunga e complessa strutturazione.
In buona sostanza gli insiders (come si evince dalla curva dell'indicatore) stanno distribuendo sul mercato (ai retailers ???) le azioni delle proprie aziende come riscatto del premio per essersi assunti il rischio di acquistarle nei due spike ribassisti precedenti.
Fintanto che l'indicatore permane tra le due bande in rosso, ovvero sopra la fascia -1, il pericolo di correzioni per il sottostante è limitato e si strutturerà un'area di trading con plausibile degradazione degli indicatori di spessore-partecipazione dell'SP500.
In caso di test della banda rossa spessa e/o di abbandono ribassista della -1 line, allora la probabilità di innesco della correzione sarà molto elevata.
Tale evento correttivo sarà importante se si osserverà una sostanziale divergenza tra tops dell'indicatore e del sottostante.
Allo stato attuale della curva dell'indicatore comunque è ben visibile che gli insiders delle aziende quotate al SP500 giudicano ben prezzato il sottostante, e sono quindi quasi all'unisono venditori.
In rottura della -1 line l'indicatore segnalerebbe un warning sul sottostante; da precisare che siamo nella più prolungata fase di permanenza sulla -1 line dell'intero decennio, segno sia di forza elevata del sottostante che di imminente evento correttivo.

La sola curva degli Insider Buy esprime bene la penuria di acquisti (Chart II). Negli ultimi 3 mesi vi sono stati 4 spikes ad acquisti nulli (nov.2009, gen.-feb.2010) nonostante i due rilevantissimi top autunnale e invernale del sottostante.
Inoltre sul chart è ben visibile un triplo massimo della media a 10 giorni (blu) che sta fungendo da baluardo per la curva dell'indicatore. Ad aggiungere elementi bearish al quadro vi è il recentemente realizzato sell sign al cross della d-sma/10 vs. d-sma/30 proprio in marzo.
Questo indicatore sembrerebbe segnalare in fine mar.2010 l'ipotetico innesco di un correttivo sul sottostante.

Complessivamente i due indicatori insider-based segnalano la reale e consistente possibilità di una distribuzione del sottostante in corso da metà/fine autunno ed ulteriormente estesasi all'intero inverno.
Solo però la reale price-action del sottostante ne fornirà combustibile ribassista; al momento SP500 trend è bullish multy-frames.



N.B.: per trasparenza si comunica che lo scrivente potrebbe possedere, direttamente e/o indirettamente, quote degli strumenti finanziari in oggetto o ad essi correlati. Non si forniscono pertanto in alcun modo, raccomandazioni e/o segnali di vendita-acquisto sugli strumenti finanziari in oggetto o ad essi correlati.
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Vane Indicator.

$@!V€ A TUTTI. Breve commento-analisi sul Market Vane Sentiment Indicator.

Il Market Vane Sentiment Indicator è costruito sulla base di una serie di sondaggi redatti dalla Vane Inc. stessa, proprietaria dell'indicatore, sulle aspettative del sottostante (SP500).
E' strutturato come un oscillatore con le due solite bande (rsi-like) di tensione. Appartiene pertanto alla medesima famiglia dei sondaggi perpetui sulla finanza e agli Amer.Inves.Int.Indx.
I punti da sottolineare sono i seguenti.
-) Il top storico relativo dell'indicatore cade nel 1985, poi nel 1997 e poi nel 2007, in profonda divergenza con i top dell'equity, fenomeno visibile anche sul altri indicatori minori di sentiment.
-) Numerosi indicatori di sentiment, spessore, macro, hanno raggiunto nel 2008 valori uguali o inferiori a quelli registrati nella crisi dell'equity 2001/2003, mentre il presente indicatore ne è rimasto ben lontano, esibendo una divergenza comportamentale anche rispetto al suo simile Amer.Inves.I.I.
-) I principali minimi del sottostante sono raggiunti in concomitanza con registrazioni del Vane almeno sulla 30-line se non sotto.
-) Importanti bull si confermano/rafforzano al cross rialzista della mediana.
-) I corsi attualmente hanno fallito il test sulla 60-line e stanno ripiegando durante l'inverno sulla mediana.
Il quadro strutturale di lungo termine pertanto appare mutato da bearish a neutrale al bull-cross della mediana avvenuto nel 2009. La failure sulla 60-line non ha permesso l'intercetta con l'area di ipercomprato e pertanto non può conclamarsi come innescato il bull sull'indicatore.
Fatto sta che la sua permanenza sopra la mediana ne rafforza le potenzialità bullish fin verso la 70-area.
La fortissima divergenza col sottostante 2002/2008-2009 ha preannunciato la forte ripresa in atto, parzialmente supportata da una ripresa sui corsi dell'indicatore.
I corsi dell'indicatore hanno qualificato una divergenza decennale chiave coi lows del sottostante e in caso di cross validato (= tenuta) della 50-line si avrebbe un notevole impulso di fiducia sul sottostante, il quale potrebbe ritrovare la forza ascendente.
Ciò proietterebbe l'indicatore verso la definitiva rottura del bear che lo imprigiona, spezzando anche la discendente strutturale di lungo termine ed entrando in ipercomprato.
In caso invece di mancata tenuta della mediana il sottostante potrebbe vivere una correzione ben importante con corsi dell'indicatore quantomeno in area di doppia ascendente (2002/2003-started).
L'indicatore ha indicato chiaramente che il forte rigurgito bullish visto sul sottostante nel 2009 e tuttora in corso trova solo in parte supporto sulle aspettative (ben più tiepide) da parte del pool di investitori sondati.
L'indicatore è estremamente interessante per il lento incedere della sua curva.





N.B.: per trasparenza si comunica che lo scrivente potrebbe possedere, direttamente e/o indirettamente, quote degli strumenti finanziari in oggetto o ad essi correlati. Non si forniscono pertanto in alcun modo, raccomandazioni e/o segnali di vendita-acquisto sugli strumenti finanziari in oggetto o ad essi correlati.
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Bull&Bear Indicator Wise.

$@!V€ A TUTTI.
Breve commento-analisi sul Bull & Bear Indicator Wise.

Il Bull & Bear Indicator Wise (previous) è un indicatore elaborato a partire da dati tecnici di mercato e indicatori macro-economici, ottenendo una curva settimanale.
E' dotato di una propria daily simple moving average 200 (curva in rosso) ed è in fase col sottostante (SP500).
I low 2008/2009 sono in forte divergenza bull col sottostante.
L'indicatore ha subito un primo mutamento bear verso bull a fine inverno 2009 col cross della d-sma/200, sancito poi nella primavera seguente (apr.2009) dalla definitiva rottura della struttura ribassista in essere.
La rottura rialzista del complesso canale discendente (marcato in rosso), ha strutturato un canale rialzista, tuttora in essere, che ha accompagnato i corsi dell'indicatore sui massimi dal 2004, con una violenta impennata (a fine estate 2009) nel tratto finale e test esatto della 70-line (funzionante come linea di massima tensione dell'indicatore).
Dopo il primo picco sulla 70-line l'indicatore ha corretto durante l'intero autunno, perforando la media ma subito riprendendosela e testando il canale ascendente in perfetto set-up con la mediana (50-line).
Nuovamente in up-trend, l'indicatore ha testato la 70-line configurando un massimo maggiore del precedente.
Attualmente l'indicatore è in ripiego poco sotto la 70-line.
Il flesso di fine primavera plausibilmente potrebbe contraddistinguere una pausa correttiva sull'indicatore, che plausibilmente si approfonderà nuovamente verso la media.
In caso di rottura decisa è ben plausibile l'accompagnamento di un deciso correttivo sul sottostante.
In caso di tenuta della media invece è ben plausibile il re-invigorimento del trend bullish sul sottostante.
Come la precoce e sostanziale divergenza 08/09 ha qualificato il termine della fase di bottoming-building su SP500 così è lecito attendersi una similare divergenza sui tops chiave prima di una sostanziosa fase ribassista sul sottostante.
Se ciò risultasse corretto mancherebbe all'appello un nuovo top dell'indicatore ma inferiore ai precedenti due, accompagnato da un nuovo top di SP500 (primavera ? estate ?) superiore ai precedenti.
Monitorare attentamente la price-action dell'indicatore sulla 70-line e sulla media mobile e particolarmente la permanenza o meno del canale bullish.



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PREVIOUS B&B W.I. CHARTS
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B&B W.I. COMPONENTS
AdvDec.asp
AgriculturalPrices.asp

CapUtil.asp
ConsumerCredit.asp

CPIChg.asp
CRB.asp

DJIASP500.asp
DXY.asp

DurableGoods.asp
FactoryOrders.asp

GDPQrtlyChg.asp
HousingMarketInd.asp

HousingStarts.asp
IndProdChg.asp

InitialJobless.asp
CLY.asp

OfficerSurvey.asp
Gold.asp

ManuISM.asp
MZMChg.asp

NewHomeSales.asp
NonFarmProductivity.asp

NonManuISM.asp
PersonalIncome.asp

PPIChg.asp
RetailSalesChg.asp

SP500.asp
SPEarnings.asp

TradeBalance.asp
TSY.asp

UnempRate.asp
VIX.asp

ACTUAL B&B W.I. CURVE
 

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American Investors Intelligence Indexes.

$@!V€ A TUTTI. Breve commento-analisi sugli American Investors Intelligence Indexes.

Gli American Investors Intelligence Indexes sono degli indicatori costruiti mediante un algoritmo che procede ad una sorta di sommatoria dei sondaggi degli addetti ai lavori sui vari settori dell’assett allocation (sottostante: SP500; indicatore in fase).
Ciò li rende pertanto assimilabili come sentiment instruments al Market Vane ed ai sondaggi perpetui mentre li rende molto distanti dagli indicatori di sentiment che si basano sulle transazioni in azioni (Insider Sell Buy Spread; Odd-Lot Indicator) o opzioni (Options BSG Index; Volatility Indexes; Put/Call spread-ratio; Short data; ecc.).
La bande colorate (rosso = ipercomprato-like; verde = ipervenduto-like) sono adattive e funzionano come delle envelope.
Comunque da tali sondaggi si ottengono due indicatori, uno bull e l’altro bear; consuetudine vuole che si esegua lo spread-ratio tra i due in modo da ottenere un chart 0-100 (= 0-1); è possibile però ottenere anche lo spread-differential bull-bear.
L'indicatore fornito in spread-ratio weekly simple moving average, frame 4, mostra i seguenti punti grafici (Chart I):
-) evidenti divergenze rialziste nel corso del 2008, spezzate dal low 2009, inferiore ai precedenti, ma soprattutto ai minimi del decennio;
-) ampio canale ribassista (marcato in rosso) superato a rialzo a fine 2009, con evidente pubb-back e ri-recuperio che ne validerebbe il completo reverse del bear status dell'indicatore;
-) top dell'indicatore nel 2004 e massimi decrescenti in divergenza di lungo col sottostante, con discendente primaria che contiene i rialzi equivalente al bordo superiore del canale discendente, con l'eccezione dell'ultimo top (2010);
-) i 4 low 2008/2009 hanno costruito un interessante plateau di lows assoluti che ha rappresentato un forte segnale di pausa/arresto dal ribasso.
Attualmente l'indicatore proviene da un top d'inizio anno e fuori dai canali, sia discendente che ascendente, ma dentro la banda rossa adattiva, ed un secondo top fuori canale rosso, in full test del canale nero (ascendente) e sotto la banda rossa adattiva, in evidente divergenza coi due top del sottostante.
La struttura dell'indicatore pertanto ha cessato di essere ribassista ed è in procinto di cessare anche la fase di neutralità mutando in bullish strutturale.
Sul breve termine l'importante divergenza qualificatasi col sottostante e la rilevanza dei livelli raggiunti, consenti di affermare che il sentiment degli investors sottostante al SP500 s'è sensibilmente deteriorato nel corso dell'inverno; se tale divergenza non verrà annullata si potrà incorrere in un correttivo primaverile sul sottostante.
La SP500 price-action darà ovviamente conferma o meno alla divergenza osservata.
Il bull-cross del canale nero (ampiezza 0.12 circa) proietterà l'indicatore sulla 0.7-area circa, con un consistente rigurgito rialzista del sottostante.
Il bear-cross dell'area gialla sul chart potrebbe comportare/accompagnare ri-accensione del bear sul sottostante.
La permanenza nell'area gialla invece accompagnerà una naturale correzione sul sottostante eventualmente corredata da rotazione settoriale.

Al Chart II si colloca invece una sua versione più volatile dell'indicatore, non smussato da media.
Le considerazioni sono esattamente congruenti e si vede maggiormente l'insieme di elementi chiave configuratasi nell'autunno-inverno 2009/2010.
Interessante il full-test della curva sulla banda rossa, sul recente top di SP500, in divergenza col precedente top di inizio anno (top maggiore per l'indicatore, minore per il sottostante).
Seguire questa divergenza e soprattutto il suo confermato re-ingresso nella banda rossa o meno.

Gli stessi indicatori possono essere settorializzati in assets (Chart III-V).
Lo stock allocation (Chart III) dopo una discesa ai minimi assoluti di periodo (ventennali), sta eseguendo un corposo bull-recovery ma pur sempre rispettando la sequenza nettamente decrescente di tops dal 2000 e quindi divergente col sottostante (SP500).
Attualmente è in fase di incisivo storno durante il turn del nuovo anno.
Il bear pertanto è stato spezzato strutturalmente e l'attuale fase di recovery si tramuterà in bull sull'indicatore se e solo se verrà cancellata l'attuale discendente che ne imprigiona in max.
Il set-up grafico fornito dal triangolo disegnato è davvero rilevante. Il sentiment sull'equity fornito dall'indicatore non rispecchia la performance ottenuta da mar.2009 a mar.2010.
Il bond allocation (Chart IV) ha frenato la sua corsa ben sopra i massimi assoluti ventennali (metà 2009), e sta eseguendo auna ampia banda di oscillazione ma pur sempre di area di massimi.
Ciò è segno che c'è una forte e violenta attività di trading sul bond segment basata su elevatissimo interesse (rischio basso o percepito come basso).
L'indicatore non ha seguito sul breve-medio il sottostante, ovvero non rinnova nuovi low al rinnovarsi dei nuovi top dell'SP500.
Nonostante il fiume impetuoso di sentiment e news positive sull'economia e sull'equity, vi è una notevole difficoltà a cedere posizioni importanti detenute in Bond.
Il cash allocation (Chart V) mostra un violentissimo sell-off che lo riporta sulla statica chiave ove ha trovato recupero rialzista.
In buona sostanza la forte pendenza che ha interessato il declino del cash indicator è stata assorbita dagli altri due segmenti.
La permanenza nel rettangolo bullish accompagnerà una ritirata correttiva sui due segmenti alternativi, stocks in primis; l'entità di tale correttivo sarà positivamente correlato al livello di penetrazione nel rettangolo della cash-curve.
Una rottura della 20/18-area invece causerà un rigurgito di cash nei due segmenti antitetici, con rinnovo di positività su ambedue.
Sul lungo termine la strutturazione dei tops & lows dei tre indicatori non è confortante in virtù delle divergenze ribassiste multiple evidenziatesi rispetto al sottostante e ciò rende ancora ben plausibile il verificarsi di rovesci ribassisti sugli equity indexes nei prossimi trimestri.

Gli stessi indicatori precedenti sono disponibili anche per i soli strategist operanti a W.S. (Chart VI-VIII).
Lo strategists stock allocation (Chart VI) dopo una discesa ai minimi dal 1998 ha registrato un timido rialzo della curva, segno di una veramente scarna fiducia degli addetti ai lavori sull'assets, in decisa contrapposizione allo stock-assets allocation indicator generale prima visto (Ch.III).
Lo strategists bond allocation (Chart VII) ricalca bene la curva generale vista al Ch.IV ma l'attuale fase non è di trading-range sui massimi ma bensì di incisivo correttivo ribassista. Ciò è segno di una brusca frenata del sentiment sui governativi da parte dei strategists che stanno distribuendo bonds dall'estate-2009 ed in continua accelerazione durante il trading range visto sul Ch.IV.
Lo strategists cash allocation (Chart VIII) non mostra le violente fasi dell'indicatore generale. Gli strategists infatti sembrano nutrire verso il cash-asset un sentiment fondamentalmente neutrale, difficilmente analizzabile dalla curva in questione.
Sul lungo termine la strutturazione dei tops & lows dei tre indicatori non è confortante in virtù del basso livello di fiducia che gli strategists hanno riposto nell'equity asset durante il 2009.

Gli stessi indicatori possono essere settorializzati per giudizi operativi rilasciati dagli analisti di W.S. (Chart IX-XI).
Non si eseguono commenti alle curve limitandomi solo a sottolineare i livelli epocalmente bassi di buy (Ch.IX) vs. epocalmente alti di hold (Ch.XI). Sostanzialmente invece c'è una sorta di plateau nelle indicazioni sell (Ch.X) dal 2007, nonostante ciò che è successo (2008/2009).


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G-pols

►►Financial Markets Observatory Lab.◀◀
H! ALL
[ bad English, sorry ⊱ : ( ]
Some notes/charts about Economic Pols Indicator.


Stocks-benchmarks are as follows:
► global U.S. stocks-benchmarks (charts & notes: ISI; IWV; IYY; TMW);
► global World stocks-benchmarks (charts & notes: ACWI; DGT; IOO; NYSE W.L.I.; ONEF; VT).



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Gallup Daily:
U.S. Economic Conditions
U.S. Economic Outlook
U.S. Job Market
U.S. Consumer Spending
U.S. Workforce


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☻/ ۞ Globo.pk 2.0 Alert ۞
/▌
/|
Tuned on main trend, but follows short-medium term signs from underlying prices, for a real-time and correct set-up.
It is very important do not anticipate the main trend of the underlying financial instruments.

K€SADDhAPHA'pe'KAMPA' ℬunda-€MP¥R€ $0UND $¥$T€M$ ❣❣❣
ⒾⓂⓄ ℬϒ $@❣♆¥ ♥® █║▌│█│║▌║▌║ █ ©❤








PREVIOUS 2010 CHARTS
 

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Eu-Sentiment Indicator.

$@!V€ A TUTTI. Breve commento-analisi suL Eu-Sentiment Indicator.

Lo European Sentiment Indicator viene redatto sulla base di una serie di indicatori economici per i vari settori, che poi sommati assieme confluiscono nell'indicatore sintetico finale. E' in fase col sottostante (DAX; D.J. Eu-Stoxx).

Questo indicatore mostra molto evidentemente come proveniamo da un minimo ventennale, lontanissimi dalla media storica (100).
L'indicatore mostra inoltre una sensibile ed importante divergenza di lungo termine sui due top primari (2000/2007) rispetto ai sottostanti considerati o anche a SP1500.
Dopo aver forato di circa 15 punti il low 1992/1993, l'indicatore ha eseguito un primo corposo recupero dei corsi fin sulla statica prima citata, e in seguito, giungendo (inverno 2010) sulla II statica chiave, ben più importante, intercetta dei lows 1991-1996-2001-2003.

La struttura dell'indicatore pertanto ha perduto i connotati bearish ed è entrata in status neutrale al cross della statica lows anni '90.
Una ri-collocazione dell'indicatore sulla media invertirebbe il trend ello stesso, anche se sembra più plausibile nel breve-medio periodo, un evento correttivo (90/92-area ???) dell'asintoto generatosi nel 2009, certamente il più robusto trend vissuto da questo indicatore nella sua storia.




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hai anche il grafico di quando e quanto mi tira alla domenica?:D
 
NNJA.pk

Buondì monello !!!
Si, però la funzione biologica a cui ti riferisci si attiva solo durante gli anni bisestili e solo in data 29/II.
Posto un chart del fenomeno.
Solo HYGS e DCGN hanno una performance similare.


hai anche il grafico di quando e quanto mi tira alla domenica?:D
 

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$-Index

$@!V€ A TUTTI.
$-Index vs. Au & WTI.

Di seguito presento questo interessante indicatore col quale seguire la performance del $-Index relativizzata a due commodity molto peculiari: Gold (Au) e Oil (WTI).
Il confronto viene eseguito mediante spread ratio tra i cash indexes, collocando al numeratore il $-Index e al denominatore i due altri future diversamente trattati al fine di ottenere due curve distinte (blu e verde: chart II).
Il chart I è ottenuto da un provider dell'indicatore, mentre il secondo a doppia curva è personale e ne rappresenta una circa fedele replica. La doppia curva serve ad avere conferme o meno della price-action dell'indicatore.
Lo spread-ratio permette una valutazione oggettiva dell'hedgeing prevalente in un dato momento sugli strumenti confrontati.
La curva si ottiene collocando al numeratore il $-Index, ottenendone una curva in fase col dollaro stesso.
Un decremento dei tre componenti può comunque determinare salita o meno dei corsi della curva ottenuta, in quanto le variazioni degli indici al numeratore e denominatore possono avere velocità ben differenti.
Un ribasso indica una perdita di forza del numeratore rispetto al denominatore; un rialzo indica un incremento di forza del numeratore rispetto al denominatore.
Non si tratta di analisi operative, ma questa metodica offre una chiave per la visione del sentiment sulle componenti usate; pertanto è assai più utile guardare e analizzare la tendenza generale della curva e non soffermarsi sulla scala di valore (price).
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Dal chart I si vede che la parallela basale di quella che congiunge i top storici ha subito intercetta perfetta e multipla da parte dell'indicatore proprio negli anni 2008/2009, configurando il low assoluto nel 2009.
La non perforazione della discendente basale sta garantendo la tenuta della curva verso nuovi sell-off.
Del resto l'indicatore ha recentemente eseguito il più corposo rialzo dall'ultimo top chiave caduto nel 2001.
Fatto davvero rilevante è la totale congruenza in punti della prima onda ribassista (1984/1987: 0.34 pt, loss 66.7%) con l'attuale onda ribassista (2001/2009: 0.34 pt, loss 82.9%).
Questa incredibile simmetria rende elevatissima la probabilità che il mercato sia alla ricerca di un bottom del $ vs. Au & WTI, concretizzatasi proprio nel 2009.
Se si osserverà una tenuta della doppia discendente basale allora è ben plausibile l'innesco di un incisivo e forse duraturo recovery dell'indicatore.
Di contro una decisa rottura della banda dinamica inferiore potrebbe portare ad un nuovo sell-off dell'indicatore, connesso ad un ipotetico sell-off del $-Index.
Applicando RSI mensile (III chart) alla blu-line si ottiene una stupefacente divergenza bullish sui lows assoluti !







Chart spots su alcune currency indexes:
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Previous $-Index view & posts
$-Index
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$ vs. SWF
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$ vs. ¥
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COT
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Asia Curr.Bask. vs $
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Carry-Trade
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N.B.: per trasparenza si comunica che lo scrivente potrebbe possedere, direttamente e/o indirettamente, quote degli strumenti finanziari in oggetto o ad essi correlati. Non si forniscono pertanto in alcun modo, raccomandazioni e/o segnali di vendita-acquisto sugli strumenti finanziari in oggetto o ad essi correlati.
Disclaimer manthra: http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=23548136&postcount=66
New F.o.L. Order: http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=24105781&postcount=38 - http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=24105866&postcount=39
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Il punto della situazione 2

Apro io la continuazione del thread esaurito (http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=908493&page=50), visto che Deviad (che aveva aperto il primo) è assente da un po' dal FOL.

Gli indici sono tutti e tre (Spoor, Dow e COMP) rimbalzati con volumi dopo il leggero cedimento di venerdì, riagganciando i massimi della scorsa settimana ...
Tutti e tre sono ancora in ipercomprato, visto che gli oscillatori non hanno fatto a tempo a scaricare ...
L'oro era sceso ieri sotto la soglia dei 1100, successivamente recuperati (ora 1101) ...
Dinamica simile per l'oil, ieri sotto gli 80, oggi di nuovo sostanzialmente stabile...
Il cross $/EU mostra sempre debolezza per l'Euro, che questa mattina torna a lambire 1,35, con prospettive di attacco al minimo di periodo 1,345, già toccato ieri.
$Index ben sopra gli 80 ...

La situazione resta in bilico: da una parte segnali di indubbia forza degli indici, dall'altra ipercomprato e cross valutari suggeriscono motivi di perplessità ....
 
OkOK! l'importante è che quando con un eventuale mini-correzione a 1130-1120 non vengano fuori i gufi a predicare la fine del mondo:D perchè basta guardare il comportamento degli indici nell'ultimo mese e mezzo per capire che non è sostenibile a questa velocità. :cool:

Le trimestrali saranno interessanti sopratutto quelle USA che se la dovranno vedere con perdite su cambi (a causa del rafforzamento sul dollaro); ma le aziende solide è possibile che riusciranno a sfornare dati superiori alle Q4 nonostante le perdite sul cambio e l'inverno gelido che avrà rallentato in qualche settore l'attività economica.

Con la FED che continua a tenere i tassi a 0, le commodities che salgono (PPI +4% dall'anno scorso), il deficit USA che si allarga, i bond PIGS che non sono il massimo della solidità. Non c'è molta alternativa su dove far lavorare il proprio capitale..
 
Buondì.
In pratica la discussione c'era già.
Io e Davide ne portammo avanti diverse, che poi ho riunito in quella che ho "uppato" 5 minuti fa.
Quì c'è l'insieme dei 3D
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=23559043&postcount=186



Apro io la continuazione del thread esaurito (http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=908493&page=50), visto che Deviad (che aveva aperto il primo) è assente da un po' dal FOL.

Gli indici sono tutti e tre (Spoor, Dow e COMP) rimbalzati con volumi dopo il leggero cedimento di venerdì, riagganciando i massimi della scorsa settimana ...
Tutti e tre sono ancora in ipercomprato, visto che gli oscillatori non hanno fatto a tempo a scaricare ...
L'oro era sceso ieri sotto la soglia dei 1100, successivamente recuperati (ora 1101) ...
Dinamica simile per l'oil, ieri sotto gli 80, oggi di nuovo sostanzialmente stabile...
Il cross $/EU mostra sempre debolezza per l'Euro, che questa mattina torna a lambire 1,35, con prospettive di attacco al minimo di periodo 1,345, già toccato ieri.
$Index ben sopra gli 80 ...

La situazione resta in bilico: da una parte segnali di indubbia forza degli indici, dall'altra ipercomprato e cross valutari suggeriscono motivi di perplessità ....
 
OkOK! l'importante è che quando con un eventuale mini-correzione a 1130-1120 non vengano fuori i gufi a predicare la fine del mondo:D perchè basta guardare il comportamento degli indici nell'ultimo mese e mezzo per capire che non è sostenibile a questa velocità. :cool:

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Mi pare che - senza aspettare la correzione - già ci sia sul FOL chi annuncia l'Apocalisse :D, con target sotto i 500 punti! :D;)
A parte queste visioni tutte da convalidare, il punto da verificare è se gli indici scaricheranno in una sorta di lateralizzazione (scendendo quindi di poco) oppure, come è successo a gennaio con una correzione più profonda, portando gli indicatori fin nella fascia bassa delle oscillazioni, per cui un affondo intorno a 1100 (se si parte dal livello attuale) non sarebbe anomalo ...
IMO
 
mi sono dato una data per Uscire dai Titoli, cioè
per la fine di marzo, Quello che non mi torna Che
MOLTI Titoli sono rimasti al palo (FRA CUI I miei :mad:)
dico prima di correggere dovranno gonfiarli tutti o quasi
Ameno una rotazione è plausibile :confused:
 
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